MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] Chora a Costantinopoli, degli inizi del sec. 14° -, ma anche per le strutture abitative e assistenziali, come per es. il restauro delle celle per i monaci e la costruzione di un muro di cinta nel m. di S. Giovanni di Studios (seconda metà del sec. 13 ...
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Vedi FAYYUM dell'anno: 1960 - 1994
FAYYŪM (Λιμνή; copto Phiüm)
S. Donadoni
E. Coche de la Ferté
È l'oasi più vicina alla valle del Nilo con la quale comunica per mezzo dell'uadi Bahr Yūsuf nel deserto [...] alla luce. Va però tenuto presente un tempio anepigrafe di carattere non canonico, a Qasr es-Sagha (v.), in cui numerose celle si aprono su un andito rettangolare, e che si è voluto attribuire all'epoca menfita. Lo schema se ne ritrova, più moderno ...
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RIBĀṬ
M. Bernardini
Termine arabo (pl. rubūṭ) con cui venivano indicate, durante il Medioevo islamico, le funzioni svolte da diversi tipi di edifici.Malgrado i molteplici tentativi di offrire una definizione [...] un fortino quadrato disposto su due piani, al centro del quale è aperta una corte circondata da un portico che precede le celle coperte da volte a botte. Intorno alle mura sorgono contrafforti massicci e in un angolo a S-E della struttura si staglia ...
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LAMBESI (Lambaesis)
P. Romanelli
Località dell'Algeria nord-occidentale (antica Numidia), ai piedi delle pendici settentrionali del monte Aurès (ant. Aurasius); non sembra fosse abitata prima che Tito [...] absidata aperta al centro di un emiciclo, cui si accedeva mediante una scala a linee curve: la fronte della cella aveva quattro colonne doriche. Altre due celle o cappelle erano da una parte e dall'altra, alla base dell'emiciclo. Il quale a sua volta ...
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FERRARI, Antonio Felice
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Francesco, pittore e scenografo di fama, nacque a Ferrara nei primi mesi del 1667, mentre il padre si trovava alla corte imperiale di [...] p. 63; Brisighella, XVIII sec., p. 567, nn. 37 s.), e nel convento (distrutto) "gli omati alle porte delle celle" (Cittadella, 1783, p. 147). Tali prove non forniscono però sufficienti elementi per distinguere la sua personalità artistica rispetto a ...
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Vedi BRESCIA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BRESCIA (Brixĭa)
E. Lissi
Città della Lombardia, nodo stradale naturale nella fertile pianura ai piedi della catena montuosa, Di fondazione gallica, fu sottomessa [...] -73 d. C., all'altro un edificio rettangolare noto col nome di "curia". Il Capitolium di B. è formato da tre celle divise da intercapedini e precedute da un unico pronao con avancorpo centrale; l'unione tra pronao e avancorpo è ottenuta con pilastri ...
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Scienza indiana: periodo classico. Architettura, arti e tecnica
Bruno Dagens
Architettura, arti e tecnica
L'India è il paese dei trattati (śāstra) che organizzano, disciplinandoli, tutti i settori [...] : in esso, infatti, troviamo anche la descrizione di certi modelli architettonici tipicamente viṣṇuiti come, per esempio, i templi a celle sovrapposte e l'indicazione dei dati iconografici relativi alle immagini del Buddha e di Jina. Benché i temi di ...
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MAGAZZINO (ὡρεῖον, σιτοϕυλακεῖον, ἀποϑηκη; horreum [granarium])
R. A. Staccioli
Speciali costruzioni ideate per scopi puramente pratici come depositi di derrate alimentari e, quindi, magazzini, ma per [...] tre piedi, pareti senza finestre e copertura a vòlta; se destinato all'olio e al vino, a livello del terreno, con celle basse, particolarmente fresche quelle per il vino, a temperatura più mite quelle per l'olio.
Esempî di horrea rustici o domestici ...
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DJEBEL OUST
M. Fendri
Sul fianco NE del massiccio di D. O., che domina la pianura dell'oued Miliane, a 35 km da Tunisi, si stendono i resti di un piccolo agglomerato romano ancora anonimo, il cui impianto [...] sacro che gli antichi attribuivano alle acque termali, è attestata a D. O. dalla presenza di un santuario a tre celle mantenuto sempre in efficienza nel corso dei secoli.
Nel suo impianto primitivo questo tempio comprendeva un solo ambiente ad abside ...
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Vedi DUGGA dell'anno: 1960 - 1973
DUGGA (Τοῦλκα, Τούλκα, Τούκκα, Thougga) (v. vol. ifi, p. 186)
P. Romanelli
Negli ultimi anni sono stati fatti scavi volti alla ricerca del Fonim Vetus, cioè dell'agorà [...] sopra di un santuario più antico, da cui sono venute numerose stele con i simboli di Ba῾al e di Tanit, ha tre celle precedute da un'ampia corte chiusa con portici su tre lati; quello della Tellus ha pianta analoga al precedente; quello forse di Liber ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...