MINERVA (Minerva)
F. Coarelli
Divinità italica, assimilata all'Atena greca. In origine, con tutta probabilità, non faceva parte del pantheon delle divinità indigeti. Il suo nome, infatti, non appare [...] . Ovidio ritiene che provenga da Faleri (Fasti, iii, 843 s.), a causa del tempio di Minerva Capta esistente sul Celio, nel quale dopo la presa di quella città (nel 211) sarebbe stato portato un antichissimo simulacro della dea. Ed effettivamente ...
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ARSENALE
H. Kähler
G. Guidi
Con questo termine, di origine araba, in riferimento all'antichità, si sogliono definire non specificamente, come nelle lingue moderne, "i luoghi dove si fabbricano i navigli [...] 'a. di Miseno).
Sulle rive del Tevere a Ostia, come si ricava da un iscrizione latina ivi trovata, dovette esserci un a. costruito da L. Celio (L. Coilius) in età repubblicana, restaurato da P. Lucilio Gamala nel sec. II d. C.; si sa che nel 208 a. C ...
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BARONIO, Cesare
E. Bassan
Ecclesiastico dell'età della Controriforma (Sora 1538 - Roma 1607), condusse come storico e come restauratore di luoghi sacri una importante azione di recupero e personale [...] 1600 al 1603 la fase più importante, sicuramente riferibile a B.) e negli oratori presso la chiesa di S. Gregorio Magno al Celio (1602-1607). Il carattere distintivo di essi va ricercato nell'intento - sia pure di fatto tutt'altro che perseguito - di ...
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PORTO CORSINI
G. A. Mansuelli
La denominazione è recente: nel 1736 il papa Clemente XII Corsini fece sistemare il canale Candiano e lo sbocco portuale di Ravenna, donde il nome del centro, in origine [...] di Milziade edita nella raccolta dell'Ursino, identica anche per la duplice iscrizione, ritenne trattarsi della stessa erma rinvenuta sul Celio nel 1553 e appartenuta poi al card. Ippolito d'Este. L'avvicinamento è suscettibile di sviluppo, tanto più ...
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ROMA
Filippo Coarelli
Vieri Quilici
Archeologia (XXIX, p. 593; App. II, 11, p. 735). - Ferme da tempo, nel centro urbano, le grandi imprese di scavo (responsabili, nei decenni precedenti alla seconda [...] (III, IV, V regione augustea) è stato fertile di scoperte: ai piedi della collina, nella zona compresa tra l'Oppio e il Celio (tra via Labicana e via di S. Giovanni in Laterano) era riapparsa nel 1937 una metà del Ludus Magnus, la più grande delle ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] costruzione della sontuosa domus aurea, estesa dal Palatino al Celio e non ancora conclusa alla sua morte.
L’area direzionale. L’arco celebrante il trionfo dell’imperatore posto tra il Celio e il Palatino (315 d.C.) è di grandiosa impostazione: ...
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Nome dato dai Romani a un corroso e mutilo gruppo marmoreo, copia di un originale ellenistico pergameno (3° sec. a.C.) raffigurante probabilmente Menelao nell’atto di sostenere il corpo di Patroclo (altra [...] del potere temporale dei papi. Nel Cinquecento se ne servì anche l’opposizione religiosa, e un umanista eretico, Celio Secondo Curione, raccolse le satire anticattoliche nei Pasquillorum tomi duo (1544). Talvolta si faceva dialogare P. con altre ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] materiali del passato pagano. Non fu quindi casuale che la sua più nota istituzione - il monastero di S. Andrea sul Celio - nascesse dalla ristrutturazione della dimora avita, in accordo a una concezione ancora quasi domestica dei luoghi di culto e a ...
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ARMARIUM
L. Speciale
Dal lat. classico arma, indica un ripostiglio o più spesso una nicchia ricavata in una parete per custodirvi armi, strumenti e più tardi libri; dall'Alto Medioevo l'a. designa generalmente [...] Damaso (366-384), più tardi trasferita nei palazzi Lateranensi, e ancora la biblioteca di Agapito (535-536) al Celio. Di quest'ultima, insediata dal pontefice nella propria residenza e probabilmente inglobata, pochi decenni più tardi, da Gregorio ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] formanti delle città” (Suet., Nero, 31, 1); buona parte del Celio (con il tempio del Divo Claudio), dell’Oppio e delle pendici dell comunque elevatissimo.
Il tempio del Divo Claudio, sul Celio, trasformato da Nerone in una facciata-ninfeo della sua ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...