CIBO MARI, Lorenzo
Franca Petrucci
Di origine genovese, nacque intorno alla metà del sec. XV da Domenico De Mari e da una donna spagnola che il padre aveva sposato in Spagna, pur avendo lasciato a Genova [...] il duca di Gandia fu infeudato di Benevento, eretta a ducato - ed a funzioni religiose, di cui fu spesso il celebrante, e, dopo una parentesi nella primavera del 1498, quando si sottopose a cure termali a Viterbo, ad avvenimenti semipubblici - quale ...
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CIBO, Odoardo
Enrico Stumpo
Figlio di Carlo I Cibo Malaspina duca di Massa e principe di Carrara e di Brigida Spinola, nacque a Genova il 6 dic. 1619, sestogenito di quattordici figli.
Seguendo le tradizioni [...] , ad accogliere la vecchia richiesta dei missionari in Cina, rinnovata nel 1685, di adottare la lingua cinese nella celebrazione della messa e nelle altre preghiere: ne presentò egli stesso istanza al pontefice che tuttavia, dopo vari indugi, la ...
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GIOVANNA (Vanna) da Orvieto
Silvia Mostaccio
Nata nel 1264 nella diocesi di Orvieto, presso il castello di Carnaiola, da una famiglia di nobili decaduti e impoveriti dalle guerre, G. rimase orfana di [...] stabilivano l'offerta di un cero di 20 libbre, da offrirsi annualmente alla chiesa di S. Domenico in occasione della celebrazione dell'officio per Giovanna. Nello stesso anno il corpo della beata veniva traslato in un sarcofago, più adatto al ...
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BERTA, beata
Sofia Boesch Gajano
Badessa vallombrosana del monastero di S. Maria a Cavriglia, nacque con ogni probabilità all'inizio del secolo XII. Nessun elemento permette di precisare maggiormente [...] pia, divenuta poi Congregazione (1815: nel 1831 se ne istitui una per sacerdoti), che promosse e promuove tuttora la celebrazione della festa di B. la prima domenica di agosto, anniversario della traslazione.
Fonti e Bibl.: Firenze, Bibl. Laurenziana ...
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GIOVANNI da Moncalieri
Dario Busolini
Nacque nel 1579 a Moncalieri, presso Torino, dalla nobile famiglia Moriondo, introdotta nella corte sabauda. Orfano già da bambino, dopo la laurea in legge entrò [...] ai suoi diritti, dimostrò maggiore abilità diplomatica del porporato. Infatti, ottenne dal re di Francia l'assenso alla celebrazione del capitolo provinciale di Parigi nel 1639 in cambio dell'istituzione di due custodi per ogni provincia (conservando ...
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DE' COLTI, Alvise
Mauro Scremin
La vicenda del D. è strettamente legata alle vicissitudini dell'anabattismo veneto del Cinquecento. Gran parte delle notizie su costui infatti sono tratte dagli atti [...] una condotta nicodemitica, anzi assisteva alle funzioni domenicali, come avrebbe confessato lui stesso, e serviva il sacerdote nella celebrazione della messa. In ogni caso i fatti avrebbero preso una piega decisiva quando nel settembre 1551 Pietro ...
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CEDOLINI, Pietro
Vittorio Peri
Nacque a Zara nel 1544 da una antica casata patrizia, che con altre sedici costituiva in quell'epoca la nobiltà cittadina.
Conseguì il dottorato in diritto canonico a [...] Sede.
Il C. continuò a vivere a Zara, pur occupandosi con solerzia del governo pastorale del proprio gregge, con la celebrazione di due sinodi diocesani nel 1586 e nel 1596 e la partecipazione al concilio provinciale di Spalato nel 1607. Il carattere ...
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ASTALLI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Sambuci, presso Tivoli, il 21 ott. 1616 da Fulvio e da Caterina Pinelli; studiò al Collegio romano e seguì i corsi di diritto civile ed ecclesiastico alla Sapienza, [...] e di Sicilia e facendogli ottenere, il 14 luglio 1661, il vescovato di Catania. Nel 1662 l'A. indusse Alessandro VII ad autorizzare la celebrazione con rito doppio dell'ufficio di S. Agata in tutta la Sicilia.
L'A. morì a Catania il 21 dic. 1663 e fu ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] di questa sua intolleranza, per qualche tempo il M. rimase isolato nella redazione e la sua collaborazione si diradò.
La celebrazione del sinodo di Pistoia nel settembre 1786, plateale atto di ribellione del vescovo S. de' Ricci contro la S. Sede ...
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EUGIPPIO
Rajko Bratoz
Presbyter (abate) del monastero di S. Severino in castro Lucullano presso Napoli, nacque intorno al 460 o - al più tardi - intorno al 467 nel Noricum Ripense o nella Raetia Secunda, [...] infatti E. (Commemoratorium, cap. 46) che esse, col consenso del papa, nel corso di una solenne celebrazione, "Neapolitano populo exequiis reverentibus occurrente", vennero col massimo decoro deposte dal vescovo della vicina città partenopea, Vittore ...
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celebrazione
celebrazióne s. f. [dal lat. celebratio -onis, propr. «concorso di molta gente, affluenza», quindi «solennità, celebrazione»]. – Il celebrare, l’atto del celebrare: la c. di un anniversario, d’un rito, della messa, delle nozze....