BALBANI, Niccolò (Nicolao)
Carlo Ginzburg
Nacque a Lucca il 27 sett. 1522, da Agostino e Lucrezia Sbarra, sua seconda moglie. Il padre aveva aderito in data imprecisata alle dottrine dei riformatori [...] : dapprima a Lucca, dove fu per un anno tra gli allievi di Francesco Robortello (più tardi accusatore al processo per eresia di Celio Secondo Curione). Nel 1540 iniziò lo studio del diritto, in un primo tempo a Bologna, poi a Padova (dove il 1° ag ...
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STROZZI, Ercole
Giada Guassardo
– Nacque a Ferrara da Tito Vespasiano, dignitario alla corte estense e celebrato poeta latino, e da Domitilla Rangoni. La data di nascita è incerta: si tende a collocarla [...] d’Este del 30 giugno 1508, in Catalano, 1926, p. 224).
Ercole ebbe un sontuoso funerale, con un’orazione pronunciata da Celio Calcagnini, e fu seppellito accanto al padre nella chiesa di S. Maria in Vado. Lasciò due figli avuti da Torelli (Cesare e ...
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SENECA (L. Annaeus Seneca)
L. Brigleb
Oratore, poeta e filosofo stoico romano. Nato verso il 4 a. C. a Cordova in Spagna come figlio dell'oratore L. Anneo Seneca. Insegnante, educatore e ministro consigliere [...] la rifiutò - e il suo dubbio è stato confermato più tardi, quando nel 1813 a Roma nel territorio della Villa Mattei sul Celio, vicino alla chiesa di S. Maria in Domnica, fu scoperto un ritratto di S., testimoniato da un'iscrizione antica e unito con ...
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camaldolése, órdine Ramo dei benedettini fondato da s. Romualdo intorno al 1012 a Camaldoli (Arezzo). Oltre alla regola benedettina, i Camaldolesi hanno costituzioni speciali (del padre Rodolfo, quarto [...] O.S.B.). Ne fanno parte i quattro eremi di Camaldoli, Montegiove (Fano), Fonte Avellana, Roquebrune, e i cenobi di Camaldoli (archicenobio), S. Gregorio al Celio (Roma), S. Croce in Sassoferrato, S. Biagio in Fabriano e Buonsollazzo (Firenze). ...
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Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] medicina, I, 3, 17-19; II, 14, 1-2; II, 15, 1-4; Plinio il Vecchio, Naturalis historia, XXVI, 12-20; Celio Aureliano, De morbis diuturnis [Tardae passiones], 1, 178-179; Censorino, De die natali, 12, 4). Tenendo presente la mentalità conservatrice e ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] non senza eccessi di piaggeria, dall'ambiente di corte: Ariosto l'elogiava pel suo poetare in latino ed italiano; per Celio Calcagnini, che aveva già trovato eccezionali le lettere da lui scritte, nel 1518, allo zio card. Ippolito allora in Ungheria ...
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INCENDIO (dal lat. incendium; fr. incendie; sp. incendio; ted. Feuer; ingl. fire)
Ugo Enrico PAOLI
Filippo Ugolini
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Venuto Venuti
È una combustione più o meno estesa di sostanze generanti calore. [...] v. assicurazione, V, p. 6.
La storia ricorda numerosi incendî rimasti famosi. A Roma, sotto Tiberio, nel 27, bruciò il Celio, nel 36 l'Aventino e parte del Circo Massimo; diversi e gravi incendî son ricordati nei primi anni di Caligola; sotto Claudio ...
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GREGORIO I papa, detto Magno, santo
Ottorino BERTOLINI
Giampiero PUCCI
Nacque intorno al 535 in Roma. La madre Silvia era di nobile stirpe, discendente dall'illustre gens Anicia; il padre, Gordiano, [...] Arechi gli fece dono di travi per S. Pietro; il suo legato a Ravenna, il monaco Probo, abate di S. Andrea al Celio, poté ottenere che fra Agilulfo e i Bizantini fosse stipulata (599) una tregua biennale, che fu purtroppo solo una breve sosta nella ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] del Vat. lat. 4817 (f. 171): "Io non trovo se non cielo dal camo, che tanto avanti scrivesse, quale noi chiamaremo Celio. Costui adunque fu celebre poeta dopo la ruina de gothi..." (cfr. Monaci, p. IX).
Un'errata lettura, probabilmente, del testo ...
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GIOVANNI XVII, papa
Antonio Sennis
Il suo nome era Giovanni ed era soprannominato Sicco. Non si conosce quasi nulla delle sue origini e della sua vita prima dell'ascesa al soglio pontificio nel 1003, [...] regio di tale denominazione non risulta altrimenti attestata, l'area circostante l'omonima basilica alle pendici del Celio. Si deve però aggiungere che il catalogo, altrove molto dettagliato, risulta qui scarsamente attendibile perché, in disaccordo ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...