mieloplassi
Cellula gigante polinucleata, presente nel midollo osseo, che ha la funzione di distruggere le cellule ossee e quelle cartilaginee alla fine del loro ciclo vitale. Tumore a m. (detto anche [...] compare come una zona di rischiaramento a limiti netti, a struttura alveolare. Istologicamente è costituito da cellule polinucleate, da cellule fusate a nucleo ovalare e da una sostanza collagena e radiante interstiziale. La terapia è chirurgica. ...
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megacariocito
Cellula della serie piastrinica di notevoli dimensioni (diametro fino a 100 μm), che deriva dal megacarioblasto e che dà origine alle piastrine. Il nucleo è plurilobato e il citoplasma [...] è basofilo negli elementi meno maturi (promegacariociti) e ossifilo nei più maturi. I m. ossifili si suddividono a loro volta in forme in riposo e forme in attività; le seconde si differenziano dalle prime ...
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osteoclasta (o osteoclasto)
Cellula del tessuto osseo deputata al riassorbimento della componente sia organica sia inorganica della matrice ossea, svolgendo una funzione regolatrice dell’equilibrio degli [...] ioni calcio e fosforo. Gli o. scavano nella matrice ossea delle lacune e realizzano il processo di riassorbimento del tessuto osseo, secernendo delle sostanze enzimatiche che provocano la rottura dei legami ...
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omozigote
Individuo o cellula diploide che, per un determinato gene, possiede una coppia di alleli identici (in contrapposizione all’eterozigote). Per ogni gene gli alleli possono essere dominanti o [...] recessivi: indicando con una lettera maiuscola (A) l’allele dominante e con una minuscola (a) quello recessivo, i rispettivi o. saranno AA e aa. Gli alleli dominanti sono quelli che determinano il fenotipo ...
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migrazione
Spostamento di una cellula o di un organo dalla sede abituale. M. cellulare: processo di spostamento di gruppi di cellule verso sedi diverse da quelle dove si sono originate, determinante [...] eventi biochimici che modifichino le strutture della matrice extracellulare, interrompano i legami che consentono l’adesione tra le cellule, per poi riorganizzarli nella nuova sede. M. linfocitaria: movimento dei linfociti tra gli organi linfoidi e i ...
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motoneurone
Cellula nervosa delle corna anteriori del midollo spinale che trasmette alla periferia gli impulsi motori. Nell’arco riflesso o diastaltico il m. assicura la risposta agli stimoli; può essere [...] percorso, in circostanze diverse, da impulsi aventi differente origine. È quindi utilizzato per una notevole varietà di risposte riflesse ed è considerato per questo, nella fisiologia del sistema nervoso, ...
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eosinofilo
Andrea Matucci
Cellula responsabile di buona parte delle alterazioni riscontrabili nei tessuti e nelle mucose sede di flogosi allergica. Sono state distinte almeno due sottopopolazioni di [...] peroxidase). La concentrazione di queste proteine è correlata con il numero degli eosinofili, con lo stato di attivazione di queste cellule nella sede della flogosi e quindi con la gravità della malattia. Così, il dosaggio della ECP per es., nei ...
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mioblasto
Cellula muscolare embrionale da cui deriva la fibra muscolare. Ogni muscolo è composto da cellule plurinucleate, le fibre muscolari, lunghe, cilindriche e disposte in parallelo per permettere [...] fibre muscolari possono essere lunghe diversi centimetri, questa lunghezza è dovuta al fatto che ogni fibra deriva da molte cellule muscolari embrionali (per l’appunto i mioblasti). Tali mioblasti durante lo sviluppo embrionale si fondono e formano i ...
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Cellula. Riconoscimento e adesione tra cellule
Guido Tarone
La costituzione di organismi pluricellulari richiede la loro aggregazione in masse che, durante le fasi dello sviluppo embrionale, formeranno [...] la E-caderina con quelle che esprimono la N- o P- caderina, si ottiene la formazione di aggregati omogenei contenenti cellule con un unico tipo di caderina.
Il legame omofilico e l'espressione di tipi differenti di molecole di adesione rappresentano ...
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Cellula. Colture di cellule e tessuti
Ranieri Cancedda
Anita Muraglia
Le tecniche di coltura cellulare hanno permesso di studiare il comportamento delle cellule al di fuori dell'organismo vivente in [...] la capacità di dividersi dopo un certo periodo di tempo; tale periodo è variabile per i diversi tipi cellulari e per le cellule umane è di circa 50 divisioni. Ciò venne dimostrato nel 1961 da Leonard Hayflick e Paul S. Moorhead, i quali osservarono ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...