Nei paesi musulmani, istituto d’istruzione media e superiore per le scienze giuridico-religiose musulmane; vi sono insegnati in particolare Corano e ḥadīth. Gli insegnamenti sono impartiti da professori [...] vista architettonico, lo schema tipico della m. è costituito da un cortile aperto con due o quattro atri (īwān o līwān) con volte ad arco acuto, aperti dal lato del cortile, e con celle d’abitazione fra un atrio e l’altro, generalmente in due piani. ...
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GIOVANNI da Salerno
Franco Pignatti
Nacque nel 1317 a Salerno, in contrada Barbato, da famiglia modesta. La sua vita e le sue opere sono caratterizzate dal discepolato che lo legò a Simone Fidati da [...] Antico volgarizzamento delle Confessioni di s. Agostino è stato assegnato a G. da N. Mattioli, ibid. 1888.
Fonti e Bibl.: Giovanni dalle Celle - L. Marsili, Lettere, a cura di F. Giambonini, Firenze 1991, pp. 186 s., 191-193, 195, 366-371, 374; Il b ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] Una preziosa testim. stor. intorno all'azione pacific. di s. C., ibid., IX (1957), 3-4, pp. 19-25; G. Ferraris di Celle, La virtù della pazienza nel pensiero cateriniano, in Tabor, XII (1958), pp. 836-857; I. Paci, Spunti di teologia cateriniana. Il ...
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BENIGNO
Raffaele Volpini
Un profilo, spiccatamente agiografico, di questo abate generale della congregazione vallombrosana nel primo trentennio del sec. XIII è tracciato da una anonima Vita sancti Benigni, [...] è, peraltro, sottolineato dalla richiesta del giovane monaco di potersi dedicare all'osservanza più rigorosa in una delle celle eremitiche sorte a Vallombrosa nei pressi della grande abbazia.
Manca nel testo qualsiasi indicazione cronologica, se si ...
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ANGELO da Vallombrosa
Ada Alessandrini
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV.
Incerto è il suo cognome di famiglia: nei repertori degli incunaboli le sue pubblicazioni sono poste sotto "Angelo [...] , che poi spedì "al suo reverendo Episcopo" dal monastero di Vallombrosa (Gesamtkatalog..., n. 1916); pure dall'eremo delle Celle provengono le sue severe rampogne alle azioni scismatiche di re Luigi XII e del card. Bemardino di Carvajal. Riguardo al ...
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(gr. ῎Αϑως) Rilievo (2033 m) con il quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della Calcidica, nella Grecia settentrionale). La parte terminale [...] restaurati, hanno una cinta quadrangolare o poligonale, rinforzata da torri, con un ampio cortile attorno al quale sono disposte le celle, precedute da portici e divise in due o più piani, con balconi. Nel mezzo si trovano la chiesa, preceduta da ...
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CONVENTO
C. Bozzoni
Il termine c., usato spesso impropriamente per designare una casa religiosa in genere, come sinonimo di monastero o cenobio, indica in senso stretto la comunità di un ordine regolare, [...] la superficie utile con il sostituire i tramezzi lignei mediante altri in gesso: tutti i frati usufruivano di una semplice cella aperta e solo il lettore conventuale aveva diritto a una camera più grande e dotata di porta. Situazioni diverse, con ...
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BARTOLOMEO da Ravenna (Serafini)
Giulio Prunai
Se ne ignora l'anno di nascita; datosi a vita religiosa nell'Ordine certosino, fu professo in Bologna sino al 1373, anno in cui ebbe la carica di priore [...] lo chiamò a Roma il 15 dic. 1378 insieme a Giovanni Upezzinghi da Calcinaia, priore di Pisa, al vallombrosano Giovanni delle Celle, a Pietro di S. Casciano, all'agostiniano Guglielmo Fleete, al domenicano Taddeo da Orvieto, al francescano Leonardo da ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] , fin dal saggio di M. Mauss sulla nozione di p. (Une catégorie de l’esprit humain: la notion de personne, celle de «moi», 1938), tale nozione, legata a una tradizione giuridica latina e alle elaborazioni filosofiche occidentali, è risultata spesso ...
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Fonte d’acqua artificiale, in genere costruzione di carattere prevalentemente ornamentale.
Arte e architettura
Nell’antichità la f. era la sistemazione di una sorgente, identificata con una divinità, [...] . A Roma si ricordano il lacus Iuturnae nel Foro, a vasca quadrata; il fonte delle Camene, specie di ninfeo a tre celle absidate intramezzate da colonne; la Meta sudans, a saliente, con getti sovrapposti. A Pompei le f. sono a vasca rettangolare ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, ora camera di punizione. 2. In apicoltura,...
cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...