raffreddore
Malattia acuta delle vie respiratorie superiori, caratterizzata da infiammazione delle mucose nasale e faringea, talvolta da modico rialzo termico, cefalea e tosse. Il termine è ormai usato [...] per designare soltanto le riniti virali e da micoplasmi e non comprende quindi le riniti allergiche o vasomotorie né quelle batteriche. Numerosi sono i virus che possono causare il r.: la maggior parte ...
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sinusite Infiammazione dei seni paranasali (frontali, mascellari ecc.). Può essere causata dalla propagazione per contiguità di affezioni batteriche o virali. I sintomi sono cefalea e dolore locale spontaneo, [...] acuito dalla pressione sui reperi anatomici corrispondenti, febbre, rinorrea. Radiologicamente si evidenzia una ridotta trasparenza delle cavità affette. Complicazioni sono la propagazione dell’infezione ...
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litio
Farmaco attivo, sotto forma di carbonato, nel trattamento del disturbo bipolare (➔ maniaco-depressiva, sindrome), nella depressione e in alcune forme di cefalea. La sua prerogativa farmacologica [...] è quella di equilibrare l’emotività; non è un sedativo, né un euforizzante, ed è ancora sconosciuto l’esatto meccanismo d’azione con cui agisce come stabilizzante dell’umore. Vi sono tuttavia alcune evidenze ...
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schock tossico, sindrome da
Grave quadro morboso caratterizzato da febbre elevata, vomito, diarrea profusa e rash di tipo scarlattiniforme, talora in concomitanza con faringodinia, cefalea, mialgie diffuse [...] e congiuntivite purulenta. Può riguardare anche altri organi e apparati. A livello di esami di laboratorio sono presenti varie anomalie, tra le quali alterazioni della funzionalità renale (incremento dei ...
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etmoidite
Processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico della mucosa che riveste le piccole cavità dell’osso etmoide, in comunicazione con le fosse nasali. Si manifesta con cefalea, disturbi olfattivi [...] e talora visivi, tumefazione palpebrale, ecc., e si giova di cure antibiotiche locali (aerosol) e generali; può richiedere interventi chirurgici ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] °C, che raggiunge l'acme dopo circa due giorni e cede quindi per lisi; vi si accompagnano fotofobia, iperestesia e cefalea tormentosa, che si esacerba con il movimento del capo. Vi è una caratteristica congestione del volto e delle sclere, gli occhi ...
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meningismo
Sintomatologia tipica delle meningiti, provocata da irritazione delle meningi, ma in assenza di meningite vera e propria: consiste in rigidità nucale (e tensione delle fontanelle nella prima [...] infanzia), cefalea, fotofobia, sensorio torpido. Le cause non meningitiche del m. sono: febbre elevata, spec. nei bambini, crisi acetonemiche, infezioni virali esantematiche, infezioni da leptospira e da batteri (in partic., in corso di shock tossici ...
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insolazione
Effetto patologico dell’esposizione troppo prolungata ai raggi solari, che provoca congestione meningea e cerebrale e, per esposizioni particolarmente intense, piccoli focolai emorragici; [...] tali alterazioni spiegano i sintomi dell’i.: cefalea, febbre, disturbi confusionali, talora neurologici, ecc. ...
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criptococcosi
Rara malattia infettiva, provocata dal Cryptococcus neoformans. Detta anche blastomicosi, o malattia di Busse- Buschke, è frequente nel corso di AIDS, spec. come meningite; ha esordio aspecifico [...] e insidioso con febbre, cefalea, nausea; viene compromesso in seguito lo stato di coscienza, ma sono rari i sintomi da infiammazione tipica delle meningi. Altre forme meno comuni di c. sono la polmonite, che provoca cavitazione del parenchima ...
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Il termine cefalalgia equivale all'espressione usuale "mal di testa" e implica l'idea d'un dolore più o meno profondo col suo punto di partenza e sede nel cranio. La cefalea sarebbe una varietà di cefalalgia, [...] abituale (Achard). In pratica, i due termini si usano indifferentemente per indicare un mal di capo.
La cefalea, sintomo comunissimo, può essere diffusa o localizzata; continua, remittente o intermittente; prevalentemente mattutina o serale o ...
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cefalea
cefalèa (ant. cefalìa) s. f. [dal lat. cephalaea, gr. κεϕαλαία, der. di κεϕαλή «testa»]. – Sensazione molesta o dolorosa, circoscritta o diffusa, continua, intermittente o sporadica, interessante il capo; è detta comunem. mal di capo...
chiodo
chiòdo (ant. e region. chiòvo) s. m. [lat. clavus, volg. claus, da cui rispettivam. le forme ant. chiavo e chiovo; la -d- per influenza del lat. claudĕre]. – 1. Piccolo ferro allungato, più o meno sottile, di solito terminante con punta...