melanoma
Nicolò Scuderi
Neoplasia che origina dalla trasformazione maligna dei melanociti, cellule stellariformi dotate di prolungamenti dendritici e deputate alla sintesi di melanina, distribuendosi [...] primitive extracutanee del melanoma sono assai rare, a eccezione del bulbo oculare (congiuntiva e coroide), interessando le mucose (cavitànasale e orale, canale anale, vulva), e gli organi interni (tubo digerente, meningi). Si deve a Wallace H ...
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Rinolaringoiatra tedesco (Magonza 1860 - Berlino 1921), direttore della Hals- und Nasenklinik di Friburgo (dal 1899), prof. a Berlino (dal 1911). Perfezionò la tecnica della broncoscopia, e ideò alcuni [...] metodi operatorî (operazione radicale delle sinusiti croniche suppurative, resezione del setto nasale, dilatazione incruenta delle cavitànasali, ecc.). ...
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FONETICA (dal gr. ϕωνητικὴ [τέχνη] "[scienza] dei suoni" fr. phonétique; sp. fonética; ted. Phonetik, Lautlehre; ingl. phonetics)
Giulio BERTONI
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
Il pensiero costruisce sé stesso, [...] sino a f, s, è, mentre il tracciato della cavitànasale veniva caratterizzato da vibrazioni ampie ed era ondulato. Fatti che mostrano chiaramente che la consonante nasale era dunque stata assorbita dalla vocale precedente; la spiegazione ne ...
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PLASTICA, CHIRURGIA (dal gr. πλαστική [τέχνη] "arte formativa")
Gustavo SANVENERO-ROSSELLI
Chirurgia plastica è quella chirurgia eminentemente riparatrice che, nell'ambito di determinate regioni, si [...] si ricopre la parte cruenta di questo lembo con altri improntati da altre regioni. In tal caso la pelle che guarda la cavitànasale non tarda ad assumere l'aspetto della mucosa. Nel caso che si desideri prendere un lembo da un punto lontano si farà ...
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FISIONOMIA o fisiognomia
Gioacchino SERA
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Dall'arte di dedurre dal volto e dalla sua espressione l'indole delle persone, chiamata dagli antichi fisiognomica (v.) o fisiognomonia, prese il nome di [...] enorme larghezza trasversale in corrispondenza della parte basale dell'apofisi ascendente. Questa parte allargata della cavitànasale G. Sera ha chiamato camera nasale anteriore-superiore. Data questa forte larghezza trasversale, s'intende come i due ...
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LEISHMANIOSI (XX, p. 819)
Enrico Emilio Franco
Alcuni autori credono all'identità delle diverse specie di Leishmania e parecchi sono stati i tentativi diretti a dimostrarla; tuttavia; considerando quanto [...] la Leishmaniose Amér., in Comptes rendus Soc. de biol., XCIV (1926); G. Falchi, Leishmaniosi cutaneo-mucosa della cavitànasale, in Giorn. ital. di dermatol. e sifilografia, 1933.
Sulla leishmanioide dermica, v.: U. Brahmachari, Dermal Leishmanioid ...
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MORVA (lat. scient. malleus; fr. morve, farcin; sp. muermo; ted. Rotzkrankheit; ingl. glanders)
Nino BABONI
Agostino PALMERINI
Malattia infettiva e contagiosa, in modo speciale dei solipedi (ma anche [...] delle ulceri conduce alla formazione di cicatrici biancastre, raggiate, prominenti o piane. Il ganglio sottomascellare corrispondente alla cavitànasale lesa è sempre sede di un processo infiammatorio. Quanto più il processo data da tempo, tanto più ...
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RINOSCOPIA (dal gr. ῥίς "naso" e σκοπιά "visione")
Federico Brunetti
Si designa con tal nome un insieme di manovre che si compiono per esplorare l'interno delle fosse nasali. Si distingue una rinoscopia [...] fondamentale nel cammino della scienza rinoiatrica, perché hanno permesso di renderci conto de visu dello stato delle cavitànasali.
Per eseguire la rinoscopia anteriore s'introduce nelle narici uno speciale speculum bivalve, col quale si divaricano ...
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JACOBSON, Ludwig Levin
Arturo Castiglioni
Medico, nato il 17 gennaio 1783 a Copenaghen, dove morì il 29 agosto 1843. Studiò nella sua città natale chirurgia e nel 1809 scoperse l'organo che porta il [...] suo nome, chiamato anche organo vomero-nasale, nella cavitànasale dei Mammiferi. Scoperse altresì la cartilagine vomero-nasale (cartilagine di J.), il nervo e il plesso timpanico (nervo e plesso di J.). Esercitò la medicina a Copenaghen ma continuò ...
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GHIGI, Callisto
Stefano Arieti
Nacque a Bologna, da Raffaele e da Maria Boriani, il 21 marzo 1904, e nell'ateneo della sua città studiò medicina e chirurgia. Durante gli anni del corso fu allievo interno [...] caratterizzava le condizioni lavorative di un gruppo di operaie, era in grado di indurre nella mucosa della cavitànasale trasformazioni di tipo atrofico e metaplasico dell'epitelio di rivestimento, favorendo così lo sviluppo di processi infiammatori ...
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nasale
agg. e s. m. e f. [der. di naso]. – 1. agg. a. Proprio del naso, che è parte del naso, che ha rapporto col naso: la prominenza, il profilo n.; respirazione n., attraverso il naso; plastica n., in chirurgia, v. rinoplastica. In antropometria,...