gradiente morfogenetico
Giuseppina Barsacchi
Concetto usato per spiegare un fenomeno dello sviluppo regolativo, la rigenerazione. I destini delle cellule di un embrione possono essere anche specificati [...] bersaglio. Molecole solubili di questo tipo vengono chiamate morfogeni, e un morfogeno può specificare più di un tipo cellulare formando un gradiente di concentrazione. È noto fin dal 1700 che quando Hydra (phylum Cnidaria) e le planarie (vermi ...
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Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] strutture specializzate, cioè i recettori, i quali legano gli o. e ne mediano le azioni.
I recettori possono essere sulla membrana della cellula o all’interno di essa; l’o. che non può attraversare la membrana (per es. un peptide) si lega a recettori ...
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Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] sono, però, di limitata utilità poiché: l) i livelli naturali dei metabolitisegnale e la risposta al segnale dei vari tessuti o cellule possono variare; 2) i metaboliti-segnale modificano l'espressione di altri geni oltre a quello in esame; 3) i geni ...
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Circuiti molecolari di regolazione del reclutamento leucocitario
Alberto Mantovani
(Sezione di Patologia Generale e Immunologia, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, Università di Brescia [...] kDa (detto anche di tipo I) è in grado di trasdurre segnali in seguito a formazione del legame con IL-l e attiva le cellule che lo esprimono. Una proteina accessoria (90 kDa) aumenta l'affinità del recettore di tipo I per IL-l e probabilmente coopera ...
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DNA polimerasi
Loredana Verdone
Enzimi deputati alla replicazione del DNA, ossia alla fedele copiatura della sequenza nucleotidica di un filamento di DNA, che termina con la formazione di una molecola [...] l’uso di mutanti si è riusciti a dimostrare che, di queste, la DNA polimerasi III è l’effettivo enzima replicativo. Le cellule di mammifero possiedono cinque diverse DNA polimerasi: α‚ β‚ δ‚ ε‚ γ. La polimerasi α è l’unica polimerasi eucariotica in ...
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comportamento ipermutabile
Andrea Levi
Caratteristica delle cellule cancerose, il cui patrimonio genico è alterato rispetto alle cellule normali in seguito ad aneuploidia (alterato numero di cromosomi), [...] normali. Di queste barriere ne esistono varie e un comportamento ipermutabile rende più probabile che nella stessa cellula si possano inattivare tutti questi meccanismi di controllo della proliferazione. In altre parole, l’inattivazione di meccanismi ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] ) il c. ha doppia elica, forma bastoncellare e le estremità sono ‘adesive’, per cui dopo che il virus è penetrato nella cellula ospite, il c. prende forma di anello. Nei batteri la regione che contiene il DNA viene detta nucleoide, per analogia con ...
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Microbiologo britannico (n. Norfolk 1949). Laureato nel 1970 presso l'Università di Birmingham, ha conseguito il PhD nel 1973 presso l'università di East Anglia. Dal 1973 al 1984 ha svolto il suo lavoro [...] e a T. R. Hunt, il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per i suoi studi sulla regolazione del ciclo cellulare. Ha ricevuto nel 2002 la Legion d'Honneur in francia e nel 2006 è stato eletto membro straniero dell'American Academy of Arts ...
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sferoplasto In biologia, struttura sferica, simile al protoplasto, che si forma in seguito alla distruzione o alla rimozione parziale della parete di una cellula posta in una soluzione isotonica o ipertonica. [...] la parete batterica, o penicillina, antibiotico che impedisce la formazione della stessa durante la divisione cellulare. S. di cellule del comune lievito per la panificazione (➔ saccaromicete) possono fungere da ospiti per il trasferimento di ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] primigenio dell'evoluzione biologica, ma è molto difficile immaginare come questo approccio possa essere esteso a un periodo dell'evoluzione cellulare in cui la sintesi delle proteine fosse già operativa, ossia in un mondo RNA/proteine. Al di là di ...
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cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...