Poeta (Venezia 1536 - ivi 1602). Accompagnò I. Mocenigo in Siria, A. Grimani in Dalmazia e fu segretario di A. Badoer in Spagna. Fu segretario del Consiglio dei Dieci e del Senato, fece parte della "Compagnia" petrarchistica che D. Venier adunava nel suo palazzo di S. Maria Formosa. Nelle sue Rime (pubbl. nel 1600 insieme con quelle di O. Giustinian) aleggia cupo il senso della morte. S'ispirò anche ...
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Avventuriero (n. Verona 1531 - m. dopo il 1608), originario della Lunigiana. Prima militò nelle Fiandre, poi in Italia. Nel 1580 pubblicò a Venezia, senza il consenso di Tasso, alcuni canti della Gerusalemme Liberata; nel 1609 Ducento novelle (in verità 202), più della metà delle quali sono plagi dalle Cent nouvelles nouvelles, da Giorgio di Montemayor, dal Cieco da Ferrara, da A. F. Doni ...
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Poligrafo e umanista (Ferrara 1479 - ivi 1541). Sostenne ambascerie e commissioni; familiare del card. Ippolito d'Este, lo seguì in Ungheria; dopo il 1509 tenne cattedra nello studio di Ferrara. Fu amico di Erasmo di Rotterdam e dell'Ariosto. Scrisse varî trattati di antiquaria, retorica, filosofia; sostenne la teoria del moto della Terra intorno al Sole ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] In Toscana, a Pescia, gli capitò l'avventura che dall'Oratio dello Stupano è arrivata, in cadenza epica, sino al Ranke: "Celio Secondo Curione lasciò che il pericolo lo sfiorasse. Attese che arrivasse il bargello a cercarlo. Curione era alto e forte ...
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Scrittore latino (forse sec. 4º-5º d. C.), identificato con un Celio Firmiano, ed erratamente connesso col Simposio, per noi perduto, di Lattanzio; scrisse un libretto di 100 indovinelli di tre esametri [...] ciascuno, compresi nell'Anthologia Latina, che ebbero nel Medioevo straordinaria fortuna e influsso sulla posteriore poesia enigmistica ...
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Umanista (Rovigo 1469 - ivi 1525), noto anche col nome umanistico di Celio Rodigino. Insegnò nella sua città (1491-99; 1503-04) e in varie altre, tra cui Milano (1511-16). Nel 1523 tornò in patria. Già [...] nel 1516 aveva pubblicato la 1a ed., in 16 libri, delle sue Antiquae lectiones (la 2a ed., ampliata in 20 libri, fu pubbl. postuma nel 1542), opera d'immensa erudizione ...
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BENDIDIO (Bendedei, Bendedio), Marco Antonio
Cecil H. Clough
Nacque da famiglia ferrarese sicuramente prima del 1517. Celio Calcagnini scrisse nel novembre 1536 in una lettera "magna virtute iuveni [...] M. Antonio Bendedeo" : Epistol., Lib. 12, n. 13 (in Calcagnini, Opera, Basileae 1544, p. 168).
Il padre fu Alberto, un segretario del duca di Ferrara e uomo di rilievo alla corte estense, come già suo ...
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AMASEO (De Masiis, Amasaeus), Gregorio
Rino Avesani
Fratello di Leonardo Daniele e di Girolamo, nacque a Udine il 12 marzo 1464 da Giovanni Celio e da Benvenuta Radia o Bochia.
Gli Amasei vantavano, [...] nell'Ambros. A 59 inf. (Scarselii, p. 56). La parte dei Diarii scritta da G. A. Azio è in Ceruti, pp. 193-224. Su Celio, oltre al Ceruti (v. indice), v. Liruti, pp. 384-85; Fantuzzi, I, p. 206; S. Mazzetti, Repertorio di tutti i professori antichi e ...
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BELEGNO, Alvise
Gino Benzoni
Figlio di Bernardino, nacque a Venezia nel 1539. Studiò diritto, non trascurando nel contempo le lettere. Fu uno dei più giovani frequentatori della casa di Domenico Venier, [...] autori - e in effetti tra questi vi sono Berriardo e Torquato Tasso, Luigi Tansillo, Benedetto Varchi, Berriardo Navagero, Celio Magno - in morte della signora Irene delle signore di Spilimbergo (Venezia, presso i fratelli Guerra, 1561), una delicata ...
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PAVERI FONTANA, Gabriele
Luca Ceriotti
PAVERI FONTANA, Gabriele. – Nacque a Piacenza verso il 1420 da Pietro Giovanni e da Caterina di Gregorio Lastrilli, entrambi discendenti dal ramo primogenito dell’importante [...] famiglia dei Paveri Fontana. Ebbe due fratelli: Gregorio e Giovanna. Sposato con Caterina Pallavicini di Ravarano, ebbe da lei Celio (m. 1530), anch’egli verseggiatore e retore di qualche notorietà.
Fu allievo di Francesco Filelfo, con il quale entrò ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...