LEONARDO da Guarcino (Leonardo da Patrasso)
Sergio Ferdinandi
Figlio di Pietro, membro della famiglia dei Conti, imparentato con i Caetani e appartenente alla piccola nobiltà della Campagna, e di Perna, [...] tale scelta. Il 7 nov. 1305 Clemente V gli concesse l'amministrazione e la cura del monastero di S. Stefano al Celio in Roma.
In occasione del processo alla memoria di Bonifacio VIII, che Clemente V fu costretto ad avviare a partire dal settembre ...
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CALINI (Calino), Ludovico
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel feudo paterno di Calino, ora frazione di Cazzago San Martino (Brescia), il 9 genn. 1696 dal conte Vincenzo e da Teodora Gonzaga Martinengo. Il [...] Sotto il nuovo pontificato il C., che mutò il 4 marzo 1771 il proprio titolo con quello di S. Stefano al Monte Celio, non recitò una parte rilevante; soltanto dopo Pelezione di Pio VI, benché in età avanzata, tornò a godere dell'antica considerazione ...
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COSTADONI, Anselmo (al secolo Giandomenico)
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 6 ott. 1714 da Francesco e Angelica Locatelli, agiati mercanti, che lo collocarono ancor giovinetto nelle scuole dei gesuiti. [...] Fernando Trevisani (Venezia 1772), Chiara Fornari (Venezia 1768).
Nella biblioteca dei padri camaldolesi in S. Gregorio al Celio in Roma, dove furono trasportati nel XIX secolo per disposizione di Gregorio XVI, rimasero inediti numerosi manoscritti ...
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PALLOTTA, Guglielmo
Antonio D’Amico
– Nacque a Macerata il 13 novembre 1727, figlio di Paride e di Angela Baldinucci, di nobile famiglia fiorentina.
Frequentò il collegio dei gesuiti di Macerata sotto [...] di «scuola lombarda originale», un San Guglielmo «con nostro Signore» del Sassoferrato e una Samaritana al pozzo di Gaspare Celio, una Sant’Agata in contemplazione di Tintoretto , una Sacra Famiglia, «originale del Bronzino», un San Pellegrino «alla ...
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CAVAZZA, Iacopo (Gian Giacomo)
Albano Biondi
Modenese, il suo nome emerge dagli atti del processo a Pietro Antonio da Cervia l'ultimo giorno di febbraio del 1567. A quella data il C., era già morto, [...] già del Dialogo di Mercurio et Cheronte; e dal processo del Cervia sappiamo che nel gruppo circolava il Pasquino in estasi di Celio Secondo Curione. Questo viaggio a.Venezia si. porrà nel 1559 o 1560. È lo stesso anno in cui il C. fa conoscenza ...
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CAVEDONI, Venanzio Celestino
Fausto Parente
Nacque a Levizzano (frazione di Castelvetro di Modena) il 17 maggio 1795 da Giorgio Giuseppe Alaria e da Cristina Franchini. Il padre, di condizione agiata, [...] disperso aveva dedicato nel 1825 la memoria Delle monete antiche in oro un tempo nel Museo Estense descritte da Celio Calcagnini intorno all'anno MDXL, Modena 1825(estratto anticipato dal primo volume delle Memorie della R. Accademia... in Modena ...
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PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] comunità di monaci orientali. Nello stesso periodo, inoltre, ricostruì completamente la chiesa di S. Maria in Dominica, sita sul Celio, adornandola di mosaici e dotandola dell’arredo liturgico necessario; tra il settembre dell’820 e l’agosto dell’821 ...
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FANINI, Fanino (Fannio Camillo)
Lucia Felici
Nacque a Faenza (od. provincia di Ravenna) intorno al 1520 da Melchiorre e Chiara Brini. Un suo biografo, Giulio da Milano, lo dice "giovine" nel 1550.
La [...] : nell'ottobre del 1551, quando seppe che il F. era stato giustiziato, la Morata fu in grado di comunicare a Celio Secondo Curione l'accaduto con molti particolari, insistendo in particolare sulla fermezza del F. di fronte alle pressioni della moglie ...
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CONTARELLI (Cointerel, Cointrel, Cointereau), Matteo (Matthieu)
Gigliola Fragnito
Figlio di Hilaire Cointrel (o Cointerel o Cointereau) e di Yvonne Vivan, nacque nel 1519 in Francia, nell'Anjou, non [...] il C., cui impose egli stesso la berretta e a cui verrà dato il 9 genn. 1584 il titolo di S. Stefano al Monte Celio. Gli verrà, inoltre, concesso l'ufficio di prefetto della segreteria dei Brevi. Sotto Sisto V mantenne l'ufficio di datario e fu a lui ...
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GOFFREDO di Alatri
Fulvio Delle Donne
Non si hanno notizie precise sulle sue origini; proveniva sicuramente dalla città laziale di Alatri. È menzionato per la prima volta in una pergamena del 7 dic. [...] Roma, presso la chiesa di S. Giorgio in Velabro, di cui era titolare, o presso quella dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio. In ogni caso, continuò a tenere sempre rapporti con la sua città natale, in favore della quale si adoprò anche salvaguardandone i ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...