Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica [...] ’anni fissati da Clemente VI. Martino V, dopo due anni dalla scadenza (1423) del giubileo di 33 anni stabilita da Urbano VI, celebrò nel 1425 un nuovo g., facendo aprire in S. Giovanni in Laterano, per la prima volta, la porta santa. Ancora Niccolò V ...
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Figlia (Pau 1528 - Parigi 1572) di Enrico II d'Albret e di Margherita d'Angoulême. Sposata contro la propria volontà (1541) a Guglielmo duca di Clèves, non volle raggiungere il marito e, fatte annullare [...] (1568) e aver fatto riconoscere il proprio figlio come capo dell'esercito ugonotto (1569), accolse nel 1570 la proposta di Caterina de' Medici di sposare il proprio figlio con Margherita di Valois, ma morì prima della celebrazione delle nozze. ...
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(o manumissione) Nell’antica Roma, atto con il quale il dominus (padrone) proclamava libero il suo schiavo, rinunciando alla potestà o manus che aveva su di lui e facendogli acquistare la libertà e la [...] Tali effetti si perfezionavano, fin dall’età più antica, secondo tre diverse formalità, a scelta del dominus: la celebrazione di un finto processo di libertà davanti al magistrato (manumissio vindicta); l’iscrizione del servo direttamente nelle liste ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
San Marco a Venezia
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Acquisendo le spoglie di san Marco, Venezia assume il prestigio di [...] il culto di san Marco e la supremazia sulle istituzioni ecclesiastiche veneziane.
La nuova basilica ducale, in quanto celebrazione orgogliosa del potere politico, economico e militare dei veneziani, retta da un doge al quale vengono riconosciuti nel ...
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Antropologia
Raccolta a scopo prevalentemente alimentare di prodotti spontanei della natura, praticata dai gruppi umani tecnologicamente meno evoluti (detti perciò popoli collettori) come attività economica [...] ; rappresenta la forma più semplice e arcaica dell’economia umana.
Religione
Fin dal 9° sec. la prima orazione della Messa, preghiera comunitaria proclamata dal sacerdote che si fa interprete di tutti i fedeli raccolti per la celebrazione. ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] di Federico II, i secondi a quella di Federico I. Cfr. V. Aiello, Aspetti del mito di Costantino in Occidente. Dalla celebrazione agiografica alla esaltazione epica, in Annali della Facoltà di Lettere di Macerata, 21 (1988), pp. 87-116.
14 L’obelisco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura della Grecia
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella tradizione occidentale la civiltà [...] , non le disfatte dell’armata ateniese. Di mito si nutre comunque anche la lirica corale di Pindaro, quella che celebra i vincitori nelle gare sportive – nobile, troppo nobile antecedente delle moderne cronache sportive. È dal mito, infatti, che ...
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Poeta dialettale siciliano (Bagheria, Palermo, 1899 - ivi 1997); autodidatta, esercitò da giovane i più umili mestieri, per poi darsi al commercio; avverso al fascismo (nel 1922 capeggiò una sommossa di [...] originario sensualismo tra arcadico e dannunziano (Sintimintali, 1923; Marabedda, 1928) ai toni epico-lirici e quasi da cantastorie della celebrazione del lavoro e delle lotte del popolo siciliano (Lu pani si chiama pani, 1954, con trad. in lingua di ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] di Crema»21, con la bolla Certiores effecti del 13 novembre 1742 papa Benedetto XIV ribadì con fermezza che per il celebrante non vi era l’obbligo inderogabile di comunicare i suoi fedeli, i quali, da parte loro, erano tenuti a farne richiesta ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] , è provato dalla pavimentazione musiva, nel cui settore orientale domina un tondo con il monogramma del patriarca e un’iscrizione celebrativa. Viene riconosciuta come salutatorium anche una sala rettangolare di 9,4 x 5,5 m rimessa in luce lungo il ...
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celebrazione
celebrazióne s. f. [dal lat. celebratio -onis, propr. «concorso di molta gente, affluenza», quindi «solennità, celebrazione»]. – Il celebrare, l’atto del celebrare: la c. di un anniversario, d’un rito, della messa, delle nozze....