Tolomei, Meo de'
Mario Marti
Figlio di Simone detto " Sorella " della nobile e potente stirpe dei T. di Siena, ove verosimilmente nacque nella seconda metà del sec. XIII, fu un poeta giocoso assai vicino [...] St. Patria " IV (1933) 147 ss.; ID., Sulla autenticità dei sonetti attribuiti a CeccoAngiolieri, Palermo 1934; M. Marti, Sui sonetti attribuiti a CeccoAngiolieri, in " Giorn. stor. " CXXVII (1950) 253-274; ID., La tecnica del " vituperium " in ...
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Lano
Renato Piattoli
Senese, posto da D. nel secondo girone del settimo cerchio dell'Inferno (XIII 115-123) fra gli scialacquatori. L'incontro di D. con L. e un altro compagno di pena, Giacomo da Sant'Andrea, [...] Giùgiale di quaresima (attribuiti dal Marti, Poeti giocosi 289 ss., a Muscia da Siena; il secondo è dato invece a CeccoAngiolieri in Contini, Poeti II 394).
Bibl. - S. Borghesi, Spogli genealogici di famiglie senesi, cod. P III 2 Famiglia Maconi; G ...
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Taviani, Guelfo
Mario Marti
Di antica e nobile famiglia pistoiese, fu figlio del giudice Collo di Taviano, e anch'egli esercitò la professione di giudice.
Sua madre doveva essere già morta quando, nel [...] L'altro sonetto invece s'inserisce autonomamente e per impulso personale di Guelfo nell'ultima polemica fra D. e CeccoAngiolieri, della quale unica ma vibrante testimonianza resta il sonetto angiolieresco Dante Alighier, s'i' so' bon begolardo. Il T ...
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Va, rivesti San Gal prima che dichi
Eugenio Chiarini
Quarto sonetto della ‛ Tenzone ' e secondo di Forese, replicativo del dantesco Ben ti faranno il nodo Salamone (v.; la lezione del Barbi Va, rivesti, [...] con sarcastica enfasi, a indicare un singolo della famiglia, il Barbi cita plausibilmente Boccaccio Decam. IX 4, dove CeccoAngiolieri, nel discorso di Fortarrigo, è detto semplicemente " Angiulieri ").
Non privo di efficacia nel piglio sprezzante di ...
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Dante Allaghier, Cecco, tu' serv' amico
Mario Pazzaglia
Sonetto di CeccoAngiolieri a D., a proposito di una pretesa contraddizione dell'ultimo sonetto della Vita Nuova, cioè Oltre la spera, di cui [...] Amore). Il sonetto ha tradizione più ricca della maggior parte di quelli di Cecco: si trova in Chigiano L VIII 305, in Barberiniano lat. 3953, in La congettura del D'Ancona, che l'attacco dell'Angiolieri inducesse D. a diffondersi, in Vn XLI 7, nella ...
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Lassar vo' lo trovare di Becchina
Vincenzo Pernicone
È un sonetto (Rime CVII) di CeccoAngiolieri inviato, non si sa bene per qual motivo, a D., che è espressamente nominato al v. 2. Oggetto della musa [...] (cfr. I. Sanesi, in " Bull. " XV [1907]), ma chiunque sia stata la persona cui allude Cecco, è opinione prevalente dei più recenti studiosi dell'Angiolieri che questo sonetto debba assegnarsi al tempo in cui D. era ancora a Firenze, forse qualche ...
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Rat, Diego de la
Simonetta Saffiotti Bernardi
Conte di Caserta, maniscalco di re Roberto d'Angiò e suo camerario. Per oltre un decennio fu protagonista della vita militare fiorentina e toscana in genere.
Intervenne [...] D. e R. è stato visto dal Del Lungo nel sonetto Lassar vo' lo trovare di Becchina di CeccoAngiolieri, facente parte della corrispondenza D. - Cecco, e in cui si parla di un " mariscalco "; in questo caso la datazione del sonetto sarebbe intorno al ...
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cotesto
Riccardo Ambrosini
Come aggettivo dimostrativo, c. è attestato due volte al femminile singolare (nei versi allitteranti di Pg VIII 136 che cotesta cortese oppinione, XXXIII 98 cotesta oblivion [...] l'eventualità del senesismo costetti, il cui corrispondente aggettivo femminile plurale costette si trova nella novella di CeccoAngiolieri e Fortarrigo (Dec. IX 4 15), ambientata nella senese Buonconvento.
Nel Fiore le due attestazioni del femminile ...
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Dante Alleghier, s'i' so' buon begolardo
Vincenzo Pernicone
È il sonetto (Rime CVIII) che CeccoAngiolieri indirizzò a D., non si sa bene se in risposta per le rime a un sonetto di D. che non ci è pervenuto, [...] - A.F. Massera, Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Bari 1920, II 135; C. Steiner, Il Canzoniere di CeccoAngiolieri, Torino 1925; M. Marti, Poeti giocosi del tempo di D., Milano 1956; M. Vitale, Rimatori comico-realistici del Due e ...
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leggiadro
Nelle tre occorrenze della canzone Poscia ch'Amor (Rime LXXXIII), l'aggettivo, topico del linguaggio lirico due-trecentesco, assomma in sé tutte le virtù che costituiscono la ‛ leggiadria ' [...] questi lo cor have? ": " lieto, esultante ", commentano Barbi-Maggini (ad l.), recando a conferma passi di Cino, Lapo e CeccoAngiolieri, mentre in Pg XI 61 L'antico sangue e l'opere leggiadre, ci si riferisce piuttosto alla magnanimitas, alla ...
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baldovino
(e baldüino) s. m. [dal fr. ant. Baudouin, nome dell’asino nelle favole], ant. – Asino: Stando lo baldovino dentro un prato (Cecco Angiolieri); fig., sciocco, stolto, anche come agg.: Di così fatta gente balduina (Cino da Pistoia).