Tecnologie fotovoltaiche
Francesca Ferrazza
Il Sole irradia ogni anno sulla Terra una quantità di energia pari a circa 10.000 volte il consumo mondiale di energia primaria, e rappresenta dunque una [...] GaAs/Ge), fino a circa 1 cm2. I sistemi a concentrazione hanno lo scopo di sfruttare al meglio la capacità di celle sofisticate e piccole di generare elettricità, delegando a sistemi di lenti la copertura superficiale. In questo modo ci si attende di ...
Leggi Tutto
FOTOVOLTAICA, CELLA
Francesco Califano
Si ricorda che in elettrologia l'effetto fotovoltaico è la generazione, a causa della radiazione luminosa incidente, di una forza elettromotrice. I dispositivi [...] di una c.f. ha l'espressione
I = Icc−I0 (exp V/VT−1) [1]
dove Icc è la corrente dovuta all'effetto fotovoltaico quando la cella è illuminata e il termine I0 (exp V/VT−1) rappresenta la legge tensione-corrente del diodo p-n di cui è costituita la ...
Leggi Tutto
atomico
atòmico [agg. Der. di atomo] [EMG] Batteria a.: batteria di celle fotovoltaiche eccitate dalla radiazione di un isotopo radioattivo beta, di solito 90Sr: v. fotovoltaico, effetto: II 752 f. ◆ [...] [ALG] [FAF] Enunciato a.: nella logica matematica, enunciato non riducibile a enunciati più semplici, come, per es., "il triangolo è una figura geometrica". ◆ [STF] [CHF] Ipotesi a.: v. molecola: IV 87 ...
Leggi Tutto
fotobatteria
fotobatterìa [Comp. di foto- e batteria] [FTC] [EMG] Denomin. corrente di un generatore elettrico costituito da più celle fotovoltaiche in serie o in parallelo o in serie-parallelo tra loro, [...] convenientemente illuminate ...
Leggi Tutto
FOTOCELLE
Gilberto Bernardini
Per l'effetto fotoelettrico, le sue leggi fondamentali e il significato preciso di certe denominazioni, come "soglia fotoelettrica", v. fotoelettricità (XV, p. 780).
Si [...] 20 a 50 volte superiore a quelle fatte con i metalli alcalini e, per quanto non in modo uniforme (come del resto le celle alcaline che hanno un massimo di sensibilità per la luce di circa 0,5 micron di lunghezza d'onda) spingono la loro sensibilità ...
Leggi Tutto
superperiodo
superperìodo [Comp. di super- e periodo] [FSN] Nella struttura a reticolo magnetico di un sincrotrone, l'insieme delle strutture di base (celle), detto anche maglia: v. sincrotrone: V 229 [...] c ...
Leggi Tutto
Ferrel William
Ferrel 〈fèrël〉 William [STF] (Bedford, Pennsylvania, 1817 - Marywood, Kansas, 1891) Fisico del servizio geologico degli SUA (1867) e poi al Signal Service di Washington (1882). ◆ [GFS] [...] Celle di F.: strutture chiuse che, in conseguenza di quanto asserito dalla legge di F. (v. oltre), si formano nei moti atmosferici: v. atmosfera terrestre: I 263 f. ◆ [GFS] Legge di F.: tutti i corpi mobili liberamente sulla superficie terrestre o ...
Leggi Tutto
Bravais Auguste
Bravais 〈bravè〉 Auguste [STF] (Annonay 1811 - Versailles 1893) Prof. di astronomia nel-l'univ. di Lione e poi (1846) di fisica nell'École polytechnique di Parigi. ◆ [FSD] Celle, o reticoli, [...] di B.: le 14 forme semplici reticolari per i cristalli che risultano le sole possibili in base alla teoria reticolare formulata da B. (Recherches sur la cristallographie, 1849-50): v. cristallo: II 54 ...
Leggi Tutto
Benard Henri Claude
Bénard ⟨benàr⟩ Henri Claude [STF] (Lieurey, Eure, 1874 - Neuilly-sur-Seine 1939) Prof. (1910) di fisica generale nell'univ. di Bordeaux, poi (1922) di meccanica dei fluidi nell'univ. [...] B., o di B.-Rayleigh: tipo d'instabilità idrodinamica che si manifesta come moto cellulare ordinato in strutture esagonali o cilindriche (le celle di B.): v. convezione termica: I 755 e e Tav. f.t. LIII. ◆ [ANM] Problema di B.: il problema matematico ...
Leggi Tutto
epitassia da fasci molecolari
Giuseppe La Rocca
Tecnica di crescita di materiali ed eterostrutture a semiconduttore per deposizione su un substrato in condizioni di vuoto ultra-alto (ca. 10−11 torr) [...] di deposizione, quali la temperatura del substrato e la rotazione dello stesso o la sequenza di apertura delle celle di Knudsen, possono essere ottimizzate fino a ottenere campioni con la sequenza di crescita voluta e strutturalmente perfetti ...
Leggi Tutto
cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...