COMINELLI, Andrea
Ennio Concina
Nato probabilmente a Venezia nella prima metà del sec. XVII, il C. apparteneva a famiglia bergamasca già saldamente stabilita nella città lagunare nel secondo decennio [...] già nel 1672. Solo il 28 apr. 1677, però, il Senato ratificava l'acquisto di case e terreno "per fabricar celle"; i lavori erano avviati verso la conclusione il 3 maggio 1686, quando Francesco Alberti, "proto alla laguna", rilevava le fondazioni ...
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SPECCHIA
S. Tiné
Il termine che attualmente in Puglia indica qualsiasi accumulo di pietrame sia esso dovuto alle macerie di una casa (trullo) o allo spietramento per bonifica dei campi, deriverebbe [...] IX-VIII sec. a. C.) in Puglia continua il tipo di sepoltura sotto tumulo, ma è ormai scomparsa la struttura di tipo dolmenico delle celle che caratterizza le s. della tarda Età del Bronzo. Il tumulo stesso è di più modeste proporzioni (da 4 a 14 m di ...
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(IX, p. 561)
Premessa storica alla deduzione della colonia latina di C. nel 273 a.C. fu la sconfitta delle forze alleate di Volsinii e di Vulci ad opera del console Ti. Coruncanio nel 280. In seguito i [...] .) due piccoli templi italici attribuiti rispettivamente ai culti di Giove (Iupiter) e Mater Matuta. Il tempio principale a tre celle, costruito nel secondo quarto del 2° secolo, fu modellato sul Capitolium di Roma e dedicato alla triade capitolina ...
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Vedi GERUSALEMME dell'anno: 1960 - 1994
GERUSALEMME (Yĕrūshālayim, ᾿Ιερουσαλήμ, τὰ ῾Ιεροσόλυμα, Ierusălem, Hierusălem)
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
I primi segni di insediamento [...] ", nota famiglia di sacerdoti; l'attribuzione si basa su un iscrizione dell'architrave. Questa tomba è costituita da un complesso di celle di sepoltura e da una facciata del tipo a doppia antis; la facciata è in puro stile dorico. Si hanno prove dell ...
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Vedi MONTE SIRAI dell'anno: 1973 - 1995
MONTE SIRAI
G. Garbini
Località della Sardegna presso Carbonia (Cagliari), M. S. è una bassa collina allungata, circa 4 km dalla costa prospiciente l'isola di [...] doppio, cioè come due cortili affiancati, preceduti però da un'unica breve scalinata, in fondo ai quali si aprono due coppie di celle affiancate; in una di queste fu trovata una statua di culto con le offerte ancora in situ (I sec. d. C.). Dalla ...
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MAUERBACH, Certosa di
M. Schwarz
Complesso monastico che sorge nel Wienerwald (Austria Inferiore), non lontano da Vienna.In seguito al voto espresso nel 1313 di fondare un monastero, il duca d'Asburgo [...] , e il chiostro piccolo conservano ancora sostanzialmente l'impianto medievale. In epoca tardomedievale furono del tutto rinnovate le celle dei monaci, su tre lati del chiostro grande. La sua galleria meridionale, a due piani, prolungandosi nel jubé ...
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Vedi ORVIETO dell'anno: 1963 - 1996
ORVIETO (Urbs vetus; Οὐρβίβεντον)
M. Bizzarri
Città dell'Umbria in provincia di Terni; posta nella valle del fiume Paglia alla confluenza di questo con il Chiani, [...] L. Pernier, che lo pubblicò con l'ausilio tecnico di E. Stefani. La ricostruzione presenta un tipo di tempio a tre celle, che il Pernier chiama etrusco-italico e che risulta l'unico finora in Etruria rispondente ai canoni dettati da Vitruvio (De arch ...
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Vedi TREVIRI dell'anno: 1966 - 1997
TREVIRI (Augusta Treverorum)
M. Frisina
Città della Germania nella valle della Mosella, sede della tribù dei Treviri. Cesare conquistò il territorio nel 57 a. C.; [...] lato sembra essere stata una specie di tesoro. Numerose sono le fondazioni e i resti di altri tempietti, quadrati e rotondi, celle (in una fu rinvenuta una "madre") e pozzi. Tre dediche agli dèi Gassibus o Casibus o Cassedibus rinvenute nell'Altbach ...
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GROTTAFERRATA
L. Morganti
Cittadina del Lazio situata a S-E di Roma sulle pendici settentrionali dei colli Albani, G. si sviluppò intorno al centro monastico basiliano fondato dai ss. Nilo e Bartolomeo [...] , 1983, p. 256, n. 29; Pace, 1987, p. 75, n. 67). All'esterno, sul lato destro, impostato sulla prima delle due celle della crypta ferrata, si eleva il campanile (ricostruito nell'aspetto medievale da Pietro Guidi nel 1912), del tipo diffuso a Roma ...
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AFRODISIADE di Caria (᾿Αϕροδισιάς, Aphrodisias)
G. Becatti
Città ai confini tra la Caria e la Frigia, sulle pendici O del Salbakos (Plin., Nat. hist., v, 109; Paus., i, 26, 5; Strabo, xii, 576; Appian., [...] narteci a forma di forcipe e abside. Il tempio era octastilo con 13 colonne sui lati lunghi (circa m 19,60 per 32), celle senza opistodomo. Le colonne ioniche hanno basi attiche e alcune recano targhe sul fusto con il nome del donatore (alte m 8,63 ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...