FISICA MOLECOLARE
Francesco Paolo Ricci
. In questi ultimi anni la f. m. si è venuta a configurare come una branca autonoma della fisica, che si occupa sia dello studio della configurazione spaziale, [...] , quali l'attività enzimatica, le proprietà delle membrane e i processi di trasmissione di segnali elettrici attraverso le cellulenervose. In questo campo moltissimo lavoro è ancora da fare ma i primi risultati parziali ottenuti nei casi più ...
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TETANO (dal gr. τέτανος "tensione spasmodica d'una parte del corpo"; fr. tétanos; sp. tetano; ted. Starrkrampf; ingl. tetanus)
Nino BABONI
Giovanni PEREZ
È una malattia infettiva determinata da un bacillo [...] .
La cura è eminentemente profilattica e mira a neutralizzare la tossina tetanica, prima che questa si fissi alle cellulenervose. Tale s-opo si raggiunge mercé le iniezioni di siero antitetanico il quale, inoculato subito dopo la ferita, neutralizza ...
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INTERFERONE
Franca Ascoli
Gli i. sono molecole proteiche che, in base alle diverse caratteristiche antigeniche, sono state suddivise in 3 classi principali: α, β e γ. Gli i. α e β sono glicoproteine, [...] che trasformate. Successivamente, è stato osservato che gli i. inibiscono la mobilità cellulare di fibroblasti o cellule endoteliali, stimolano l'eccitabilità di cellulenervose in coltura, inibiscono o stimolano (a seconda delle dosi e dei sistemi ...
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Comprende tutti quegli organi, o gruppi cellulari, che sono caratterizzati dal modo particolare di reagire di fronte alle soluzioni d'acido cromico o di sali di cromo e specialmente di bicromato di potassio.
Trattate [...] in tutti i Vertebrati. Pare che non manchi neppure in alcuni Invertebrati, e così negli Irudinei vi sono cellulenervose che hanno funzione secretiva e che presentano la reazione cromaffine. Nei Selaci, e anche nei Teleostei, è costituito ...
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Con questo nome, come anche con quello di narcotici, si indicano le sostanze che, insieme con altre azioni esercitate sull'organismo, hanno in special modo quella di abolire la sensibilità. Si può rendere [...] ; altri un aspetto moniliforme dei medesimi; altri riscontrarono diminuzione e fusione dei granuli di Nissl nell'interno delle cellulenervose, ma l'incostanza di questi reperti e le molte alterazioni cui si può andare incontro nella preparazione e ...
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È lo studio delle cellule sensoriali periferiche, dei corpuscoli nervosi, delle arborizzazioni periferiche delle fibre di senso; di tutti gli organi e di tutti gli apparecchi che sono deputati a raccogliere [...] dell'organo dell'udito con le rispettive fibre terminali. 4. Da cellule o raggruppamenti periferici di cellule sensoriali che hanno il carattere di vere cellulenervose. Stanno tali cellule per lo più allineate in un epitelio di rivestimento e il ...
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RAMÓN y CAJAL, Santiago
Giuseppe Montalenti
Istologo, nato a Petilla de Aragón, in Navarra, il i° maggio 1852, morto a Madrid il 17 ottobre 1934. Il suo nome si scrive anche Ramon Caja, ed è spesso [...] biológicas. Nel 1894 fu invitato a tenere una Croonian Lecture a Cambridge sulla morfologia e le connessioni delle cellulenervose. Membro della Royal Society di Londra, socio straniero dell'Accademia dei Lincei, ebbe il premio internazionale per la ...
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. Psicopatologia. - Processo morboso che disgiunge elementi psichici dapprima associati. Una dissociazione irreparabile s'ha quando rimangono distrutti fasci di fibre o masse di cellulenervose che servono [...] il contegno di questi ammalati. D'altra parte sembra che per stimoli abnormi, nati nel seno stesso dei centri nervosi per irritazioni patologiche, s'insinuino nella corrente del pensiero immagini rappresentative e sensoriali, e immagini di atti, che ...
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. Città di 10 mila abitanti, posta nel distretto t. arbonifero della Sassonia, a 30 km. a S. di Lipsia, 150 m. s. m.
Malattia di Borna. - Per la diffusione e la gravità assunta, specialmente in Borna e [...] è opposto il Pilotti che ritiene le inclusioni del Joest come prodotto di disfacimento del nucleolo della cellulanervosa stessa. Quest'interpretazione è stata accettata dallo Spielmeyer. In complesso la malattia di Borna è costituita istologicamente ...
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VOGT, Oskar
Vittorio Challiol
Neurologo, nato a Husum (Schleswig-Holstein) il 6 aprile 1870. Si laureò in medicina a Jena nel 1893; si perfezionò a Zurigo, Lipsia e Parigi. Nel 1901 fu nominato direttore [...] Anatomicamente è caratterizzata da un particolare aspetto marmorizzato del putamen e del caudato (da cui il nome di status marmoratus). Istologicamente si nota grave diminuzione del numero delle cellulenervose con iperproduzione di fibre mieliniche. ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...