TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] , in Il se rendit en Italie. Etudes offertes à André Chastel, Roma 1987, pp. 17-28; R. Bartalini, Tino di Camaino. La celebrazione delle esequie, in Umbri e Toscani tra Due e Trecento, a cura di L. Bellosi, Torino 1988, pp. 71-80; J. Gardner ...
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GONIN, Francesco
Sabrina Spinazzè
Nacque a Torino il 16 nov. 1808 da Giovanni, di Luserna San Giovanni in provincia di Torino, e da Sara Castanier, ginevrina, entrambi di religione valdese.
Si formò [...] veniva sostenuta dalle maggiori istituzioni, in primo luogo dalla corte che ne fece uno degli strumenti privilegiati per la celebrazione del suo prestigio e delle glorie patrie.
La produzione litografica del G., tra i primi artisti a sfruttare in ...
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IAKCHOS (῎Ιακχος, Iacchus)
Red.
Divinità greca, di origine incerta, componente con Demetra e Kore la triade eleusina.
È ricordato per la prima volta in Erodoto (viii, 65). In relazione ad un presunto [...] presentava l'attributo di una fiaccola, era portata ad Eleusi con una solenne processione, come preparazione alla celebrazione dei misteri.
Allo stato attuale delle nostre ricerche qualsiasi identificazione con I. nelle figure maschili giovanili o ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] l’inserimento della scena entro un quadro geografico ecumenico, compreso tra i due limiti estremi del mondo conosciuto, contribuisce a celebrare la grandezza di Roma, luogo in cui, secondo il topos diffuso in età imperiale, converge tutto ciò che di ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] il cavallo al passo, e non in atto di scavalcare un nemico, abbiamo una data affidabile, entro il 1489, per un celebre disegno su carta preparata azzurra di Windsor (12538r), che mostra ancora quest’ultima soluzione, condotto nella tecnica a punta d ...
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ERETTEO (᾿Ερεχϑεύς, Erechtheus)
G. Becatti
Mitico re di Atene, originariamente identico con Erittonio (v.); quando avviene nel mito lo sdoppiamento nei due personaggi, molte gesta vengono attribuite [...] poi raffigurato alcuni episodî del mito di E. sulle metope centrali S del Partenone. Nella xv è da vedere la celebrazione simbolica dell'istituzione del parabàtes o apobàtes, cioè dell'auriga, da parte di E. (Eratosth., Catasterism., 13), così come ...
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TISAGORAS (Τισαγόρας, Τεισαγόρας)
P. Moreno
Scultore greco di età ellenistica, forse originario di Rodi.
È ricordato da Pausania come autore di un gruppo di Eracle in lotta con l'Idra di Lerna, che stava [...] 20, e con l'Eracle di Alkov anch'esso a Rodi, per il quale l'artista avrebbe usato il ferro a celebrazione della virtù dell'eroe (Plinio, Nat. hist., xxxiv, 141).
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2082; H. Brunn, Gesch. Griech. Künstler, I ...
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La tendenza a concepire e realizzare le esposizioni in modo che, una volta chiuse, esse possano lasciare edifici, o per lo meno opere pubbliche, permanenti si era già affermata da tempo (già, per es., [...] giugno 1940 - per l'esposizione di Roma. Questa, ideata nel 1937, e designata con la sigla E 42, avrebbe dovuto celebrare, nel 1942, il ventennio dall'assunzione del potere da parte del fascismo nonché, nelle intenzioni di Mussolini, l'avvento di una ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] nella sala ipostila, addossati alle pareti, infatti, correvano 9 gradini dai quali gli iniziati, in piedi, potevano assistere alla celebrazione dei misteri. Appare evidente che il Telesterion non era un tempio in senso stretto, poiché non era solo ...
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JAPPELLI, Giuseppe
Alberta Campitelli
Ultimo dei nove figli di Domenico, bolognese chiamato in Veneto come segretario del priorato del S.M. Ordine di Malta, nacque a Venezia il 14 maggio 1783. Fu forse [...] a Padova. Subito inserito negli ambienti colti patavini, fu chiamato nel 1809 ad allestire la scenografica celebrazione napoleonica nel palazzo municipale. Si impegnò, quindi, nel progetto di razionalizzare la confusa e disorganica struttura ...
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celebrazione
celebrazióne s. f. [dal lat. celebratio -onis, propr. «concorso di molta gente, affluenza», quindi «solennità, celebrazione»]. – Il celebrare, l’atto del celebrare: la c. di un anniversario, d’un rito, della messa, delle nozze....