ARNOLFINI, Zabetta (Elisabetta)
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Lucca da Girolamo e da Chiara Guinigi. Nel 1540 sposò il concittadino Niccolò Diodati, da cui ebbe due figli, Niccolò e Pompeo. Era il [...] Diodati un ardente seguace delle dottrine riformate predicate a Lucca, fra gli altri, da Celio Secondo Curione e dal fiorentino Pietro Martire Vermigli. Al momento della fuga di quest'ultimo, l'A., fervente cattolica, dissuase il marito dal seguirlo. ...
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PROVANA DEL SABBIONE, Prospero
Lucio Biasiori
PROVANA DEL SABBIONE, Prospero. – Figlio del nobile piemontese Nicolò Provana del Sabbione e fratello di Troiano, nacque probabilmente a Collegno, in Piemonte. [...] della Riforma e vicino alle sue ali più radicali, avendo favorito la circolazione in Polonia del De amplitudine di Celio Secondo Curione (in cui si sostenevano tesi vicine alla salvezza universale) ed essendosi adoperato per la conciliazione tra le ...
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SASSONE di Anagni
Enrico Dumas
SASSONE di Anagni. – Nacque ad Anagni in data sconosciuta; Palumbo ne asserisce l’appartenenza alla famiglia dei conti d’Anagni, ma non esistono testimonianze certe al [...] Palumbo, 1942, p. 150).
Fu uno degli scriptores di Pasquale II, che lo ordinò cardinale prete di S. Stefano in Monte Celio entro il 1116. Nella narrazione della vita di Gelasio II scritta da Pandolfo, è indicato come uno degli elettori del nuovo papa ...
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FUMÈ, Michelangelo
Giuseppe Maria Croce
Nacque ad Alba, nelle Langhe, intorno al 1750. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana, emise la professione religiosa il [...] due volumi precedenti); sez. G, cass. 22, ins. 8: 9 lettere del F. al confratello B.A. Pesci; Fondo S. Gregorio al Celio, 147, ff. 101 s.; Ibid.: A. Gibelli, Memorie storiche della Congregazione camaldolese…, I, pp. 198 ss.; Roma, Bibl. naz., Fondi ...
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PAVERI FONTANA, Gabriele
Luca Ceriotti
PAVERI FONTANA, Gabriele. – Nacque a Piacenza verso il 1420 da Pietro Giovanni e da Caterina di Gregorio Lastrilli, entrambi discendenti dal ramo primogenito dell’importante [...] famiglia dei Paveri Fontana. Ebbe due fratelli: Gregorio e Giovanna. Sposato con Caterina Pallavicini di Ravarano, ebbe da lei Celio (m. 1530), anch’egli verseggiatore e retore di qualche notorietà.
Fu allievo di Francesco Filelfo, con il quale entrò ...
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Medico di Laodicea in Siria, vissuto a Roma al tempo di Augusto, discepolo di Asclepiade; fu il fondatore o almeno il precursore della scuola dei metodici; infatti creò un sistema in cui si potessero inquadrare [...] tutte le malattie. Le dottrine tratte dalle sue opere, per noi perdute (la più importante erano i Libri periodici), sono conservate in Celio Aureliano. ...
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Ramo della casata romana dei Crescenzî (v.), che ha per capostipite Raino, conte della Sabina (sec. 9º) e padre di Landone, papa dal 913. Al seguito degli Svevi la famiglia si trasferì nelle Puglie e fu [...] di castellano di Altamura; tra i suoi membri più noti: Angelo, patrizio dei Romani e comandante in Sicilia delle truppe dell'imperatore Enrico VI, che lo creò conte palatino (1195); Celio (1600-1668), letterato e uomo politico; i patrioti Vincenzo e ...
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Prelato ungherese (Deáki 1884 - Esztergom 1945); benedettino, prof. di diritto canonico a Roma, consultore della Pontificia commissione per la codificazione del diritto canonico, curò con grande dottrina [...] iuris canonici (i tre ultimi voll. sono completamente opera sua). Arcivescovo di Esztergom e cardinale col titolo dei SS. Andrea e Gregorio al Monte Celio (1927). Durante la seconda guerra mondiale prese ferma posizione contro le leggi razziali. ...
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MALAGUGINI, Alcide
Giuseppe Sircana
Nacque a Rovigo il 15 ott. 1887 da Vincenzo, insegnante elementare e poi mastro di posta, e da Adele Salvi.
Perduto il padre quando aveva 14 anni, per proseguire [...] gli studi il M. dovette trovarsi un impiego come copista presso un'agenzia di assicurazioni. Frequentò il liceo-ginnasio Celio di Rovigo, dove ebbe occasione di incontrare un altro studente destinato ad avere un posto nella storia del socialismo, G. ...
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(lat. Minerva) Antica divinità italica, entrata presto, probabilmente attraverso gli Etruschi, nel novero delle divinità dei Romani; in seguito fu identificata con la greca Atena. Il suo culto fu introdotto [...] dei Tarquini. Con Giove e Giunone fece parte della triade capitolina. Dopo la presa di Falerii (241) fu dedicato un tempio, sul Celio, a M. capta; sempre all’età repubblicana (ma in una fase più antica) risale il tempio di M. medica sull’Esquilino ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...