I fagociti, cioè le cellule che con movimenti ameboidi di tutto o di parte del loro protoplasma inglobano e digeriscono microrganismi, corpi estranei, altre cellule dello stesso organismo destinate alla [...] questa App.). I macrofagi fanno parte delle molte varietà di cellule dei tessuti mesenchimali (con in più, forse, i monociti del specie in particolari sedi; tuttavia la possibilità che cellule mesenchimali comuni acquistino la capacità e l'attività ...
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L'a. è un processo biologico che consente l'ordinata rimozione, da un tessuto dell'organismo, di cellule danneggiate oppure presenti in eccesso, secondo un programma molecolare ben definito e soggetto [...] specifici (eat-me, mangiami) e di altre modificazioni che inducono attività fagocitaria da parte delle cellulefagocitarie naturali (macrofagi) o 'non professionali' (semplicemente, le cellule circostanti). Questa attività consente la rimozione della ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] e non si osserva la produzione di IFN γ (interferone), che è uno dei primi importanti fattori di stimolo per le cellulefagocitarie e la loro funzione microbicida.
Clinicamente il quadro si caratterizza per infezioni a carico delle alte e basse vie ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] che comporta tra l'altro un accentuato consumo di O2 e lo shunt dell'esosomonofosfato; in queste condizioni la cellulafagocitaria produce perossido di idrogeno in quantità da due a quattro volte maggiori rispetto alla norma.
La distruzione dei ...
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Topi transgenici e topi knock out come modelli di immunodeficienza
Michael J. Owen
(Lymphocyte Molecular Biology Laboratory Imperial Cancer Research Fund Londra, Gran Bretagna)
II sistema immunitario [...] T H l interagiscono in modo preferenziale con le cellulefagocitarie, mentre quelle TH2 promuovono la proliferazione e il differenziamento delle cellule B. Si ritiene che il differenziamento delle cellule THl e TH2 a partire da un putativo precursore ...
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Meccanismi per la difesa dell’ospite da agenti invasori estranei sono presenti in varie forme (barriere fisiche, cellulefagocitarie e così via) in tutti gli ordini degli invertebrati. Tali meccanismi [...] , i linfociti B producono anticorpi in grado di eliminare microrganismi extracellulari e le loro tossine. Gli anticorpi prodotti da tali cellule sono presenti nel plasma, nel latte e nel muco e possono essere trasferiti a un soggetto vergine o non ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] sostenuta che spiegava meglio la specificità immunologica. Non mancarono però tentativi di conciliare le istanze divergenti della teoria cellularefagocitaria con le ipotesi umorali dopo che Almroth Wright (1861-1947) e Steward R. Douglas (1871-1936 ...
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immunocomplesso
Complesso formato da un antigene e dall’anticorpo corrispondente. In condizioni normali, la formazione di immunocomplessi facilita l’eliminazione dell’antigene, grazie alla neutralizzazione [...] dei suoi effetti nocivi, come nel caso delle tossine, e grazie all’intervento delle cellulefagocitarie che rimuovono gli stessi immunocomplessi. In alcuni casi, tuttavia, la formazione di immunocomplessi può essere responsabile di danni, anche gravi ...
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NADPH ossidasi
Giuseppe Rotilio
Enzimi che ossidano il coenzima ridotto NADPH producendo la forma ossidata NADP+ e H2O2. NADPH si forma in alcune ossido-riduzioni enzimatiche, tipiche di vie metaboliche [...] si trasforma rapidamente in perossido d’idrogeno che, in presenza di un altro enzima tipico delle cellulefagocitarie, la mieloperossidasi, forma ipoclorito e cloramine, considerati i principali agenti dell’uccisione dei microrganismi nel vacuolo ...
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monocita
Giuseppe Marone
Caterina Detoraki
Cellula presente nel midollo osseo derivante da precursori nel sangue periferico. I monociti hanno un diametro di ca. 10÷18 micron, un nucleo reniforme e [...] . I monociti rappresentano il 3÷10% dei leucociti circolanti e insieme ai macrofagi vengono chiamati cellulefagocitarie mononucleate. Tale denominazione riflette la loro importante capacità di inglobare e fagocitare corpuscoli particolati. I ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
poriferi
porìferi s. m. pl. [lat. scient. Porifera, comp. di poro- e del lat. -fer «-fero»]. – Tipo di animali parazoi, comunemente noti col nome di spugne, tutti acquatici, per la stragrande maggioranza marini, bentonici e sessili: sono privi...