macrofago
Gianni Marone
Caterina Detoraki
Cellula del sistema immunitario, facente parte del sistema reticolo-istiocitario e residente nei tessuti. I macrofagi derivano dalla differenziazione dei monociti [...] avvolge il corpo estraneo inglobandolo in una vescicola delimitata dalla membrana citoplasmatica (fagosoma); all’interno della cellula questo fagosoma si fonde con i lisosomi contenenti enzimi proteolitici, costituendo il fagolisosoma nel quale ha ...
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Originariamente, la cura, attuata per alcune malattie infettive (scarlattina, tifo ecc.), consistente nella somministrazione di vaccini o di sieri specifici, per realizzare uno stato di immunità, rispettivamente [...] attiva o passiva. Il termine si è poi esteso a indicare tutti gli interventi (farmacologici, vaccinali, sierologici, di manipolazione cellulare) in grado di agire sul sistema immunitario per modularne le funzioni. Nell’ambito dell’i. si distinguono l ...
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Medico francese (Cassineuil 1857 - Bordeaux 1925). Prof. di fisica biologica e di elettricità medica a Bordeaux, fu studioso e vittima delle radiazioni Roentgen. In collab. con l'istologo L. Tribondeau [...] di B. e Tribondeau). Questa sarebbe legata all'intensità riproduttiva della cellula, alla lunghezza del periodo cariocinetico e sarebbe tanto maggiore quanto meno la cellula è differenziata dal punto di vista morfologico e funzionale. Questa legge ...
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loci HLA
Mauro Capocci
Parti del genoma che governano il sistema immunitario di riconoscimento delle molecole estranee basato sulle proteine codificate dal complesso maggiore di istocompatibilità (Major [...] 12 e 20 residui amminoacidici (provenienti dalle proteine fagocitate) vanno a legarsi alle glicoproteine di classe II. Sulla membrana cellulare, le glicoproteine HLA la cui tasca è occupata da peptidi di varia natura segnalano in tal modo all’esterno ...
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CTL (Cytotoxic T lymphocytes)
Guido Poli
Una delle classi di cellule del sistema immunitario. Il nostro sistema immunitario è formato da diversi tipi di cellule dotate della capacità di uccidere e lisare [...] interleuchine, IL-2 e IL-15) che ne promuovono la sopravvivenza, la proliferazione e l’attivazione. Dopo il legame alla cellula bersaglio, il CTL la uccide fondamentalmente con due modalità. La prima – ritenuta la più importante – è il rilascio di ...
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Dal nome del batteriologo francese A. Borrel (1867-1936), genere di batteri appartenenti alla famiglia delle Spirochaetaceae. Piccoli, mobili, di forma allungata, hanno il corpo avvolto a spirale e una [...] struttura submicroscopica che comprende una parete cellulare flessibile, simile nella composizione a quella dei batteri gram-negativi.
Normalmente parassiti di alcuni artropodi, le b. possono essere trasmesse ai vertebrati attraverso la puntura di ...
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Anatomista (Friburgo in Brisgovia 1825 - Bonn 1874), prof. straordinario di anatomia a Halle, quindi direttore dell'Istituto anatomico di Bonn. Introdusse nuove tecniche di preparazione in anatomia microscopica, [...] e legò il suo nome a importanti studî sul protoplasma cellulare, sulle terminazioni nervose, sulla struttura anatomica della retina. ...
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Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] neuronali. Ciò avviene a seguito del rilascio di una serie di fattori (o citochine, v.) da parte delle cellule vicine. Le cellule ectodermiche sulle quali hanno agito questi fattori tendono a non rispondere più ad altri segnali che inducono percorsi ...
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Intossicazione da ossido di carbonio. È generalmente dovuta a varie cause (incendi, fuga di gas, uso di bracieri in ambienti non ventilati). Nell’o. l’emoglobina del sangue si trasforma in carbossiemoglobina, [...] con gravi disturbi della respirazione cellulare. La sintomatologia acuta, per concentrazioni ematiche elevate (70%), è costituita dal rapido instaurarsi del coma con esito letale; per concentrazioni di minor rilievo, da cefalee, ottundimento psichico ...
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NIEHANS, Paul
Medico svizzero, nato a Berna il 21 novembre 1882. Direttore della Clinica chirurgica di Clarens Montreux; Accademico pontificio dal 1955. Introdusse il trattamento terapeutico con poltiglie [...] viventi di embrioni e organi animali (terapia cellulare). Dopo la seconda guerra mondiale partecipò attivamente allo studio di varî problemi della Croce Rossa Internazionale, soprattutto a quello del miglioramento delle condizioni dei prigionieri ...
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cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...