Nel linguaggio scientifico, lo stato di un sistema dal punto di vista microscopico, cioè quello che è descritto assegnando le condizioni dei singoli componenti.
Nella meccanica statistica classica m. è [...] , indica cioè ognuno dei vari modi con cui gli individui di un sistema possono realizzare una configurazione statistica; nelle statistiche quantistiche m. è lo stesso che configurazione statistica, stato di occupazione delle varie celle statistiche. ...
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È lo stabilimento di lavoro per la costruzione e riparazione di naviglio da guerra e in genere di tutte le armi, macchine e strumenti impiegati da detto naviglio e per la fabbricazione e la custodia di [...] larga 3 metri, leggermente inclinata, sulla quale scorreva la chiglia della nave, che entrava o usciva dalla sua custodia. In Zea le celle erano accoppiate a due a due sotto un comune tetto a due spioventi, ragione per cui un colonnato più alto e con ...
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Bravais, reticolo di
Bravais, reticolo di in geometria e in cristallografia, insieme infinito di punti dello spazio, generati mediante traslazioni. Assumendo come origine del riferimento cartesiano uno [...] + 1)a2 + (k + 1)a3
v8 = (i + 1)a1 + (j + 1)a2 + (k + 1)a3
• la cella convenzionale, che è la cella del sistema cristallino corrispondente al reticolo;
• la cella di Wigner-Seitz, che è il luogo geometrico dei punti dello spazio la cui distanza da un ...
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Romanziere e autore drammatico francese (Aix-en-Provence 1847 - Triel 1901), appartenne alla corrente naturalista e fu amico e tenace difensore di Zola. Fece parte del gruppo di Médan, e partecipò alle [...] più noto, La fin de Lucie Pellegrin (1880; ridotto poi per il teatro, 1888), è di un verismo violento. Altri romanzi: Celle qu'on n'épouse pas (1879); Le besoin d'aimer (1885); Madame Meuriot (1891); Vallobra (1901). Per il teatro scrisse, tra ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. La pianura gangetica
Jonathan M. Kenoyer
Federica Barba
Giuseppe De Marco
Massimo Vidale
Giovanni Verardi
Liliana Camarda
Daniela De Simone
Herbert Härtel
Andrea [...] 'estesa area sacra buddhista (ca. 330 m2), che comprendeva uno stūpa principale al centro di un'ampia corte limitata da una fila di celle monastiche.
Lo stūpa (base 25 m ca.; alt. 15 m ca.) è costruito sui resti di una struttura di pietra più antica ...
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metamittico
metamìttico [agg. (pl.m. -ci) e s.m. Comp. di meta- e del gr. miktós "mescolato"] [GFS] Nella geologia, il fluido di stato amorfo derivante da una trasformazione delle strutture cristalline [...] ultimi; ciò si riscontra partic. nello zircone, il quale nel tempo modifica le sue proprietà fisiche (densità, costanti delle celle) fino a che la sua struttura interna non raggiunge uno stato di completo disordine. Su questo fenomeno è basato un ...
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PANTALICA
Guido Libertini
. Imponente bastione roccioso che sorge alla confluenza del fiume Anapo col torrente Calcinara, nei pressi di Sortino (Sicilia). In documenti medievali è chiamata anche Pantargo [...] l'antica Erbesso.
Di esso resta qualche avanzo di edificio, mentre sui fianchi dirupati della montagna si aprono centinaia di celle sepolcrali, alcune delle quali appartenenti al 2° periodo siculo (secolo XV-IX a. C.), altre al 3° periodo (sec. IX ...
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. Camaldoli è la primitiva sede della congregazione omonima, suddivisione dell'ordine benedettino. Sono da distinguersi sul posto due istituti, il sacro eremo di C., e, più in basso, alla distanza di circa [...] da quel conte; vi si recò con cinque discepoli, vi costruì delle celle e un piccolo oratorio. Nell'anno in cui, lontano dal suo eremo di bianco. Gli eremiti vivono isolatamente, in tante celle separate entro il recinto dell'eremo, e sono dediti ...
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vespa Nome comune di molti Insetti Imenotteri; più propriamente attribuito alle varie specie di Imenotteri Apocriti rappresentanti della famiglia Vespidi, noti comunemente per il pungiglione velenoso di [...] lo sviluppo delle tendenze sociali e l’organizzazione della società nelle vespe. Si passa da forme solitarie, che approvvigionano la cella una sola volta e prima della nascita delle larve, alle forme sociali, con alimentazione diretta delle larve. Vi ...
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CANIGIANI, Barduccio
Julius Kirshner
Nato intorno alla metà del XIV secolo da Piero di Donato, il C. proveniva da un'antica famiglia patrizia di Firenze imparentata con la madre del Petrarca, Eletta [...] che era assai incline alle pratiche religiose e ai problemi spirituali. Da giovane fu un seguace dell'eremita don Giovanni dalle Celle di Vallombrosa, che si rivolge al C. come suo "figlio". Il C. tuttavia è noto soprattutto per l'attività svolta al ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...