ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 25 ag. 1509. Figlio cadetto di Lucrezia Borgia e di Alfonso I, duca di Ferrara, Reggio e Modena e nipote del papa Alessandro VI, fu destinato alla carriera [...] cui avrebbe fatto ritorno a Ferrara solo dopo la sospensione dell'interdetto sulla città. Fino al 1525 ebbe come precettori CelioCalcagnini e Fulvio Pellegrino Morato; lasciò poi Ferrara per compiere gli studi all'università di Padova.
Nel 1526, in ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] , Modena 1919, pp. 127-144; T. Gerevich, I. d'E., arcivescovo di Strigonia, in Corvina, I (1921), pp. 48-52; G. Huszti, CelioCalcagnini in Ungheria, ibid., II (1922), 3, pp. 57-71; III (1923), 6, pp. 60-69; A. Berzeviczy, Gli ultimi anni di Beatrice ...
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BONA Sforza, regina di Polonia
Henryc Barycz
Figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, e di Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, nacque il 2 febbr. 1494 nel castello di Vigevano. [...] Polonia un grande avvenimento culturale. Al seguito di B. si trovavano infatti noti rappresentanti della cultura italiana come CelioCalcagnini, l'astronomo Luca Gaurico e altri. Era questo il primo ampio contatto fra le due culture, che, malgrado ...
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NICCOLO da Lonigo
Paolo Pellegrini
NICCOLÒ da Lonigo (Niccolò Leoniceno). – Nacque a Vicenza nel 1428 da Francesco e da Maddalena, figlia dell’umanista Antonio Loschi.
In una famiglia che contava almeno [...] a Ferrara, dove i rotuli accademici lo registrano la prima volta nel 1467 (l’iscrizione sepolcrale composta dall’allievo CelioCalcagnini ne fa durare il magistero 60 anni). Nel 1472 e nel 1476 figura stipendiato come medico della corte estense ...
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TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] Tesoro nel palazzo del giudice dei savi Antonio Costabili, ispirate al poema Anteros sive de mutuo amore di CelioCalcagnini (Schwarzenberg, 1964), dipinti in collaborazione con altri artisti, tra i quali Cesare Cesariano e Gabriele Bonaccioli, detto ...
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TRISSINO, Giovan Giorgio
Valentina Gallo
TRISSINO (Drasseno, Dressano, Dresseno), Giovan Giorgio. – Nacque a Vicenza, l’8 luglio del 1478, da Gaspare e da Cecilia Bevilacqua, veronese.
Entrambe le famiglie [...] Leoniceno e avviò quelli sulla poesia in volgare, certo più consona alla corte in cui conobbe Enea Pio, Ludovico Ariosto, CelioCalcagnini e Lucrezia Borgia, per cui scrisse la canzone Quella virtù, che del bεl vostro velω (Rime, Vicenza 1529, pp ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La sostituzione del sistema geocentrico con quello eliocentrico ad opera di Copernico [...] . Di conseguenza la Terra non può essere considerata il centro dell’universo e neanche in quiete assoluta. L’umanista italiano CelioCalcagnini (1479-1541) sostiene, in un’opera dal titolo Quod caelum stet, terra moveatur (Il cielo è fermo e la Terra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I dibattiti linguistici del Cinquecento nascono dall’incertezza della norma propria [...] Per la difesa della volgar lingua, ma a favore del latino si schierano intellettuali del calibro di Francesco Florido, CelioCalcagnini e Uberto Foglietta. Sulle orme del De vulgari eloquentia di Dante ora ritrovato, la discussione ruota intorno ad ...
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LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] le odi del L. al corrispondente Annibale Litolfo, le definiva "rarum opus atque inusitatum"), Marco Antonio Flaminio e CelioCalcagnini (autore di un elogiativo carme Ad Lampridium). Oltre ai manoscritti e alle edizioni citate, componimenti del L. si ...
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ROSSI (De Rossi), Niccolo d'Aristotele de', detto lo Zoppino
Lorenzo Baldacchini
ROSSI (De Rossi), Niccolò d’Aristotele de’, detto lo Zoppino (Zoppino, Niccolò). – Nacque a Ferrara non dopo il 1478. [...] è noto.
Fu editore, tipografo e libraio per un quarantennio. Non interruppe i legami con la sua città. Nominato da CelioCalcagnini in una lettera a Lazzaro Bonamici del 1527, testimone nel 1541 in un atto di un notaio ferrarese, era stato arrestato ...
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