BARBUGLIO (Barbulejo, Barbojo), Bernardino Adriano
Anna Migliori
Nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1480, di famiglia originaria di Adria. A Ferrara compi la sua educazione alla scuola di Battista [...] allievi. L. G. Giraldi esalta quest'attìvità ponendola allo stesso livello dell'alto magistero allora svolto dal più celebre Celio Calcagnini.
G. A. Scalabrini, nelle Memorie istoriche delle chiese di Ferrara e de' suoi borghi, Ferrara 1773, pp. 360 ...
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BALCIANI, Giovanni, detto Bremio
Alfredo Cioni
Della famiglia Balciani si hanno documenti che risalgono alla prima metà del sec. XIV quando un Giovanni era "publicus imperiali et apostolica authoritate [...] " dal luogo natale, e come tale sempre si sottoscrisse. Anche Celio Secondo Curione - che fu per breve tempo suo allievo a Torino fratelli Silva pubblicarono a Torino del Paschale opus di Celio Sedulio, "ex recensione Iohannis Bremii" (1516). Egli ...
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GIRALDI, Giovan Battista (Cinzio Giovan Battista)
Simona Foà
Nacque a Ferrara nel novembre del 1504 da Cristoforo, proveniente da una famiglia ferrarese che vantava remote origini fiorentine; la madre [...] fondatore, Alberto Lollio, e che cessò le sue attività nel 1541 a causa della morte del suo esponente più importante, Celio Calcagnini. Nel 1540 la raccolta De obitu divi Alfonsi Estensis del 1537 venne ristampata, con alcune variazioni, con il nuovo ...
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PIGNATELLI, Ascanio
Luca Torre
PIGNATELLI, Ascanio. – Nacque a Napoli, probabilmente intorno al 1533, nel seggio di Nido, dall’unione tra il marchese Scipione e la seconda moglie, Isabella Caracciolo.
Dopo [...] stessi l’eredità) rimase fino al 1566 ed entrò in rapporti, tra gli altri, con Torquato Tasso e il veneziano Celio Magno.
Nel 1561 un suo sonetto fu incluso nella raccolta Rime di diversi nobilissimi, et eccellentissimi autori in morte della Signora ...
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CESSI, Camillo
Piero Treves
Nacque a Rovigo da Riccardo e Clementina Moretti il 23 luglio 1876, in una famiglia "umanistica" donde insieme, con lui dovevano emergere, fra i numerosi suoi firatelli gli [...] sua terra, che aveva fama di Beozia veneta e che nelle sue prime scritture, segnatamente in quelle dedicate a Celio Rodigino, il C. provvide a richiamare da un'immeritata dimenticanza. Con questo bagaglio umanistico gli fu agevole, quasi naturale ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] dal napoletano Scipione Gesualdo de' Belligni, pubblico precettore ad Adria e, alla sua morte (1550), dall'avvocato adriese Celio Calcagnini. Le notevoli doti mnemoniche e l'abilità versificatoria lo resero non solo precocissimo poeta, se è vero che ...
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GIRALDI, Lilio Gregorio
Simona Foà
Nacque a Ferrara il 13 giugno 1479 da Giraldo e da una tale Santa. Oltre al G., ebbero come altri figli Giovanni Antonio, che il G. ricorderà nell'Epistola in qua [...] soggiorno napoletano, si recò a Mirandola, presso Giovan Francesco Pico, al quale fu presentato per mezzo di una lettera di Celio Calcagnini. Il G. seguì il Pico anche quando questi, nel 1502, dovette lasciare Mirandola a causa del conflitto che lo ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] lingua latina a Milano sotto la guida di Alessandro Minuziano e Bernardino Negro; fra i suoi maestri annovera anche Celio Rodigino (Ludovico Ricchieri) e Bernardino Donato da Verona. Più tardi studiò all'Università di Bologna sotto Romolo Quirino ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] del Vat. lat. 4817 (f. 171): "Io non trovo se non cielo dal camo, che tanto avanti scrivesse, quale noi chiamaremo Celio. Costui adunque fu celebre poeta dopo la ruina de gothi..." (cfr. Monaci, p. IX).
Un'errata lettura, probabilmente, del testo ...
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GUIDICCIONI, Lelio
Michele Di Monte
Nacque a Lucca, da Ippolito di Nicolao e Camilla Moriconi, e fu battezzato nella chiesa di S. Giovanni il 17 ott. 1582. Il padre, che discendeva dal ramo principale [...] non identificabili.
Il G. morì a Roma il 7 luglio 1643 e fu sepolto, secondo la sua volontà, nella chiesa di S. Gregorio al Celio, accanto alla tomba dello zio Flaminio.
L'edizione moderna dei Latin Poems del G. è a cura di J.K. Newman e F. Stickney ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del dilicato lor corpo celando... (Boccaccio);...