GHIGI, Callisto
Stefano Arieti
Nacque a Bologna, da Raffaele e da Maria Boriani, il 21 marzo 1904, e nell'ateneo della sua città studiò medicina e chirurgia. Durante gli anni del corso fu allievo interno [...] caratterizzava le condizioni lavorative di un gruppo di operaie, era in grado di indurre nella mucosa della cavitànasale trasformazioni di tipo atrofico e metaplasico dell'epitelio di rivestimento, favorendo così lo sviluppo di processi infiammatori ...
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COTUGNO, Domenico
Loris Premuda
Nacque a Ruvo di Puglia (Bari) il 29 genn. 1736 da Michele e dalla seconda moglie Chiara Assalemmi, di umili condizioni sociali ed economiche.
Dimostrando fin dalla tenera [...] liquido labirintico, incompressibile e contenuto in una cavità chiusa, per effetto della deformazione della membrana lo sternuto come un fenomeno riflesso che si diparte dal setto nasale e il cui organo effettore ha sede nel diaframma. Ispirazione ...
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MORANDI, Anna
Stefano Arieti
MORANDI, Anna. – Nacque a Bologna il 21 gennaio 1714 da Carlo e da Rosa Giovannini.
Studiò disegno e scultura presso i pittori Giuseppe Pedretti e Francesco Monti, sebbene [...] inferiore dell’occhio, che si riteneva arrestarsi all’apofisi nasale, termini nel sacco lacrimale. I coniugi insieme produssero della faccia coi muscoli mimici; muscoli della faccia e cavità del naso; ossa della faccia; preparazione anatomica «dei ...
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FASIANI, Gian Maria
Mario Crespi
Nato a Garessio, in provincia di Cuneo, da Annibale e da Battistina Randone il 4 dic. 1887, studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, ove fu allievo del [...] intervento sulla regione ipofisaria (Presentazione di un operato di ipofisiectomia per via nasale, in Atti della Soc. medico-chir. di Padova e Boll. o indiretta, di nuove comunicazioni tra cavità ventricolari e cavità cisternali situate al di là dell ...
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GRADENIGO, Giuseppe
Domenico Celestino
Nacque a Venezia il 29 sett. 1859 dal conte Pietro, titolare della cattedra di clinica oculistica dell'Università di Padova, e da Ernesta Canto. Superati gli studi [...] di fine secolo (Osservazioni batteriologiche sul contenuto della cavità timpanica nei cadaveri di neonati e bambini lattanti, in stapedio sull'audizione, ibid., pp. 226-241); l'ozena nasale, forma morbosa che rappresentava all'epoca un vero e proprio ...
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DI MARZIO, Quirino
Renato Di Ferdinando
Nacque a Spoltore (Pescara) il 6 luglio 1883, da Gioacchino e Antonia Di Marco. Laureatosi brillantemente in medicina e chirurgia presso l'università di Roma [...] neuropatie ottiche, risolte rapidamente mediante interventi sulle cavità primitivamente malate, a volte limitati alla semplice ibid., III (1926), pp. 245-260; Sulle blefarocongiuntiviti d'origine nasale, ibid., IV (1927), pp. 708-714, con G. Ferreri; ...
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nasale
agg. e s. m. e f. [der. di naso]. – 1. agg. a. Proprio del naso, che è parte del naso, che ha rapporto col naso: la prominenza, il profilo n.; respirazione n., attraverso il naso; plastica n., in chirurgia, v. rinoplastica. In antropometria,...