Medico greco, principale rappresentante della scuola dogmatica del 4º sec. a. C. Visse in Atene dove fu amico di Platone: fu considerato uno dei più grandi medici dell'antichità. Si occupò di anatomia, [...] embriologia e fisiologia. Restano pochi frammenti dei suoi numerosi scritti in lingua attica. La ricostruzione delle sue dottrine è basata soprattutto sulle citazioni dei tardi scrittori di medicina, specialmente Galeno, Celio Aureliano e Sorano. ...
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Scultore di origine milanese, attivo a Roma alla fine del sec. 15º. Scolaro, forse, di A. Bregno, è autore del monumento funebre del vescovo Brusati in S. Clemente (1485), e di una pala marmorea con la [...] Crocefissione per la chiesa della Consolazione (1496). Gli sono stati attribuiti il paliotto con Storie di s. Gregorio e la tomba dei fratelli Bonsi, in S. Gregorio al Celio. ...
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Retore latino (sec. 2º-1º a. C.), amico di Mario; per primo tenne in Roma una scuola di retorica latina molto frequentata, nonostante l'editto (92) di Licinio Crasso e di Domizio Enobarbo, contrario a [...] tali scuole latine perché, contrapponendosi a quelle greche, degeneravano in "scuole d'impudenza". Fu maestro di Cicerone. Compose (56) per L. Sempronio Atratino l'accusa de vi contro M. Celio Rufo, difeso da Cicerone. ...
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SERÉDY, Giustiniano Giorgio
Delio Cantimori
Cardinale, nato a Deáki (Ungheria) il 23 aprile 1884, morto a Strigonia (Esztergom) il 24 marzo 1945. Entrò nell'ordine benedettino (1904) e fu ordinato sacerdote [...] Roma; fu creato arcivescovo di Strigonia (primate d'Ungheria) e cardinale (del titolo dei Ss. Andrea e Gregorio al Celio) nel 1927. Partecipò attivamente alla vita politica ungherese, con lettere pastorali, corsi di lezioni, discorsi, e come membro ...
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MANDELLI, Fortunato (al secolo Giovanni Antonio Baldissera)
Antonella Barzazi
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Angelo, il 15 dic. 1728 da Giovanni Battista, "dottor causidico", e da Maria Angeli, [...] M., per lo più risalente agli anni ottanta e novanta del Settecento, si trova in Roma, Biblioteca nazionale, Fondo S. Gregorio al Celio, 55-57; ibid., 54, sono raccolte le lettere del M. al vescovo di Brescia G. Nani. La serie più cospicua di missive ...
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MATTEI, Ciriaco
Claudia Terribile
– Primogenito di Alessandro e di Emilia di Paolo Mazzatosta, il M. nacque a Roma nel 1545, secondo quanto si ricava dalla sua iscrizione funeraria all’Aracoeli.
Stando [...] e Giovanni Battista (1569-1624), futuro capo della famiglia, Erminia e Giulia.
Nel 1566 il M. ereditò la tenuta sul Celio appartenuta al suocero: un’ampia vigna digradante sulle rovine del tempio di Claudio, piuttosto «derelitta e mal condizionata» e ...
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NO-RESTRAINT (ingl. "nessuna coercizione")
Ernesto Lugaro
Sistema di trattamento degli alienati che esclude l'uso dei mezzi di coercizione meccanica (no-restraint assoluto) o lo consente soltanto in [...] , per tendenze all'auto-mutilazione e simili (no-restraint relativo).
Già anticamente Asclepiade, e più tardi Sorano e Celio Aureliano raccomandavano un trattamento blando; Celso era invece partigiano dei vincoli, delle minacce e dei castighi. Sul ...
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SABINIANI
Emilio Albertario
Con questo nome si indica una scuola della giurisprudenza romana che ha inizio da C. A. Capitone, ma che prese il nome dal suo più illustre maestro: Masurio Sabino. Ad essa [...] è ricordato insieme con quello di Sabino (Sabinus et Cassius) e la scuola si dice anche dei Cassiani - Celio Sabino, Giavoleno, Valente, Tusciano, Salvio Giuliano, Gaio. Sull'origine della distinzione fra questa e l'opposta scuola dei proculeiani ...
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MOLIN, Girolamo
Giuseppe Pavanello
Nato nel 1500, ebbe a guida negli studî, ai quali si dedicò con maggior amore che alla politica, il Bembo e Trifone Gabriello. Coltivò la musica, la pittura, la scultura, [...] . Fu amico di Bernardo Tasso e protettore di Torquato, di cui favorì col Venier la pubblicazione del Rinaldo; fu il mecenate di Celio Magno. I suoi viaggi in Oriente, quale sopracomito di galera e capitano (egli si occupò nei suoi studî anche di arte ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] giuridica. Prefetto di Roma, sentì profonda la vocazione alla vita monastica, e organizzò perciò nel palazzo paterno sul Celio un monastero. L'esperienza da lui dimostrata nelle cariche pubbliche ricoperte e la fama di sicura ortodossia e austerità ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...