Scrittore ascetico (Catignano, Gambassi, 1310 circa - Vallombrosa 1396 circa); figlio del nobile Guido da Catignano, si fece monaco vallombrosano a Firenze in S. Trinita, ove fu abate; fu poi, dopo un [...] anno di prigione per un grave reato, nell'eremo delle Celle in Vallombrosa. In relazione con s. Caterina da Siena, scrisse un diario dei suoi viaggi; intervenne nella polemica sui fraticelli, ed è autore di varie prediche e di belle lettere latine e ...
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Benedettino (n. nella Champagne 1115 circa - m. Chartres 1183), abate di Moûtier-la-Celle (1145 circa), quindi di Saint-Rémy a Reims, infine (1181) vescovo di Chartres. Interessanti le sue numerose epistole, [...] ricche di notizie sul mondo contemporaneo, come i numerosi sermoni e gli opuscoli ascetici (De puritate animae, De conscientia, De claustrali disciplina, ecc.) ...
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Figlia (Celle 1666 - Ahlden 1726) di Giorgio Guglielmo duca di Celle; sposò (1682) il cugino Giorgio Luigi elettore di Hannover, poi Giorgio I d'Inghilterra, dal quale ebbe due figli, Giorgio, il futuro [...] Giorgio II d'Inghilterra, e Sofia Dorotea, la futura regina di Prussia; divorziata (1694) in seguito a presunte relazioni col conte di Königsmarck, fu imprigionata nel castello di Ahlden (Hannover) ...
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Inventore tedesco (Luneburgo 1836 - Celle 1897). Proprietario di miniere di farina fossile, inventò un tipo di candela filtrante, detto filtro B., costruito con farina fossile, usato in batteriologia nella [...] sterilizzazione per filtrazione ...
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Sorella (Londra 1751 - Celle, Hannover, 1775) di Giorgio III di Inghilterra, sposò nel 1766 il cugino Cristiano VII. Dissoluta e corrotta, fu protettrice e poi (1770) amante dell'ambizioso ministro J. [...] F. Struensee: con lui travolta dall'indignazione pubblica (1772), venne espulsa, e il matrimonio annullato. Morì in esilio ...
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Agronomo ed economista (Celle, Hannover, 1752 - Möglin, Brandeburgo, 1828); fu sostenitore della teoria dell'alimentazione organica delle piante (teoria degli umisti); pubblicò: Grundsätze der rationellen [...] Landwirtschaft (1782); quest'opera ebbe grande influenza fino a quando la teoria degli umisti fu demolita dagli studî di J. Liebig ...
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Commerciante (Celle Ligure 1891 - Milano 1953). Cavaliere del lavoro nel 1953. Nel 1931 costituiva, insieme al fratello Italo (n. Genova 1902 - m. ?; cavaliere del lavoro dal 1960), la Standard Sams, che [...] si affermò rapidamente nel campo dei magazzini a prezzo unico. Qualche anno dopo la società modificò la ragione sociale in Magazzini Standa, della quale M. fu amministratore unico fino alla morte ...
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Giurista (Gottinga 1784 - Celle 1833), figlio di Georg August; magistrato, si dedicò a studî di storia del diritto. Tra le sue opere: Historiae feminarum Romanarum civilis specimen (1806), la sua dissertazione [...] di dottorato; Westphälisches Staats- und Privatrecht in Grundrissen (1808); J. Cujas und seine Zeitgenossen (1822); Beiträge zu den deutschen Rechten des Mittelalters (1822); Lehre von Urkundenbeweise ...
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Germanista (Celle 1814 - Gottinga 1887). Scrittore, giornalista, deputato liberale nel 1848, dal 1873 professore a Gottinga, pubblicò pregevoli monografie e crestomazie letterarie; curò l'edizione critica [...] delle opere di Schiller. La sua opera principale è il Grundriss zur Geschichte der deutschen Dichtung (1855-87), utilissimo repertorio bibliografico per lo studio della letteratura tedesca ...
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Orientalista e archeologo (Celle 1870 - Basilea 1948), prof. a Berlino, poi in varie università americane. Compì numerose spedizioni archeologiche in Mesopotamia e in Persia; notevoli sono specialmente [...] gli scavi di Samarra e di Persepoli. Opere principali: Archäologische Reise im Euphrat- und Tigris-Gebiet (4 voll., 1910-20), e Iranische Felsreliefs (1910), ambedue in collaborazione con F. Sarre; Paikuli, ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...