Pigmenti rossi presenti nelle cellule degli organismi aerobi, nelle quali partecipano alla funzione respiratoria. Sono proteine ferroporfiriniche, deputate al trasporto di elettroni per mezzo di una variazione [...] a 450 e a 448 nm. Il c. P-450 si trova, oltre che nei Procarioti, in molti tipi di cellule eucariotiche, e nelle celluleepatiche rappresenta circa il 20% delle proteine totali del reticolo endoplasmatico liscio. Esso svolge l’importante funzione di ...
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Tripeptide presente in tutte le cellule procariotiche ed eucariotiche. È costituito dall’unione di una molecola di acido glutammico (legata con un legame peptidico tra il gruppo γ-COOH e il gruppo α-amminico [...] →
→ 2GSH+NADP+.
Questo enzima è in stretta relazione con la glutationeperossidasi. La glutationesintetasi, localizzata principalmente nelle celluleepatiche dove è presente in almeno 7 isoforme, è un enzima fondamentale per la detossificazione degli ...
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Quarta lettera dell’alfabeto greco (δ, Δ), corrispondente alla d dell’alfabeto latino.
Fisica
La lettera δ è usata come simbolo di distanze o lunghezze relativamente piccole, di deviazioni e deflessioni, [...] virale B, sigla HBV). L’infezione è diagnosticata identificando l’antigene δ (HD) direttamente nelle celluleepatiche o tramite gli anticorpi anti HDV presenti nel siero. La trasmissione dell’HDV avviene per via parenterale e non parenterale. È ...
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transaminazione In biochimica, reazione mediante la quale il gruppo amminico −NH2 di alcuni amminoacidi (glutammico, aspartico ecc.) si trasferisce in un α-chetoacido (piruvico, ossalacetico ecc.), con [...] Nell’organismo animale la transaminasi glutammico-ossalacetica è presente soprattutto nel miocardio e quella glutammico-piruvica nelle celluleepatiche: ne deriva che, in conseguenza di processi di necrosi a carico del cuore (infarto del miocardio) e ...
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statine Composti chimici di origine naturale o sintetica, individuati e sintetizzati a partire dalla metà degli anni 1970. Hanno assunto importanza farmacologica per la loro spiccata capacità di inibire, [...] del fegato determinano un aumento dell’attività dei recettori cellulari per le proteine LDL, che consente alle celluleepatiche di attingere con maggiore efficienza al colesterolo trasportato da queste proteine, in modo da sopperire al decremento ...
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di Beniamino Tesauro, Alessandro Puzziello, Stefania Masone e Pietro Francesco B.C. Addeo
Tra la fine del 20º e l'inizio del 21º sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della [...] per poi utilizzare, attraverso l'endoscopio, una sorgente laser che distrugge le cellule neoplastiche fotosensibilizzate senza danneggiare quelle sane circostanti. In c. epatica, per la cura delle metastasi da carcinoma del colon retto o per la ...
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TRAPIANTO.
Cinzia Fabrizi
Pasquale Bartolomeo Berloco
Federico Venuta
- Trapianto di fegato. Indicazioni al trapianto. Selezione dei donatori. Tecnica chirurgica. Decorso postoperatorio. Risultati. [...] t. da donatore vivente. Nel caso dei pazienti con epatite cronica HBV-relata, alcuni sviluppano cirrosi, insufficienza epatica o carcinoma epatocellulare (HCC, Hepato Cellular Carcinoma). La prognosi dei pazienti è strettamente correlata con la ...
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Sangue
AAusten F. Riggs
Guido Modiano
Angelo Baserga e Giovanni Diego Grusovin
Corrado Baglioni
Edoardo Storti e Salvatore Carlo Rizzo
Emoglobina, di Austen F. Riggs
Genetica del sangue, di Guido [...] più comune di malaria è la ‛terzana', relativamente benigna, causata da P. vivax. Questo parassita si sviluppa inizialmente nelle celluleepatiche di un individuo che è stato appena infettato; solo dopo 14 giorni, quando i parassiti sono in grado di ...
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epatite
Maria Cristina Morelli
Infiammazione che colpisce il fegato e che, a seconda del decorso, può essere distinta in acuta e cronica. L’e. acuta è rapida, con decorso clinico di breve durata, in [...] autoimmuni. Le forme virali, che sono le più frequenti, sono causate dai virus epatotropi, cioè virus che infettano primitivamente le celluleepatiche. I più frequenti sono i virus dell’e. A, B, C e Delta (HAV, HBV, HCV e HDV, rispettivamente); meno ...
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Enzimi
EEdwin C. Webb
di Edwin C. Webb
SOMMARIO: 1. Premesse storiche. □ 2. Gli enzimi come catalizzatori: a) gli enzimi come parte di sistemi metabolici; b) gli enzimi come entità indipendenti; c) [...] fecondato, quando si trova ancora nella tuba.
Poco si conosce sui processi che fanno divenire le cellule embrionali in parte celluleepatiche, in parte cellule muscolari, e così via, in seguito all'espressione di alcuni geni e alla soppressione di ...
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epatiche
epàtiche s. f. pl. [lat. scient. Hepaticae, femm. pl. dell’agg. lat. hepatĭcus «epatico», perché qualche specie era usata nelle malattie di fegato]. – Classe di piccole piante briofite, con alcune migliaia di specie, diffuse in genere...
epatocellulare
agg. [comp. di epato- e cellulare]. – Relativo alle cellule epatiche; che è connesso a un’alterazione di tali cellule: ittero epatocellulare.