GIUNONE (Iuno)
G. Ambrosetti
La dea Iuno italica non ha in origine alcun rapporto con Hera (v.). È oggi rifiutata la identificazione con Διώνη, ed è negato lo stesso nesso linguistico che, attraverso [...] nel 345.
Ormai stabilmente unita a Iuppiter, parallelamente alla coppia celeste greca, G. è assimilata sempre più ad Hera: greca era triade di stato G. ebbe universale diffusione nell'Impero, mentre negli aspetti italici fu conosciuta solo nella ...
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CAVINA, Pietro Maria
Marco Palma
Nacque a Faenza con ogni probabilità nel 1637 dal notaio Sigismondo e da Elisabetta Donelli.
Esercitò la stessa professione del padre, che intraprese giovanissimo: i [...] frutto di studi della volta celeste, le Congetture fisico-astronomiche della natura dell'universo sopra alcune osservationi celesti nelle fisse, havute in che avrebbe scosso qualche isola dell'Impero ottomano e provocato la fuoriuscita di esalazioni ...
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pellegrino (pelegrino; peregrino)
Bruno Bernabei
Sostantivo e aggettivo registrato con frequenza in tutte le opere di D. fuorché nella prima cantica della Commedia. Compendia nei suoi diversi significati [...] si richiamano Pd VI 135 Romeo, persona umìle e peregrina " imperò che andava in abito di peregrino per lo mondo, et 96 ciascuna [anima] è cittadina / d'una vera città [la Gerusalemme celeste]; ma tu vuo' dire / che vivesse in Italia peregrina: " ...
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superbo
Domenico Consoli
In un buon numero di occorrenze l'aggettivo, anche sostantivato, vale " soggetto a superbia ", ovvero, con leggero mutamento semantico, " mosso, determinato dalla superbia " [...] voleano soprastare li loro vicini, ma ora sono putti, imperò che ogni cosa fanno per denari, come la meretrice che sua posizione contro la superbia nel rapporto tra vita terrena e vita celeste: non v'accorgete voi che noi siam vermi / nati a formar ...
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CIBORIO (ciborium, κιβώριον; in testi tardi anche tegurium, tiburium)
C. Cecchelli
G. Matthiae
Nelle chiese cristiane è una costruzione costituita da quattro sostegni, in genere colonne, raccordati [...] un po' l'idea della rappresentazione convenzionale della vòlta celeste (alcuni arcosoli hanno anche figurazioni stellari). Nelle catacombe , che aveva ripreso, nel mutato concetto dell'impero, un significato affine a quello cosmico avuto nelle ...
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rimuovere [partic. pass. rimosso, remoto / rimoto; le forme non dittongate per latinismo o influenza lirico-siciliana]
Bruno Bernabei
Il verbo è documentato in tutte le opere di D. (una volta nel Fiore, [...] sia di fastidio o impedimento: If IX 82 [il Messo celeste] Dal volto rimovea quell'aere grasso / ... e sol di pentuta è rimossa: " quando sono purgate nelle pene del purgatorio: imperò che allora sono dimenticate tutte le colpe, e rimangono l'anime ...
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romano
Andrea Mariani
Il termine compare solo nel Convivio e nella Commedia, sempre con valore di grande dignità e nobiltà, secondo l'alto concetto che D. aveva di Roma, della sua storia e dei suoi [...] 6 cittade romana. L'aggettivo acquista un tono nobile e solenne riferito a sostantivi come imperio (Cv IV IV 12, V 6 e 17), potenzia (IV 8), libertà per sempre " cittadino di quella vera città... la celeste Ierusalemme, cioè vita eterna (Buti); " Et ...
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NERONE di Germanico (Nero Iulius Caesar)
B. M. Felletti Maj
Figlio primogenito di Germanico e di Agrippina Maggiore, dopo la morte del padre indossò la toga virile a soli quattordici anni, nel 20 d. [...] Germanico nell'eroe laureato, trasportato da Pegaso nella scena celeste; discussa invece è l'identificazione dei due giovani guerrieri all'incirca diciottenne nel 23 d. C. come proximus imperio (Tac., loc. cit.). In questi ultimi anni sono ...
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biscia
Angelo Adami
Propriamente indica il " serpe d'acqua ", ma è usato da D. come " serpente " in genere. Ricorre soltanto nella Commedia, quattro volte. In If IX 77 le anime dei dannati, immerse [...] anche a sottolineare che il Messo, essendo una potenza celeste, è sentito dai dannati come una forza a loro ostile ha riparo. D. " rectamente pone el serpente per la tentazione, imperò che el serpente è astuto, e similmente è animale molto terrestre ...
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VULCANO (Volcanus, Vulcanus)
E. Paribeni
Divinità romana del fuoco, identificata ufficialmente in seguito con il dio Efesto. Il nome viene ritenuto di impronta etrusca, per quanto il suo corrispondente [...] sacri il fuoco sotterraneo che sbocca nei vulcani e il fuoco celeste, la folgore. Sappiamo infatti di statue folgorate che vennero più statuette bronzee largamente sparse in tutto il territorio dell'Impero, è da dedurre che l'aspetto consueto del dio ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, o altro elemento suscettibile di tensione,...