Patriota italiano (Alcamo 1816 - ivi 1887); partecipò alla rivoluzione siciliana del 1848. Nel 1860, dopo aver promosso col fratello Stefano (1817-95) un'insurrezione ad Alcamo, si unì con lui a Garibaldi, [...] combattendo a Calatafimi e a Palermo. Nominato colonnello di cavalleria, fu sindaco di Alcamo (1874-84). ...
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COLLOREDO, Fabrizio
Maria Rosa Pardi Malanima
Nacque in Friuli nel 1576 da Giovanna di Mels e da Fabio, discendente dal ramo della famiglia che aveva avuto come capostipite Vicardo di Guglielmo, vissuto [...] nel sec. XIV. Capitano della cavalleria dei feudatari dei Friuli, Fabio, nel periodo della guerra fra Firenze e Siena, era passato al servizio del duca Cosimo I e in seguito trasferì a Firenze la famiglia: il C., nel 1587, fu accolto come paggio ...
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Sceneggiatore e regista cinematografico italiano (Taggia 1886 - Frascati 1973); dapprima critico cinematografico, esordì come regista nel 1913. Tra i suoi film: Marcia nuziale (1914); Un soir de rafie [...] (1931); Casta Diva (1935); Scipione l'Africano (1937); Addio Mimì (1947); Puccini (1952); Cavalleria Rusticana (1953); Madama Butterfly (1954); Casa Ricordi (1954); Casta Diva (altra ed., 1955); Cartagine in fiamme (1960). La moglie, Soava G. ( ...
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Pittore (Haarlem 1619 - ivi 1668), allievo di F. Hals e forse di P. Verbeeck; dal 1640 fece parte, a Haarlem, della corporazione dei maestri, della quale nel 1646 fu sindaco. I suoi quadri (generalmente [...] cavalli in vedute di paese, scontri di cavalleria, ecc.) sono notevoli per fine sensibilità coloristica, senso atmosferico e libertà d'invenzione. Pittori di paesaggio e di scene con cavalli furono anche i suoi due fratelli Pieter (1623-1682) e Jan ( ...
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DE CASTRO, Vincenzo Bernardino
Sergio Cella
Nacque a Pirano d'Istria il 5 luglio 1808 dall'avvocato Giovanni e Teresa de Moratti di Isola, in una famiglia che vantava fra gli antenati il valoroso Giovanni [...] Battista, capitano di cavalleria della Serenissima (1559). Persa la madre in tenera età, seguì a Treviso con le sorelle il padre trasferitovi per ragioni d'ufficio. Qui studiò al seminario, legandosi d'amicizia con G. Bianchetti, già collaboratore ...
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CAIAFA, Giuseppe
Aldo Mazzacane
Nacque a Napoli, probabilmente intorno al 1640, da una famiglia che aveva ottenuto qualche fortuna con gli incarichi nella burocrazia e nell'esercito. Uno zio, Mario, [...] marchese di Massa Nova, compare come colonnello di cavalleria nell'esercito spagnolo in Fiandra (Filamondo). I fratelli, invece, risultano impiegati nelle magistrature, svolgendo le loro mansioni con vario successo.
Di essi Giulio Cesare, giudice ...
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Ufficiale (Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat, 1767 - Pizzo di Calabria 1815) dell'esercito francese (dopo essere stato destinato dalla famiglia alla vita ecclesiastica), nel 1791 entrò nella guardia [...] contribuito alla condanna del duca d'Enghien) divenne maresciallo, principe e grande ammiraglio. Valentissimo condottiero della cavalleria della Grande Armata, conseguì nuovi grandi successi nella campagna del 1805, e segnatamente ad Austerlitz (ebbe ...
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Generale (Modena 1664 - Vienna 1729). Combatté nelle file austriache con successo contro i Turchi e gli Ungheresi ribellatisi; ten. maresciallo (1709), due anni dopo ritornò in Ungheria, dove partecipò [...] alla repressione dei moti di Transilvania; in riconoscimento dei suoi meriti fu nominato generale di cavalleria (1716) e feldmaresciallo poco prima della morte. ...
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Musicista (Napoli 1858 - ivi 1941). Studiò al conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli. Svolse in Italia e all'estero (Milano, Roma, Bologna, Parigi, ecc.) una brillante carriera di direttore d'orchestra, [...] specialmente nel campo del teatro d'opera. Diresse le prime rappresentazioni della Cavalleria rusticana (1890) di Mascagni e della Tosca (1900) di Puccini. Fu anche autore di opere e operette. ...
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Generale e scrittore militare (Salins 1776 - Parigi 1853); distintosi sotto Napoleone ad Austerlitz, Jena e Pultvusk, generale di brigata (1806); nel 1813 fu aggiunto a Kellermann come capo di S. M. e [...] si segnalò nella difesa di Hanau. Napoleone gli affidò la riorganizzazione della cavalleria durante i Cento giorni. Membro del Consiglio superiore di guerra (1828-30) e del Consiglio di stato (1831), presiedé la sezione di guerra (1833-34); pari di ...
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cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., complesso dei combattenti a cavallo:...
spahi
〈spài〉 (o spài) s. m. [adattam. del fr. spahi 〈spaì〉, che è dal turco e pers. sipāhī «soldato, cavaliere»]. – Nome con cui furono dapprima indicati i soldati indigeni che costituivano un corpo permanente di cavalleria scelta, istituito...