Pseud. di Aleksej Maksimovič Peškov, narratore e autore teatrale russo (Nižnij Novgorod 1868 - Mosca 1936). Dopo aver descritto il mondo dei vagabondi, nelle cui vicende si riflette la sua tormentata giovinezza, [...] a Sorrento. Nel 1931 G. ritornò nell'Unione Sovietica, dedicandosi all'educazione dei nuovi scrittori e alla celebrazione delle conquiste del comunismo.
Opere
Nella produzione di G. si sogliono distinguere diversi periodi. Nel primo egli descrisse ...
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Linguistica
Figura retorica che consiste nel ripetere, in principio di verso o di proposizione, una o più parole con cui ha inizio il verso o la proposizione precedente: «Per me si va nella città dolente, [...] gente» (Dante).
Religione
In origine il pane offerto per la celebrazione eucaristica; poi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa (preghiera eucaristica sulle oblazioni, racconto dell’Ultima cena, Padre nostro ...
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Ugo di San Caro (fr. Hugues de Saint-Cher) Esegeta (Saint-Cher, Vienne, nel Delfinato, fine 12° sec
Orvieto 1263). Domenicano, compiuti gli studi a Parigi, fu per molti anni provinciale del suo ordine [...] in Francia, poi venne creato cardinale (1244); a Liegi nel 1252 appoggiò la celebrazione della festa del Corpus Domini da poco istituita. La sua opera principale è la Sacra Biblia recognita et emendata id est a scriptorum vitiis expurgata, revisione ...
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Francesca Maoli
Il contributo esamina i profili di diritto internazionale privato concernenti l’istituto del matrimonio. In particolare, si concentra sulla disciplina contenuta nella legge 31.5.1995, [...] ’ordinamento dello stato civile (art. 110, co. 3, d.P.R. n. 396/2000), ma tale obbligo permane nel caso di matrimonio celebrato all’estero dinnanzi all’autorità consolare italiana (art. 16 d.P.R. n. 396/2000). In tutte le altre ipotesi, tutte le ...
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Esposizione e commento di passi della Sacra Scrittura. È la forma più antica dell’oratoria cristiana e ne è ricca tutta la letteratura patristica e medievale. Nella liturgia cattolica attuale, secondo [...] lo spirito del Concilio Vaticano II, segue la proclamazione del Vangelo durante la messa e non deve sovrapporsi alla celebrazione in corso, poiché è parte dell’azione liturgica; ha il compito di completare e commentare la Parola di Dio rievocata ...
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Africano (m. 199). La sua elezione (189) a vescovo di Roma, dopo Eleuterio, dimostrò l'affermarsi in questa comunità dell'elemento latino-africano. Abile organizzatore, volle uniformare le pratiche religiose [...] . Contro la consuetudine degli Asiatici di solennizzare la Pasqua nel 14º giorno dal plenilunio di marzo, impose la celebrazione della festa per la domenica successiva a quella data. Si oppose poi con energia al diffondersi delle dottrine gnostiche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I libri liturgici e la suppellettile
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il passaggio dalla tradizione orale all’uso [...] festa o del momento liturgico che si viveva. Soprattutto nei primi secoli poi si lascia ampio spazio all’improvvisazione del celebrante, mentre nel Medioevo il numero e il tipo di letture variano a seconda dell’adozione del rito romano, che prevedeva ...
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SOTERO, santo
Francesco Scorza Barcellona
Secondo Eusebio di Cesarea, S. succedette ad Aniceto nel 168 e tenne l'episcopato fino al 177 (Historia ecclesiastica IV, 19; 22, 3; 30, 3; V, prologo, 1; Chronicon, [...] da Sisto I ad Aniceto, non avevano imposto gli usi liturgici della Chiesa di Roma e delle altre Chiese a quelle di Asia, che celebravano la Pasqua il 14 di nis¯an secondo il calendario giudaico (ibid. V, 24, 14), e avevano mantenuto con esse la pace ...
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TELESTAS (Τελέστας)
P. Moreno
Bronzista spartano attivo nella prima metà del VI sec. a. C.
È ricordato da Pausania per aver eseguito ad Olimpia una statua colossale di Zeus, alta più di 8 piedi, in collaborazione [...] col fratello Ariston (v.). L'epigramma trascritto da Pausania (v, 23, 7) con la celebrazione della grandezza del monumento, orienta per la datazione in età arcaica, e ciò concorda con quel che sappiamo della fortuna della città di Kleitor (v. lousoi) ...
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siro-cattolico
agg. Dei cattolici ortodossi siriaci.
• È stata strage. Si è consumato un vero e proprio massacro domenica sera nella cattedrale siro-cattolica Saydat al-Najat nel centro di Baghdad, presa [...] di mira dai terroristi di Al Qaida. Oltre cinquanta le vittime tra i fedeli che partecipavano alla affollata celebrazione domenicale, in gran parte donne e bambini. (Roberto Monteforte, Unità, 2 novembre 2010, p. 30, Mondo) • Il sacerdote siro- ...
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celebrazione
celebrazióne s. f. [dal lat. celebratio -onis, propr. «concorso di molta gente, affluenza», quindi «solennità, celebrazione»]. – Il celebrare, l’atto del celebrare: la c. di un anniversario, d’un rito, della messa, delle nozze....