CIBO, Odoardo
Enrico Stumpo
Figlio di Carlo I Cibo Malaspina duca di Massa e principe di Carrara e di Brigida Spinola, nacque a Genova il 6 dic. 1619, sestogenito di quattordici figli.
Seguendo le tradizioni [...] , ad accogliere la vecchia richiesta dei missionari in Cina, rinnovata nel 1685, di adottare la lingua cinese nella celebrazione della messa e nelle altre preghiere: ne presentò egli stesso istanza al pontefice che tuttavia, dopo vari indugi, la ...
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GIOVANNA (Vanna) da Orvieto
Silvia Mostaccio
Nata nel 1264 nella diocesi di Orvieto, presso il castello di Carnaiola, da una famiglia di nobili decaduti e impoveriti dalle guerre, G. rimase orfana di [...] stabilivano l'offerta di un cero di 20 libbre, da offrirsi annualmente alla chiesa di S. Domenico in occasione della celebrazione dell'officio per Giovanna. Nello stesso anno il corpo della beata veniva traslato in un sarcofago, più adatto al ...
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BERTA, beata
Sofia Boesch Gajano
Badessa vallombrosana del monastero di S. Maria a Cavriglia, nacque con ogni probabilità all'inizio del secolo XII. Nessun elemento permette di precisare maggiormente [...] pia, divenuta poi Congregazione (1815: nel 1831 se ne istitui una per sacerdoti), che promosse e promuove tuttora la celebrazione della festa di B. la prima domenica di agosto, anniversario della traslazione.
Fonti e Bibl.: Firenze, Bibl. Laurenziana ...
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GIOVANNI da Moncalieri
Dario Busolini
Nacque nel 1579 a Moncalieri, presso Torino, dalla nobile famiglia Moriondo, introdotta nella corte sabauda. Orfano già da bambino, dopo la laurea in legge entrò [...] ai suoi diritti, dimostrò maggiore abilità diplomatica del porporato. Infatti, ottenne dal re di Francia l'assenso alla celebrazione del capitolo provinciale di Parigi nel 1639 in cambio dell'istituzione di due custodi per ogni provincia (conservando ...
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Eutichiano, santo
Giovanni Maria Vian
La notizia del Liber pontificalis (I, nr. 28, pp. 159-60) lo definisce d'origine toscana, figlio di un Marino, e precisa la sua provenienza dalla città di Luni. [...] ricostruì un frammento del suo epitaffio, in greco, pubblicato per la prima volta nel secondo volume della sua opera più celebre (La Roma sotterranea cristiana, Roma 1867, pp. 70-2; cfr. anche Inscriptiones Christianae urbis Romae. Nova series, IV, a ...
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DE' COLTI, Alvise
Mauro Scremin
La vicenda del D. è strettamente legata alle vicissitudini dell'anabattismo veneto del Cinquecento. Gran parte delle notizie su costui infatti sono tratte dagli atti [...] una condotta nicodemitica, anzi assisteva alle funzioni domenicali, come avrebbe confessato lui stesso, e serviva il sacerdote nella celebrazione della messa. In ogni caso i fatti avrebbero preso una piega decisiva quando nel settembre 1551 Pietro ...
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CEDOLINI, Pietro
Vittorio Peri
Nacque a Zara nel 1544 da una antica casata patrizia, che con altre sedici costituiva in quell'epoca la nobiltà cittadina.
Conseguì il dottorato in diritto canonico a [...] Sede.
Il C. continuò a vivere a Zara, pur occupandosi con solerzia del governo pastorale del proprio gregge, con la celebrazione di due sinodi diocesani nel 1586 e nel 1596 e la partecipazione al concilio provinciale di Spalato nel 1607. Il carattere ...
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ASTALLI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Sambuci, presso Tivoli, il 21 ott. 1616 da Fulvio e da Caterina Pinelli; studiò al Collegio romano e seguì i corsi di diritto civile ed ecclesiastico alla Sapienza, [...] e di Sicilia e facendogli ottenere, il 14 luglio 1661, il vescovato di Catania. Nel 1662 l'A. indusse Alessandro VII ad autorizzare la celebrazione con rito doppio dell'ufficio di S. Agata in tutta la Sicilia.
L'A. morì a Catania il 21 dic. 1663 e fu ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] e Cleopatra si suicidarono e l’Egitto fu ridotto a provincia, con uno status particolare.
Nel 29 Ottaviano tornò a Roma e, celebrato il trionfo, chiuse le porte del tempio di Giano a significare che l’era delle guerre era finita. Subito intraprese la ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] Feretrius) dai feziali nei rapporti relativi alla pace e alla guerra con città e popoli stranieri, e dal suo flamine nella celebrazione del matrimonio per confarreatio; il suo stesso rapporto con la guerra si attua in una sfera che sta al di sopra ...
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celebrazione
celebrazióne s. f. [dal lat. celebratio -onis, propr. «concorso di molta gente, affluenza», quindi «solennità, celebrazione»]. – Il celebrare, l’atto del celebrare: la c. di un anniversario, d’un rito, della messa, delle nozze....