melanoma
Ugo Bottoni
Tumore maligno derivante dalle cellule melanocitiche, a sede solitamente cutanea, raramente extracutanea (occhio, cavoorale, retto, vulva, pene). Il m. si colloca al nono posto [...] fra le neoplasie maligne per incidenza nel mondo. In Italia l’incidenza è in media di 12÷13 nuovi casi all’anno ogni 100.000 abitanti. Per quanto riguarda l’indice di mortalità, i dati riportati dalla ...
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavoorale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia [...] del sistema gustativo
Gli organi del g. sono costituiti da particolari strutture, dette gemme gustative, contenute nelle papille linguali: delle differenti varietà di cellule che compongono le gemme, solo ...
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tonsilla
Organo, o formazione, costituito da tessuto linfatico. In senso assoluto per t. si intende la t. palatina, organo pari e simmetrico situato all’istmo delle fauci, tra i pilastri palatini, che [...] forma ovoidale e la grandezza di una mandorla (onde l’altro nome di amigdala). Sulla superficie libera sporgente nel cavoorale si aprono orifizi (detti cripte tonsillari) di sbocco di cavità che si approfondano nello spessore della t. fino al ...
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protesi
Dispositivo o apparato artificiale rivolto a sostituire un organo (o parte di esso) o un segmento corporeo con l’intento di supplire, almeno potenzialmente, alle sue funzioni. Le forme più antiche [...] ultimi decenni nell’implantologia, con l’inserimento di piccole viti (in titanio) nelle ossa mascellari e sporgenti nel cavoorale, e quindi consentendo il contatto diretto tra osso e impianto stesso, senza interposizione di sostanza intermedia. ...
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bulimia
Patologica voracità associata in vario modo a diverse malattie (diabete, anchilostomiasi, lesioni diencefaliche, paralisi progressiva, oligofrenia, ecc.).
Bulimia nervosa
Sindrome di interesse [...] . Le conseguenze mediche delle condotte compensative, specialmente nel caso del vomito, variano da patologie del cavoorale e del tratto digerente, a squilibri elettrolitici (principalmente ipopotassiemia), e possono determinare la necessità di ...
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implantologia
Branca della medicina che si interessa degli impianti dentali pur essendo riferibile, in un’accezione più ampia, allo studio di qualsiasi tipo di impianto (per es., corneale, di protesi [...] di viti o piccoli cilindri di titanio, inseriti per una estremità nelle ossa mascellari e per l’altra sporgenti nel cavoorale, ha consentito l’adozione di protesi fisse. Il principio biologico che consente il successo dell’impianto si basa sul ...
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Candida
Genere di funghi della classe Saccaromiceti (o lieviti), con circa 80 specie, di cui alcune patogene per l’uomo. La specie C. albicans vive normalmente nel cavoorale e nell’apparato digerente [...] (dove svolge un ruolo nella digestione dei glicidi), e anche nella vagina e sull’epidermide. In particolari condizioni il fungo prolifera in modo eccessivo, formando colonie di colore biancastro che provocano ...
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salvia
Pianta erbacea del genere Salvia, famiglia Lamiacee, diffusa in tutto il mondo. Le foglie della specie S. officinalis contengono un olio essenziale i cui componenti principali sono tuione (40÷60%), [...] in tintura o infusi, le foglie di s. (nome officinale Salviae officinalis folium) hanno mostrato effetti astringenti, antinfiammatori e diuretici e sono usate nei disturbi della digestione, nella ritenzione idrica e come antisettico del cavoorale. ...
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origano
Pianta erbacea aromatica appartenente alla specie Origanum vulgare, della famiglia Lamiacee. Dai fiori (nome officinale Herba origani) si estrae un liquido oleoso, che contiene monoterpeni (limonene, [...] cimene, pinene, ecc.), sesquiterpeni (cariofillene, bisabolene), fenoli, flavonoidi e catechine, impiegato come antisettico del cavoorale e come digestivo. ...
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MACROGLOSSIA (dal gr. μακρός "grande" e γλῶσσα "lingua")
Piero Benedetti
Aumento di volume della lingua determinato da processi che coinvolgono più o meno uniformemente la compagine dell'organo. La lingua [...] impronte dentali per la ristrettezza dello spazio che occupa in rapporto alle dimensioni raggiunte: quando non trovi più posto nel cavoorale sporge dalla rima delle labbra in permanenza.
In una serie di casi la macroglossia è dovuta a uno stato ...
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cavo1
cavo1 agg. e s. m. [lat. cavus]. – 1. agg. Che ha la superficie concava, incavata, in modo da creare uno spazio vuoto: pietra c.; le c. spelonche; quindi anche infossato: Ne li occhi era ciascuna [anima] oscura e c. (Dante); fig., poet.,...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...