Coagulazione
Giovanni de Gaetano
La coagulazione è la trasformazione di un liquido in una sostanza gelatinosa o solida per l'azione di agenti chimici o fisici. La coagulazione del sangue è il fenomeno [...] per i vari fattori della fibrinolisi che appaiono distribuiti su cellule del sangue e della parete vascolare.In sintesi, le la riduzione degli epossidi di questa vitamina nei microsomi epatici (fig. 5). Malgrado risultino inibiti dal warfarin fattori ...
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Colesterolo
Giancarlo Urbinati
Il colesterolo (dal greco χολή, "bile", e στερεός, "solido") deve il suo nome all'essere stato identificato per la prima volta nei calcoli biliari. È una sostanza di fondamentale [...] mancata ricircolazione del colesterolo secreto direttamente nella bile. Per il sistema di autoregolazione esistente nella cellulaepatica, verranno quindi attivate sia la sintesi della proteina recettoriale (con conseguente aumentata espressione di ...
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Peritoneo
Daniela Caporossi e Red.
Il peritoneo (dal greco περιτόναιον, propriamente "disteso intorno" ) è la membrana sierosa che nei Vertebrati riveste la cavità centrale del corpo; nei Tetrapodi [...] Platelminti (vermi piatti), composti di ammassi compatti di cellule circondanti la cavità gastrointestinale, tutti gli animali sviluppano svilupperanno la vena ombelicale e le connessioni epatiche (piccolo omento o legamento gastroepatico, legamento ...
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totipotente Si dice di cellula staminale che, non essendosi ancora differenziata, può evolvere in qualunque tipo di cellula dell’organismo (➔ staminale).
In botanica, di cellula o di gruppo di cellule [...] germinale (zigoto o spora). Tale capacità è evidente in molte piante inferiori; per es., le singole cellule superficiali del tallo di certe Epatiche possono originare corpiccioli (propagoli) che si sviluppano poi in un tallo normale; in altri casi si ...
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Modelli sperimentali nella ricerca biomedica
Silvio Garattini
La ricerca biomedica è multidisciplinare, e spesso utilizza approcci integrati che si servono di modelli sperimentali molto diversi e con [...] numerosi esempi di farmaci metabolizzati, e quindi attivati o inattivati a livello epatico, prima che siano in grado di raggiungere i loro organi o le loro cellule bersaglio. Appare evidente che l'attività di farmaci di questo tipo può essere ...
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Minerali
Anna Maria Paolucci
Nella scienza dell’alimentazione, i minerali sono nutrienti di natura inorganica, tutti essenziali per l’organismo. Alcuni di essi, come calcio, fosforo, potassio, sodio, [...] nello scheletro, circa il 27% nei muscoli, il 6-7% in altre cellule e l’1% nei liquidi extracellulari. Nel plasma, il magnesio è per circa più gravi come coma, oliguria, necrosi epatica, collasso vascolare e morte. Patologie da ingestione ...
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Feci
Daniela Caporossi
Red.
Le feci (dal latino faex, "feccia") rappresentano il materiale di scarto risultante dai processi di digestione e di assorbimento del nutrimento. Sono costituite per il 75% [...] cui tubo digerente comprende regioni specializzate, le cellule del rivestimento interno dello stomaco e dell'intestino carico dell'intestino o a patologie extraintestinali: malattie epatiche, scompenso cardiaco, farmaci, lesioni midollari, impiego di ...
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lentivirus
Stefania Azzolini
Retrovirus caratterizzati da un lungo periodo di incubazione negli organismi infettati e da meccanismi patogenetici diversi da tutti gli altri virus. Questi virus sono anche [...] , formatosi nel citoplasma, attraverso la membrana nucleare. Inoltre, presentano prolungata espressione del transgene in cellule muscolari epatiche e nervose e questo transgene può essere controllato da un promotore ingegnerizzato di cytomegalovirus ...
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epatiche
epàtiche s. f. pl. [lat. scient. Hepaticae, femm. pl. dell’agg. lat. hepatĭcus «epatico», perché qualche specie era usata nelle malattie di fegato]. – Classe di piccole piante briofite, con alcune migliaia di specie, diffuse in genere...
epatocellulare
agg. [comp. di epato- e cellulare]. – Relativo alle cellule epatiche; che è connesso a un’alterazione di tali cellule: ittero epatocellulare.