Malattia originaria delle coste del golfo del Messico e delle Antille, causata da un virus ultramicroscopico, filtrabile, ancora ignoto.
In quelle regioni fu sempre endemica e di là venne portata per via [...] , separati da una remissione o intermissione. Il primo stadio comincia con sensazione di freddo, oppure con forte brivido, cefalea, dolore ai lombi e alle estremità. Il volto si fa congesto, gli occhi iniettati, lucenti. La temperatura raggiunge ...
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BOSCHI, Gaetano
Marcello Reynaud
Nacque a Padova il 19 maggio 1882, da Vitaliano e da Pia Caterina Garbi, e si laureò in medicina e chirurgia nell'ateneo della sua città nel 1906. Dedicatosi allo studio [...] . 2, I (anno accad. 1923-24), pp. LXIII s.; Il linfatismo meningeo (meningiti sierose). Deduzioni per lo studio... delle cefalee...,ibid., pp. LXV ss.; Cecità ed ambliopia da linfatismoneuromeningeo guarite con la puntura lombare,ibid., seduta del 16 ...
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siringomielia
Condizione caratterizzata dalla presenza di una cisti (siringa) ripiena di liquido all’interno del midollo spinale: la cisti tende a ingrandirsi in lunghezza e larghezza nel corso del tempo, [...] bulbari, quali la difficoltà nella deglutizione, disturbi della fonazione e atrofie della lingua. Ulteriori disturbi, quali la cefalea da sforzo, le vertigini, la sindrome cerebellare e la compromissione di altri nervi cranici, possono essere legati ...
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Sindrome a insorgenza acuta ed evoluzione più o meno drammatica, indotta da cause molteplici e di grave entità, caratterizzata da complessi disturbi della dinamica circolatoria, compromissione delle funzioni [...] da febbre elevata, vomito, diarrea profusa e rash di tipo scarlattiniforme, talora in concomitanza con faringodinia, cefalea, mialgie diffuse e congiuntivite purulenta. Può riguardare anche altri organi e apparati. A livello di esami di ...
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Branca della medicina interna che ha per oggetto lo studio e la cura delle malattie reumatiche, cioè un gruppo di affezioni o manifestazioni morbose, acute, subacute e croniche, primitive o secondarie, [...] da linfociti, plasmacellule e polinucleati.
Il quadro clinico della malattia reumatica inizia con prodromi poco caratteristici: malessere, cefalea, febbre di solito moderata (38-39 °C), infiammazione tonsillare o delle prime vie respiratorie. Dopo ...
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Ossiacido, di formula C6H4(OH)(COOH), derivabile dall’acido benzoico per sostituzione dell’idrogeno in posizione orto al carbossile con un gruppo ossidrilico; fu estratto nel 1830 dalla salicina ed è stato [...] è analogo a quello dell’intossicazione da fenoli ed è caratterizzato da disturbi nervosi (eccitazione o sonnolenza, cefalea, turbe sensoriali, delirio, vertigini), gastroenterici, emorragici. La salicilemia è la presenza nel sangue di acido s. o ...
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anestesia
Stefano Faenza
Pratica terapeutica la cui finalità è di abolire il dolore connesso a manovre cruente o incruente finalizzate alla diagnostica e al trattamento di un quadro clinico. Le possibilità [...] Un effetto collaterale sgradevole (piuttosto raro e prevalente nei pazienti di giovane età) è quello di una importante cefalea postoperatoria, che può essere determinata da un’eccessiva perdita liquorale, con ipotensione del liquor stesso che, in una ...
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Tic
Alberto Muratorio
I tic sono movimenti improvvisi, brevi, rapidi, afinalistici e stereotipati, che si ripetono a intervalli irregolari; possono interessare un singolo muscolo o più gruppi muscolari, [...] associarsi a tic vocali. Questo disturbo può essere collegato all'assunzione di neuropsicofarmaci o ad altri sintomi, quali cefalea e minime alterazioni elettroencefalografiche. Il disturbo cronico da tic si manifesta prima dei 21 anni con tic motori ...
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Si definisce a. il calo dei valori emoglobinici al di sotto dei 13 g/dl nell’uomo e di 12 g/dl nella donna. Il mantenimento di tali valori e della massa eritrocitaria dipende da un complesso equilibrio [...] acuto (per lo più dovute a infezioni virali o a somministrazioni di farmaci, con esordio caratterizzato da febbre elevata, cefalea, dolore lombare, ittero franco ed emissione di urine color marsala) e forme croniche (la cui patogenesi è secondaria a ...
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PUERPERIO (dal lat. puer "bambino" e pario "partorisco")
Pasquale Sfameni
È quel periodo, che segue immediatamente al parto (suites de couche dei Francesi), e dura il tempo necessario all'apparato genitale [...] o anche vero dolore localizzato ai seni e talvolta irradiantesi agli arti superiori; non di rado esiste cefalea e spossatezza generale, specie se coesiste elevamento termico. Anche le linfoghiandole ascellari possono presentarsi ingrossate e dolenti ...
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cefalea
cefalèa (ant. cefalìa) s. f. [dal lat. cephalaea, gr. κεϕαλαία, der. di κεϕαλή «testa»]. – Sensazione molesta o dolorosa, circoscritta o diffusa, continua, intermittente o sporadica, interessante il capo; è detta comunem. mal di capo...
chiodo
chiòdo (ant. e region. chiòvo) s. m. [lat. clavus, volg. claus, da cui rispettivam. le forme ant. chiavo e chiovo; la -d- per influenza del lat. claudĕre]. – 1. Piccolo ferro allungato, più o meno sottile, di solito terminante con punta...