celluladendritica
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Cellula che appartiene al sistema immunitario e ha la funzione di presentare l’antigene ai linfociti B e T. Le celluledendritiche nascono dalle cellule staminali emopoietiche [...] dove è più comune incontrare antigeni (per es., la cute e le mucose): in questa fase di immaturità, le celluledendritiche hanno basso potere di stimolazione dei linfociti T, ma hanno un’alta capacità di riconoscere e processare l’antigene. Il ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] dell’organismo, e dalle MHC di classe II, che sono presenti soltanto in determinate cellule, quali i macrofagi, le celluledendritiche ecc.).
Il fenomeno di Mary Lyon (o compensazione della differenza di dosaggio genico) si riferisce a quei processi ...
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timo Organo ghiandolare impari e mediano, situato dietro lo sterno, nel mediastino anteriore, in rapporto con il pericardio e i grossi vasi (fig. 1).
Anatomia
Il t. si divide in 2 lobi, e ciascuno di questi [...] t. contiene anche elementi cellulari di natura diversa, come macrofagi, celluledendritiche, rari granulociti basofili ed eosinofili, scarsi linfociti B, e cellule mioidi (simili alle fibrocellule muscolari) sparse, la cui presenza suscita interesse ...
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L’involucro continuo che riveste tutto il corpo dei Vertebrati e che, in corrispondenza delle aperture naturali di esso, continua nelle membrane mucose che tappezzano le cavità comunicanti con l’esterno. [...] e, frammiste a queste, altre rotondeggianti od ovalari, ricche di pigmento (cellule melanogene). Il pigmento può trovarsi anche in cellule di forma diversa: celluledendritiche e spinose. Nel derma si distinguono due strati: il derma papillare e ...
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Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] larghi (Vertebrati e Invertebrati). Si distinguono in melanofori ectodermici (cellule dello strato basale e della matrice del pelo; celluledendritiche, cellule pigmentate dell’occhio) e melanofori connettivali, situati profondamente nel derma ...
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Immunologo canadese (Montreal 1943 - New York 2011). Ultimati gli studi in Biologia e chimica (McGill University, Montreal) e in Medicina (Harvard University), nel 1970 ha iniziato la carriera universitaria [...] sull’immunità innata), mentre nel 2011 gli è stato assegnato il premio Nobel per la medicina grazie alla scoperta delle celluledendritiche e della loro funzione nell’immunità adattativa (o acquisita). Unito a quello di B. Beutler e J. Hoffmann sull ...
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Immunologia
Angela Santoni
Francesca Di Rosa
L'i. è la disciplina che studia il sistema immunitario (insieme di cellule e molecole circolanti nel sangue, nella linfa e negli organi linfoidi), le cui [...] È stato dimostrato che il segnale helper è fornito dai linfociti T CD4+ ai linfociti T CD8+ attraverso le celluledendritiche. Tali cellule presentano l'antigene nel contesto delle molecole MHC di classe ii ai linfociti T CD4+ e ricevono uno stimolo ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Claudio Massenti
Claudio Massenti-Luciana Migliore
Maria Beatrice Fisso
(v. trapianto, XXXIV, p. 181; innesti e trapianti, XIX, p. 315; App. II, II, p. 51; trapianti, App. IV, [...] stato dimostrato che le APC del t. migrano ai linfonodi di drenaggio dove le celluledendritiche del donatore diventano cellule interdigitate in contatto con numerose cellule T circolanti del ricevente. La densità di APC nel t. influenza la velocità ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] potrebbero trovare un valido impiego nella t. g. dell'AIDS per la loro capacità di infettare sia cellule mature (linfociti, celluledendritiche) sia cellule progenitrici. Il primo studio di t. g. con vettori lentivirali è stato intrapreso nel 2003 e ...
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Immunodeficienza acquisita, sindrome da
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 618; v. anche retrovirus, App. V, iv, p. 489)
Le conoscenze sulla sindrome da i. a. (AIDS) hanno avuto una consistente [...] Cell). Infatti, se l'infezione è acquisita, per es., a livello delle mucose, alcune particolari cellule, definite dendritiche (caratterizzate da numerosi processi citoplasmatici), possono dislocarsi in varie sedi (milza, linfonodi) ed esporre l ...
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sinapsi
s. f. [dal gr. σύναψις «collegamento», der. di συνάπτω «congiungere» (comp. di σύν «con» e ἅπτω «unire»)]. – In neurofisiologia, il punto di contatto funzionale fra due cellule nervose o, più esattamente, fra la terminazione neuritica...
adendritico
adendrìtico agg. [comp. di a- e dendritico 1] (pl. m. -ci). – In citologia, di cellula, generalmente nervosa, che ha scarse arborizzazioni o che ne è completamente priva.