Ingegnere italiano (Novara 1892 - ivi 1971); si dedicò alla realizzazione di processi chimici, riguardanti specialmente la fissazione dell'azoto atmosferico e la produzione dei fertilizzanti azotati. Sono [...] sotto il suo nome parecchi processi industriali: per la preparazione dell'ammoniaca, dell'acido nitrico, del solfato e del nitrato d'ammonio. Sotto il suo nome vanno anche alcuni tipi di celle elettrolitiche. Socio straniero dei Lincei (1948). ...
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Pittore (San Martino di Albaro, Genova, 1616 - Genova 1683). Allievo di G. A. De Ferrari, fu tra i ritrattisti preferiti della società genovese, per la sua maniera, ispirata ad A. van Dick. Oltre ai ritratti [...] si ricordano: S. Teodoro e altri santi in contemplazione della Vergine (1663; Genova, S. Teodoro); La Vergine che consegna il cilicio a s. Antonio (1665; Celle Ligure, Parrocchiale). ...
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Trappista (Parigi 1660 circa - abbazia di Reclus, Troyes, 1751), storico dell'ordine. Prima carmelitano, superiore di Grazy, poi entrato (1695) nella Trappe, ne fu per qualche tempo (1696-98) abate; ma, [...] Soissons. Qui attese a lavori storici: Histoire de Boèce (1715); La vie de saint Cyprien (1717); La vie de Pierre Abélard ... et celle d'Héloïse (2 voll., 1720); Vie de saint Irénee (2 voll., 1723); Histoire de l'abbé Joachim (2 voll., 1745), ecc.; l ...
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Romanziere e autore drammatico francese (Aix-en-Provence 1847 - Triel 1901), appartenne alla corrente naturalista e fu amico e tenace difensore di Zola. Fece parte del gruppo di Médan, e partecipò alle [...] più noto, La fin de Lucie Pellegrin (1880; ridotto poi per il teatro, 1888), è di un verismo violento. Altri romanzi: Celle qu'on n'épouse pas (1879); Le besoin d'aimer (1885); Madame Meuriot (1891); Vallobra (1901). Per il teatro scrisse, tra ...
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CANIGIANI, Barduccio
Julius Kirshner
Nato intorno alla metà del XIV secolo da Piero di Donato, il C. proveniva da un'antica famiglia patrizia di Firenze imparentata con la madre del Petrarca, Eletta [...] che era assai incline alle pratiche religiose e ai problemi spirituali. Da giovane fu un seguace dell'eremita don Giovanni dalle Celle di Vallombrosa, che si rivolge al C. come suo "figlio". Il C. tuttavia è noto soprattutto per l'attività svolta al ...
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FARNESE, Pietro
Angela Lanconelli
Figlio di Ranuccio di Pepo e fratello di Ranuccio (comandante della "taglia" dei Comuni guelfi di Toscana nella guerra contro Arezzo) e, secondo la tradizione storiografica [...] ". Il 12 febbr. 1299 rinnovò il giuramento di fedeltà al Comune di Orvieto, per la parte a lui spettante dei castelli di Celle (un ottavo), Farnese (un sesto) e Ischia (un quarto) insieme col fratello Nicola e Pepuccio di Ranuccio di Nicola e Nino di ...
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Beato Angelico
Bettina Mirabile
Il frate che dipinge la luce divina
Vissuto a cavallo tra Trecento e Quattrocento, Angelico è un frate domenicano con un grande talento per la pittura. Mettendo questo [...] l'uomo, descrive la bellezza del Creato con una luce soave per suscitare la meraviglia dei fedeli. Ma quando affresca le celle dei frati nel convento di S. Marco a Firenze il suo tono diventa severo, i dettagli vengono ridotti all'essenziale o ...
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Teologo francese (Auch, Gers, 1877 - Roma 1964); domenicano, dal 1909 al 1960 prof. di dogmatica nel Pontificio istituto Angelicum di Roma, autore di numerose pubblicazioni, tutte ispirate al più rigido [...] ; 11a ed., 2 voll., 1951); Perfection chrétienne et contemplation selon Saint Thomas d'Aquin et Saint Jean de la Croix (2 voll., 1923); Les trois âges de la vie intérieure, prélude de celle du ciel (1938), e un corso completo di teologia dogmatica. ...
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Scrittore argentino di origini italiane (Calchín, Córdoba, 1930 - Parigi 2012), naturalizzato francese nel 1981. Trasferitosi in Europa (1955), è vissuto a Roma e a Madrid, quindi dal 1961 a Parigi. Critico [...] di Los desiertos dorados (1965), sono stati pubblicati prima in francese e poi in spagnolo (lingua in cui sono stati scritti): Celle qui voyage la nuit (1967; Detrás del rostro que nos mira, 1969); Le traité des saisons (1977; La busca del jardín ...
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GORI, Lamberto Cristiano
Serenella Rolfi
Nato a Livorno nel 1730, apprese l'arte della sca-gliola, nel corso del sesto decennio, e per la durata di sette anni, presso il monaco vallombrosano Enrico [...] in un breve scritto degli anni Settanta, alluse alla propria presenza, "sino da piccolo giovanetto", nel romitorio delle Celle di Vallombrosa, dove Hughford aveva fondato una scuola; e ricordava come il proprio apprendistato avesse previsto anche lo ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...