L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] utilizzato nel sec. XV da Pio II e da Sisto IV e che nella prima metà del Cinquecento venne usato da Alessandro un originale dibattito sulla giurisdizione ecclesiastica, l'abate Celestino Galiani si appassionava allo studio delle dottrine di Newton ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] costituito nel 1898, di cui furono animatori i sacerdoti Celestino Endrici e Guido Gentili, centro di direzione della nel periodo resistenziale, P. Spriano, Storia del Partito comunista italiano, IV-V, Torino 1973-75, ad Indicem, e P. G. Zunino ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] Vaticano I di affermare nel preambolo del canone (il IV della IV sessione) in cui viene proclamato il dogma dell'infallibilità ", tenendo così involontariamente a battesimo lo Stato moderno. A Celestino V - l'eremita di Monte Morrone, che fu papa ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] e, in misura più modesta, Innocenzo I e Celestino I; più originale appare la rivendicazione dell'eredità di Bibliotecario, in D.B.I., III, pp. 25-37; A. Petrucci, Arsenio, ibid., IV, pp. 339-41; P. Rabikauskas, Niccolò I, in B.S., IX, coll. 860-69 ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] destra, sempre inginocchiato, è raffigurato s. Celestino V che presenta un codice. Quattro figure pp. 43-53; A. Caleca, A proposito del rapporto Cimabue-Giotto, CrArte, s. IV, 43, 1978, 157-159, pp. 42-46; G. Kreytenberg, Der Campanile von Giotto, ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] fenomeno fu illustrato nell'Opticks (Libro II, parte IV). Dal momento che Newton riteneva che non fosse opportuno 1707 e Jean-Jacques Dortous de Mairan nel 1716; in Italia, Celestino Galiani e Francesco Bianchini a Roma nel 1707 e Giovanni Poleni ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] numismatiche, due delle quali dirette a Celestino Cavedoni, l'operosissimo sacerdote ed erudito . Tessieri e G. Marchi); Epistolario di Vincenzo Monti, a cura di A. Bertoldi, IV-VI, Firenze 1929-31, (Indice, VI, p. 481; contiene tutte le lettere del ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] riprendeva il grande sogno degli spirituali (e di Celestino V), quello di vedere la Chiesa governata dai santi b. Catharinae senensis" di fr. Raimondo da Capua, in Santa Caterina da Siena, IV(1952), pp. 5-28; Id., Per le fonti della vita di s. C. ...
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Benedetto XIV
Mario Rosa
Prospero Lambertini nacque a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e Lucrezia Bulgarini. Educato dai Somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, si laureò [...] da una parte e il cardinale T. Acquaviva e Celestino Galiani, l'uno come ambasciatore spagnolo, l'altro come 1968, pp. 124-35; Id., Un legado pontificio en la España de Fernando IV, "Revista de Estudios Políticos", 1968, nrr. 159-60, pp. 237-65 ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] nel 1192, dall'attribuzione alla città, da papa Celestino III (1191-1198), della dignità di sede 216 n. 299; G. Matthiae, Note di pittura laziale nel Medioevo, BArte, s. IV, 36, 1951, pp. 112-118; E. Lavagnino, Introduzione, in La pittura viterbese ...
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