Linea cellulare linfocitaria (natural killer cell) in grado di svolgere una funzione citolitica non dipendente dal riconoscimento preliminare dell’antigene. A differenza dei linfociti T citotossici che [...] NK sembrano subire un’inibizione dal contatto con le molecole MHC di classe 1, mentre la loro assenza sulle cellule bersaglio avrebbe una funzione di stimolo. È probabile che l’azione delle NK sia mediata da due recettori; nel primo caso il legame ...
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La grande scienza. Immunologia
Alberto Mantovani
Immunologia
La sopravvivenza dell'individuo e della specie in un ambiente microbiologico potenzialmente ostile dipende dall'esistenza di un sistema immunitario [...] per i linfociti B e dal TCR per i linfociti T. Questi vengono rigenerati mediante il rimescolamento casuale di segmenti di DNA. Ogni cellula porta un unico recettore ed è l'incontro con 'l'altro da sé' (l'antigene) che seleziona in modo darwiniano la ...
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Nervo
Vanessa Ceschin
Il nervo è l'elemento costitutivo del sistema nervoso periferico; svolge la funzione di trasmettere gli impulsi nervosi e le sue proprietà fondamentali sono, pertanto, l'eccitabilità [...] le fibre sono denominate mieliniche. Le fibre mieliniche sono rivestite per tutto il loro decorso da una serie contigua di cellule di Schwann, intervallate dai cosiddetti nodi di Ranvier. Il tratto di fibra compreso tra due nodi di Ranvier prende il ...
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campo recettivo
Camillo Padoa Schioppa
Regione dello spazio nella quale deve essere localizzato uno stimolo sensoriale affinché un neurone possa rispondere. I campi recettivi di neuroni del sistema [...] in modo ottimale quando la regione esterna è illuminata e la regione interna non lo è. Un terzo tipo di cellula gangliare risponde in modo ottimale quando l’intero campo recettivo è illuminato. I neuroni nel nucleo genicolato laterale rispondono ...
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Genere (Mycobacterium) di Batteri Actinomiceti aerobi, immobili, di forma bastoncellare, generalmente lunghi da 2 a 4 μm; alcune specie producono forme filamentose lunghe fino a 10-15 μm. Presentano tutti [...] (cere). Tutta la struttura è attraversata da altre molecole glicolipidiche ancorate alla membrana cellulare. Queste peculiari caratteristiche rendono la cellula impermeabile ai nutrienti e ai coloranti e sono responsabili del lento ritmo di crescita ...
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RADIOBIOLOGIA
Carissimo BIAGINI
1. Campi di applicazione. - Per r. si intende, in senso generale, lo studio degli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi; spesso la parola è usata in senso [...] stampo) sul quale le nuove molecole dovrebbero formarsi; conseguenze dell'inibizione della sintesi dell'ADN possono essere la morte della cellula o la comparsa di mutazioni.
I processi di sintesi proteica in genere si trovano lesi solo dopo un tempo ...
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Biomatematica
Vincenzo Capasso
Nel Saggiatore (1623), Galileo Galilei sosteneva che «l’Universo […] è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche […]; [...] peculiare della ricerca in biomatematica è stata quella di modellare un sistema biologico a una scala specifica, per es. il ciclo cellulare da un lato e la dinamica di una popolazione dall’altro. La ricerca attuale si è resa conto che nei sistemi ...
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fenotipo immunologico
Massimo Breccia
Esame che permette di identificare la presenza di antigeni specifici sulla membrana, o di antigeni intracito plasmatici o endonucleari, mediante metodiche di marcatura [...] effettuare un’analisi multiparametrica, utilizzando diversi fluorocromi contemporaneamente, per caratterizzare più approfonditamente la cellula, quantificare la popolazione patologica e stimare la quota residua normale. Una delle prime applicazioni ...
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fosforilazione ossidativa
Anna Atlante
Processo di sintesi dell’ATP, da ADP e fosfato inorganico, accoppiato al trasferimento di equivalenti di riduzione dal NADH e dal FADH2 all’ossigeno, che avviene [...] finale del catabolismo di carboidrati, lipidi e proteine, che confluisce in un’unica via deputata a fornire energia alla cellula. Nel ciclo di Krebs e nella fosforilazione ossidativa hanno luogo gli ultimi stadi del processo con cui le molecole ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] , dopo essersi ramificati, terminano liberi, cioè non vanno a formare una rete anastomizzandosi con i dendriti di altre cellule, così come sosteneva la teoria allora più accreditata dell'istologo J. von Gerlach. Sulla base delle osservazioni compiute ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...