SILENO (Σιληνός, Silenus)
Gaetano De Sanctis.
Cicerone dice di S. che diligentissime res Hannibalis persecutus est (De divin., I, 49), dopo aver riferito che a lui si attiene Celio Antipatro, l'autore [...] da Polibio per la seconda punica, ma nulla è dato precisare. Più forse ci è pervenuto di lui in Livio attraverso Celio Antipatro: così il racconto del sogno profetico di Annibale prima del passaggio dell'Ebro. E impossibile formarci un giudizio su di ...
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MENEKRATES, M. Plautius (M. Plautius Menecrates)
L. Guerrini
Pittore (pictor) noto soltanto da un'iscrizione sull'epistilio di travertino già nella Villa Campana sul Celio; a Roma.
Bibl.: G. Lippold, [...] in Pauly-Wissowa, XV, 1931, c. 803, s. v.; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 42; A. Giuliano, in Arch. Class., V, 1953, p. 266, n. 11 ...
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Eroe etrusco, originario di Vulci. Compagno di Mastarna, assieme al quale venne a Roma e occupò il monte che da lui prese il nome di Celio. Così nella versione tramandata dall'imperatore Claudio; invece [...] nelle pitture della tomba François a Vulci sono rappresentati Mastarna e Aulo V., fratello di Cele, che vincono un re di Roma, Tarquinio, che aveva fatto prigioniero Cele ...
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GIOVANNI e PAOLO, santi
Furono martiri della chiesa romana, e la loro tomba era venerata già sullo scorcio del sec. IV al titulus Pammachii, chiamato anche con nome più antico titulus Byzantis, sul Celio. [...] base storica. È notevole, invece, che il nome dei due santi sia incluso nel canone della Messa latina. Per la questione archeologica, v. celio, IX, p. 661. La loro festa cade il 26 giugno.
Bibl.: Acta Sanctorum, 5 giugno, p. 159 segg.; P. Franchi de ...
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Cavaliere (sec. 1º a. C.), originario di Formia; dissoluto amico di Cesare, fu suo praefectus fabrum in Gallia, dove si arricchì smisuratamente; la sua casa sul Celio era rinomata per il lusso; è più volte [...] menzionato da Catullo ...
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Autore d'una raccolta di ricette gastronomiche (De re coquinaria) di cui ci resta un rifacimento in latino volgare (forse 4º sec. d. C.). Il nome Celio, che segue quello d'A. in alcuni codici, è congettura [...] umanistica; l'autore va identificato con Marco Gavio A., signore e gaudente dell'età di Tiberio ...
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Sotto il suo nome ci è giunto un trattato de re coquinaria in dieci libri con poco meno di cinquecento ricette. Il nome Celio, che segue quello di Apicio nei codici recenti, si deve a congettura umanistica. [...] Varie testimonianze antiche riferiscono che un Apicio aveva scritto di culinaria. Era certamente M. Gavio Apicio, che visse al tempo di Tiberio e profuse in banchetti la più gran parte del suo immenso ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] ; F. Milkau-G. Leyh, Handbuch der Bibliothekswissenschaft, III, Leipzig 1940, pp. 102 s.; A. M. Colini, Storia e topografia del Celio nell'antichità, Roma 1944, pp. 202-205. Per la cronologia dell'aggressione a papa Simmaco: G. B. Picotti, I sinodi ...
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MORONI, Gaetano
Giuseppe De Luca
Nato in Roma il 17 ottobre 1802, morto ivi il 3 novembre 1883. Facendo il barbiere, conobbe i camaldolesi di S. Gregorio al Celio, e Mauro Cappellari, loro abate, quando [...] fu fatto cardinale, lo prese come cameriere, e quando divenne papa (Gregorio XVI), come primo aiutante di camera. Segretario particolare del papa, ne condivise tutta l'impopolarità; corsero su di lui le ...
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GIRALDI, Giambattista Cinzio
Giuseppe Toffanin
Letterato nato nel 1504 a Ferrara ove morì nel 1573. Nello Studio ferrarese professò prima medicina e filosofia; poi, nel 1541, succedendo a Celio Calcagnini, [...] lettere umane. Venuto in contrasto con i duchi si trasferì alla stessa cattedra negli Studî di Mondovì, di Torino, di Pavia. La riforma del teatro tragico per la quale egli va ricordato, è strettamente ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...