Fisiologo inglese (Banbury 1914 - Cambridge 1998), ricercatore (dal 1952) presso la Royal Society (ne fu poi presidente nel 1970-75); accademico pontificio (1968). Nel 1963 gli fu assegnato, con A. F. [...] in merito ai processi ionici implicati nell'eccitamento e nell'inibizione funzionale della membrana delle cellulenervose. Tali ricerche, condotte sui calamari, hanno chiarito molti aspetti biochimici del meccanismo di trasmissione dell ...
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Anatomista (Thorn 1755 - Francoforte 1830). Nei suoi studî di anatomia non si è limitato agli aspetti morfologici e ha esteso la sua indagine a problemi di filosofia. Notevole il contributo portato alla [...] l'individuazione, nel mesencefalo, di una particolare formazione (locus niger o sostanza nera di S.) caratterizzata dalla presenza di cellulenervose pigmentate. Diresse una grande enciclopedia anatomica (Vom Baue des menschlichen Körpers, 1791-96). ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] e precisate rispettivamente nel 1824 e nel 1833 da H.-J. Dutrochet (1776-1847) e da C.G. Ehremberg; le cellulenervose furono sistematicamente studiate su materiale fissato e colorato, e descritte insieme coi loro prolungamenti, da J.E. Purkyně nel ...
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Gamete femminile costituito da una cellula quiescente che ha in genere accumulati nel suo citoplasma materiali di riserva per lo sviluppo dell’embrione.
Nell’uso comune, u. d’uccello variamente utilizzato [...] simile. Sono invece diverse come fenotipo in quanto, durante lo sviluppo, alcune si specializzano come cellule muscolari, altre come cellulenervose e così via (➔ sviluppo).
Alimentazione
Le u. più usate nell’alimentazione sono quelle di gallina ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] di apparato (apparato della vista, dell’udito ecc.).
I recettori in alcuni organi di s. specifico hanno il significato di cellulenervose primarie perché essi stessi emettono il neurite per la conduzione centrale, in altri sono rappresentati da ...
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neurobiologìa Ramo della biologia avente per oggetto di studio la morfologia e la fisiologia del sistema nervoso e degli elementi che lo compongono.
Storia degli studi
È con l'Illuminismo che lo studio [...] n. ha permesso di studiare il SN a tutti i livelli di organizzazione: dalle singole molecole utilizzate dalle cellulenervose all'architettura delle reti neurali.
Neurobiologia molecolare
La n. molecolare studia la natura dei segnali che i neuroni ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] presenti in quasi tutti i plasmi umani. Il duplice fenomeno è detto della poliagglutinabilità. Cellule a T Le cellulenervose dei gangli spinali, chiamate anche cellule unipolari perché hanno un solo prolungamento, che si ramifica a forma di T. Con ...
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Forma natante, pelagica, caratteristica dei Celenterati. La m. presenta una tipica simmetria raggiata, in cui si distinguono 4 raggi principali (perradi) e, interposti fra questi, raggi secondari di diverso [...] nelle m. acraspedote da un plesso di fibre che presenta ispessimenti periradiali e interradiali, consistenti in gruppi di cellulenervose in relazione con gli organi di senso (ropali).
I caratteri differenziali tra le m. degli Idrozoi (idromeduse) e ...
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Religione
Nella liturgia romana, insegna d’onore e di giurisdizione riservata al pontefice e agli arcivescovi metropoliti. Consiste in una striscia circolare chiusa, ornata di 6 piccole croci, che si fa [...] a una membrana epiteliale. Negli Agnati e nei Selaci, appare invece ispessito ed espanso, con uno strato di cellulenervose (sostanza grigia) situate in adiacenza dei ventricoli e uno strato esterno (sostanza bianca) fibrillare. Negli Anfibi il p ...
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sfingolipide In biochimica, classe di lipidi complessi contenenti la sfingosina, un amminoalcol a lunga catena, al cui amminogruppo è legato, con legame ammidico, un acido grasso saturo quasi sempre composto [...] soprattutto con alterazioni più o meno gravi del sistema nervoso.
La sfingomielina, l’unico s. contenente fosforo, è mielina che circonda e isola elettricamente molti assoni delle cellulenervose; è presente anche nei lipidi del sangue. In ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...