(gr. ῎Ιακχος) Divinità greca; con Demetra e Core fa parte della triade eleusina ma a Eleusi non ebbe né tempio proprio né ufficio determinato nella celebrazione dei misteri, per questo è variamente considerato [...] accompagnare solennemente dalla città a Eleusi l’immagine di I. nel mese di boedromione, come preparazione alla vera e propria celebrazione dei misteri.
I. fu detto il condottiero dei misteri (ἀρχηγέτης). Talvolta se ne fece il figlio di Demetra. Più ...
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purohita
In India, il sacerdote di famiglia o cappellano domestico. Nelle corti regali rivestì un ruolo al contempo religioso e politico: mediante la celebrazione dei rituali contribuiva infatti a rafforzare [...] la legittimità e l’autorità del re, ricevendone in cambio protezione e rispetto. Di qui la sua denominazione (in sanscrito «colui che è posto di fronte») ...
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Collegio sacerdotale creato nel 196 a. C. a Roma con l'incarico di curare la preparazione e la celebrazione dell'epulum Iovis. Era questo un sacrificio in forma di banchetto (epulum), che si celebrava [...] dell'annuale della fondazione del tempio di Giove Capitolino, in onore di Giove, Giunone e Minerva. Un simile banchetto si celebrò più tardi il 13 novembre, durante cioè i ludi plebei (4-17 novembre), mentre l'epulo del 13 settembre coincideva ...
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Il pane di farina impastato senza lievito, usato dagli Ebrei durante la Pasqua (secondo le prescrizioni dell’Esodo) e dai cristiani di rito latino nella celebrazione della Messa; i cristiani orientali [...] (tranne Armeni, Maroniti e Malabaresi) usano invece il pane fermentato. Circa il pane usato da Gesù nell’ultima cena, i Vangeli sinottici sembrano avvalorare la prima consuetudine, Giovanni la seconda.
Nell’11° ...
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Poeta portoghese (n. Oporto 1540 circa); scrisse un poema epico in diciotto canti, dal titolo Elegíada (1588), lamento sulla catastrofe di Alcázarquivir, vissuta personalmente, e insieme celebrazione del [...] re vinto don Sebastiano ...
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YAZATA
Antonino Pagliaro
. Originariamente forma nominale del verbo iranico yaz "venerare", indica nella religione mazdaica (v. zoroastrismo) ogni entità divina in generale (yazata letteralmente "che [...] particolare quelle divinità, di un grado subordinato al dio supremo (Ahura Mazdāb) e agli Amesha Spenta (v.), alla cui celebrazione è dedicato pure un giorno nel mese o è comunque fatto posto nel calendario zoroastriano.
Nella fase originaria della ...
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Romano, successore di Dionisio, resse la chiesa di Roma dal 5 genn. 268 (o 269) al 30 dic. 273 (o 274). Pare che primo autorizzasse la celebrazione delle messe sulle tombe dei martiri. Ma poco di lui si [...] sa: si ritiene falsa una lettera attribuitagli e incerto il suo martirio. Festa, 30 dicembre ...
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Letterato italiano (Torino 1869 - ivi 1925). T. fu un sensibile interprete, all'alba del sec. 20º, dell'insofferenza verso i poeti della generazione precedente, specie verso Carducci e D'Annunzio e anticipatore [...] lettere a Torino nel 1896, conoscitore delle letterature classiche e straniere moderne, esordì, nel 1895, in piena celebrazione del centenario tassiano, negando recisamente ogni grandezza al Tasso; una serie di articoli dell'anno seguente, intesi a ...
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UJJAIN
Fernanda BERARDELLI MONTESANO
Una delle sette città sacre indiane, nel Madhya Bharat centro-occidentale (Unione Indiana), meta di pellegrinaggi e sede ogni dodici anni della celebrazione del [...] Kumbh Mela. Posta nell'altopiano di Malva, sulla riva destra del fiume Sipra, è uno dei più antichi centri ed ha visto l'avvicendarsi di numerose dinastie tra le quali quella dei Marāthāche la elessero ...
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veglia liturgica Forma di preghiera notturna, già conosciuta nella tradizione della Chiesa, e ripristinata dalla riforma liturgica voluta dal concilio Vaticano II nella liturgia delle ore (o celebrazione [...] dell’ufficio divino). Durante la v. si dice l’ufficio della lettura della domenica, o della solennità o della festa, come si trova nel libro della liturgia delle ore fino alle letture comprese, con l’aggiunta ...
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celebrazione
celebrazióne s. f. [dal lat. celebratio -onis, propr. «concorso di molta gente, affluenza», quindi «solennità, celebrazione»]. – Il celebrare, l’atto del celebrare: la c. di un anniversario, d’un rito, della messa, delle nozze....