BELEGNO, Alvise
Gino Benzoni
Figlio di Bernardino, nacque a Venezia nel 1539. Studiò diritto, non trascurando nel contempo le lettere. Fu uno dei più giovani frequentatori della casa di Domenico Venier, [...] autori - e in effetti tra questi vi sono Berriardo e Torquato Tasso, Luigi Tansillo, Benedetto Varchi, Berriardo Navagero, Celio Magno - in morte della signora Irene delle signore di Spilimbergo (Venezia, presso i fratelli Guerra, 1561), una delicata ...
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ACCORAMBONI, Ottavio
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Nacque a Roma da Claudio, nei primi mesi del 1549,e non nel 1539, come vogliono quasi tutti i suoi biografi (dall'epigrafe che l'A. stesso fece apporre sulla sua tomba nella [...] chiesa di S. Gregorio al Celio, risulta infatti che nel 1600 aveva cinquantun anni). Studiò presso i gesuiti del Collegio Romano, e poi all'università di Padova. Benvoluto dal cardinale di Montalto (il futuro Sisto V), lo accompagnò a Fermo nel 1574. ...
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TETRICO II (Caius Pius Esuvius Tetricus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano, figlio di Tetrico I, viene proclamato Cesare dal padre, con lui seguì il trionfo di Aureliano e visse poi tranquillamente [...] in Roma.
Si ha notizia che nella sua casa sul Celio era una grande pittura in cui Aureliano dava ai due Tetrici la toga praetexta, e riceveva da loro le insegne imperiali. Come risulta dalle fonti (Trig., Tyr., 25, 1) ed è confermato dalle monete, ...
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Adeodato
Girolamo Arnaldi
A. potrebbe anche essere chiamato Adeodato II, qualora a papa Deusdedit venga attribuito il nome di Adeodato I (v. Deusdedit, santo). Fu romano di nascita, figlio di Gioviniano, [...] .
J. Harttung, Diplomatisch-historische Forschungen, Gotha 1879, pp. 120 s.
F. Camombreco, Il monastero di S. Erasmo sul Celio, "Archivio della Società Romana di Storia Patria", 28, 1905, pp. 272-76.
E. Caspar, Geschichte des Papsttums, II, Tübingen ...
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Medico greco di Calcedone in Bitinia, vissuto ad Alessandria (intorno al 300 a. C.); con Erasistrato è il maggiore rappresentante della scuola alessandrina, che con lui raggiunse il massimo splendore. [...] Le sue opere sono andate disperse; esse (specialmente quella sull'anatomia, in tre libri) sono spesso citate da Galeno, Celio Aureliano e altri autori. Studiò l'anatomia umana con diligenti osservazioni sul cadavere; per primo descrisse il quarto ...
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Scultore (Saint-Mihiel 1567 circa - Roma 1612). È un rappresentante del tardo manierismo romano. Fra le sue opere: due rilievi della tomba di Pio V in S. Maria Maggiore (1589); le statue colossali di s. [...] Gregorio e di s. Silvia in S. Gregorio al Celio (1596), le statue della Carità e di s. Sebastiano in S. Maria sopra Minerva (1604), la statua bronzea di Enrico IV di Francia in S. Giovanni in Laterano (1608). Fu anche restauratore di marmi antichi. ...
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BIAGI, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Cremona nel 1740, entrò nell'Ordine camaldolese a Faenza, insieme con l'amico e concittadino Isidoro Bianchi. Dopo aver compiuto gli studi di teologia a Ravenna, [...] nel 1764 fu trasferito nel monastero romano di S. Gregorio al Celio. Nel 1765 il dotto A. Gioannetti, allora abate del monastero camaldolese di Ravenna. lo volle vicino a sé come lettore di teologia. In questo periodo collaborò alle Novelle ...
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Figlia di Appio Claudio Pulcro, sorella del tribuno della plebe del 58 a. C. Publio Clodio Pulcro; nata intorno al 94 a. C., sposò nel 63 Q. Metello Celere. Fu accusata di aver avuto parte nella morte [...] del marito. Cicerone le scagliò contro celebri invettive nel processo di Marco Celio Rufo. L'ipotesi, espressa già dagli umanisti, che essa sia da identificarsi con Lesbia, l'amante di Catullo, è molto discussa. ...
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Antica città del Lazio, situata sopra una delle tre colline che emergono dalla piana dell'Aniene, sotto Monte Gennaro, dette appunto Montes Corniculani; secondo il Gell, su quella dove sorge l'odierno [...] paese di S. Angelo Romano, secondo il Nibby sulla prossima collina di Monte Celio o Monticelli. Secondo gli annalisti fu conquistata da Tarquinio Prisco nella sua lotta contro i Latini, e Dionisio (IV,1) aggiunge che era molto ben fortificata. Plinio ...
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CHIGI SARACINI (Chigi degli Useppi Saracini Lucherini), Guido
Cesare Orselli
Nato a Masse (Siena) l'8 marzo del 1880 da Antonio e da Giulia Griccioli, di antica famiglia patrizia nella quale erano state [...] sempre vive le attitudini musicali (Claudio Saracini era stato allievo di Monteverdi, Celio Saracini aveva inventato uno strumento a corde denominato chitarrino, Scipione Chigi era stato concertista di canto e di cetarone), iniziò i suoi studi ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...