Nome creato dal v. Siebold nel 1848 per indicare un tipo animale comprendente gl'Insetti, gli Aracnidi e i Crostacei, i quali facevano parte del tipo degli Articolati del Cuvier, insieme con gli Anellidi.
Sotto [...] da un solo strato cuticolare che funziona come lente e da cellule retiniche, più o meno raggruppate a formare una retinula: l'intestino medio e le ghiandole annesse. Gli elementi germinali sono topograficamente in rapporto col mesoderma, ma la loro ...
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PARTENOGENESI (dal gr. παρϑένος "vergine" e γένεσις "generazione")
Giuseppe MONTALENTI
Alberto CHIARUGI
Nicola TURCHI
Termine introdotto da R. Owen (1849) per indicare lo sviluppo di uova non fecondate. [...] stabilito. In seguito, con l'approfondirsi della conoscenza dei processi della divisione cellulare e dei fenomeni della maturazione degli elementi germinali, si vennero dimostrando i processi citologici dello sviluppo partenogenetico (le prime ...
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. Biologia. - Alla parola eredità intesa in senso biologico associamo comunemente il concetto dell'ineluttabile: tutti siamo convinti cioè che il divenire d'un individuo, almeno per una gran parte delle [...] delle ben note divisioni cellulari che avvengono durante la maturazione degli elementi germinali. Durante lo sviluppo il differenziamento tra plasma germinativo e cellule somatiche (queste destinate a perire con la morte dell'individuo) avverrebbe ...
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I Briozoi sono piccoli organismi per la massima parte marini, in minor numero le specie d'acqua dolce, costituenti, eccettuati rari casi, colonie del più vario aspetto e spesso complicate strutture, ora [...] oggi descritte fra le appendici degli zoeci.
Gli elementi germinali maschili e femminili si sviluppano in varie parti della cavità germinali giungono direttamente (fig.1, B, ov e te). Tanto gli spermî quanto le uova si originano dalle cellule dell ...
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Gruppo di animali marini, che per una certa rassomiglianza nella forma del corpo con i Molluschi, furono per lungo tempo ascritti a tale classe, e la cui affinità con altri gruppi zoologici è tuttora incerta.
Brachiopodi [...] come ciechi intestinali, ricchi di ghiandole. Le cellule dell'intestino medio sono ciliate.
La cavità del per lo più in relazione con i vasi. L'uscita degli elementi germinali avviene per i nefridî. I sessi sono quasi sempre separati.
Sviluppo. ...
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Organismi parassiti di Vertebrati e d'Invertebrati, caratterizzati dalla presenza di elementi propagatori (spore) con pareti formate da 1-3 cellule (pleurociti) e tipicamente provvisti di capsule polari [...] , subisce tipicamente (Euactinomissidî) sei divisioni, per cui si formano sei cellule accessorie (tre pleurociti, tre cellule polari) e una cellulagerminale prima mononucleata, poi binucleata.
Negli Aploattinomissidî lo sporoblasto subisce sette ...
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Uno dei tipi animali che comprende tutte specie acquatiche, per la massima parte marine. Vi appartiene un grandissimo mumero di specie delle quali alcune sono comunemente note, per es. le attinie o rose [...] parete è costituita di due strati di cellule separate da una falda intermedia non cellulare da loro secreta: l'esterno, ectoderma; in fuori a cono o a tubo; gli elementi germinali sono ectodermici; assai spesso gl'individui di una stessa specie ...
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TUNICATI (lat. scient. Tunicata, Urochordata; fr. Tuniciers; sp. Tunicados; ted. Tunicaten, Manteltieren; ingl. Tunicata)
Giorgio SCHREIBER
Animali esclusivamente marini appartenenti al tipo dei Cordati [...] secernenti muco e di cellule ciliate, adibito alla funzione di convogliare le particelle nutritive introdotte nella cavità faringea verso l'intestino; inoltre il cuore e le ghiandole germinali. Nella porzione caudale si trovavano la corda dorsale ...
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GASTRULAZIONE
Pasquale Pasquini
. È quel processo dello sviluppo dei Metazoi per cui dallo stadio di blastula (v.) costituito di un solo strato di cellule di aspetto epiteliale, si passa allo stadio [...] sincizio (molti Idroidi). Dal sincizio si differenziano le cellule dell'endoderma che si ordinano poi in uno nel blastoderma giovanissimo di pollo) sia preceduto da localizzazioni germinali ben definite fin da stadî precocissimi dello sviluppo (L ...
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. Termine usato in biologia per indicare il passaggio di una cellula, di un tessuto da una condizione di organizzazione più o meno generale e omogenea ad una più speciale ed eterogenea (E. G. Conklin); [...] ).
Da un punto di vista più generale il differenziamento (cellulare) è stato definito come una "divisione fisiologica di lavoro" vuol considerare il differenziamento come derivato da localizzazioni germinali assai precoci; in parte di una tendenza ...
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germinale
agg. e s. m. [dal lat. mediev. germinalis, der. di germen -mĭnis «germe»]. – 1. agg. Relativo al germe o, più genericam., alla riproduzione: cellule g. (o gameti), le cellule cui compete, nella riproduzione, di dare origine a un...
gonocito
(o gonocita) s. m. [comp. di gono- e -cito (o -cita)]. – In biologia, nome dato alle cellule germinali maschili e femminili durante il periodo della meiosi (spermatociti e ovociti di primo e di secondo ordine), e da altri autori,...