ANTEPAGMENTA
A. Andrén
Il latino antepagmentum, derivato da ante e pango, indica ciò che è fissato avanti qualche cosa. Nel linguaggio degli architetti, gli a. erano, secondo Festo (Paul. exc., 8), [...] fissata contro le testate delle travi del tetto. Perciò, quando Vitruvio, nella sua descrizione di un tempio etrusco a tre celle (De arch., iv, 7, 5), prescrive che le traiecturae mutulorum, cioè le quattro travi longitudinali collocate sopra i muri ...
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Vedi ABU SIMBEL dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ABU SIMBEL
S. Donadoni
Località montagnosa situata nella Nubia (alto corso del Nilo), è nota per due templi rupestri di Ramesses II. Il maggiore, dedicato [...] normale. Di là si passa a una piccola ipostila a quattro colonne, da cui attraverso un'anticamera si giunge alle tre celle. Sul complesso si innestano obliquamente dei corridoî su cui si aprono magazzini. La larghezza della prima sala-cortile è di 16 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Subcontinente indiano
Giuseppe De Marco
George Michell
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Giuseppe De Marco
In India scopo principale dell'attività costruttiva [...] sec. d.C.); a Bedsa (I sec. d.C.) le celle si dispongono eccezionalmente lungo il perimetro di una sala absidata. Lo schema in cui un corridoio coperto per la circumambulazione racchiude la cella sui quattro lati. Si noti infine che, diversamente ...
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BAČKOVO
C. Picard
Monastero situato nel Rodope a S-E di Plovdiv, nella Bulgaria meridionale, sulla sponda sinistra del fiume Čepelarska. Fu uno dei più importanti monasteri cristiano-ortodossi, nonché [...] , per lo più, in forma pesantemente alterata dalle trasformazioni successive. Si sono conservati nell'ala orientale, con le celle dei monaci, elementi della muratura di fondazione e la porta principale, nonché la chiesa degli Arcangeli, parzialmente ...
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tarsia Termine usato sin dal 14° sec. in riferimento a una sorta di mosaico (intarsio) ottenuto accostando sottili lastre lignee, di varia forma, facendole aderire su una superficie, a formare un disegno [...] e colorati a riquadrature e motivi geometrici. Oltre che negli ambienti più importanti delle case e dei palazzi, nelle celle dei templi e negli edifici pubblici, fu sfruttata durante l’Impero particolarmente nelle terme. Il gusto della t. marmorea ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] da un profondo pronao e da un naòs, entrambi tripartiti rispettivamente da 2 file di 5 e di 10 colonne. I muri della cella, i fusti e le basi delle colonne erano di un poros locale, mentre la trabeazione e la struttura del tetto dovevano essere di ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Nelle singole voci topografiche relative a località poste entro i limiti geografici dell'Etruria vera e propria, o a località [...] 'esterno dalle pareti continue fino alla fronte, e su questa dalle colonne. Di contro alla serie numerosa di templi etruschi a una sola cella, e dopo che anche per i templi di Cascia e di Orvieto, oltre che per quello di Veio, è stata messa in dubbio ...
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SIVAS
T. Sinclair
(gr. Σεβάστεια; lat. Sebastea)
Città della Turchia, posta nella parte nordorientale dell'altopiano anatolico. S. fu centro antico del Ponto Polemoniaco; in epoca romana e protobizantina [...] precedute da un portico sui lati lunghi a N e a S; in origine sul lato nord vi era una seconda serie di celle separate da quelle interne da un corridoio. Sul lato orientale della corte, di fronte a un passaggio d'ingresso di altezza inusuale, si ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] del suo livello, è da datarsi nella seconda metà del II sec. a. C.; è un ampio tempio prostilo costruito in travertino; la cella fu rifatta in laterizio in età domizianea.
Il tempio B sorge al livello del pavimento di tufo; per tale motivo e in base ...
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MONTBOUY
F. Canciani
Villaggio nel Loiret, a S di Montargis, vicino al luogo dove la strada romana, che congiungeva Orléans con Auxerre, passava il Loing. La sua topografia è caratterizzata da una grande [...] , probabilmente un altro santuario; il diametro della cinta esterna (visibile sino al 1914) è di m 90, quello della cella di m 3,10. Un altro complesso, di destinazione incerta, è costituito da due successivi recinti rettangolari: la cinta esterna ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...