cromolisi
Frammentazione e scomparsa dei granuli perinucleari delle cellulenervose. La c. assonale si verifica nella degenerazione walleriana (➔ demielinizzazione) delle cellule dei nuclei motori, circa [...] scompaiono i granuli di Nissl (aggregati sferoidali di reticolo endoplasmico, che denotano una stadio di elevata sintesi proteica cellulare) alla periferia del nucleo: la perdita della sostanza di Nissl è dovuta alla dispersione di poliribosomi dalle ...
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minicolonna
Organizzazione delle cellulenervose della corteccia cerebrale in gruppi funzionali anatomicamente distinti, riconoscibili in strette catene di neuroni che si estendono verticalmente tra [...] altro in senso verticale. La minicolonna si forma attraverso la divisione iterativa di un piccolo gruppo di cellule progenitrici del neuroepitelio, tramite l’azione dell’unità ontogenetica della piastra corticale della neocorteccia in via di sviluppo ...
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neuroblastoma
Tumore maligno del tessuto nervoso, costituito da cellulenervose immature (neuroblasti). La malignità elevata di questo tumore è legata all’elevato grado di indifferenziazione delle cellule. [...] Alcuni studi di biologia molecolare hanno riscontrato, nelle cellule del n., perdita di informazioni genetiche nel cromosoma 17, si sono ritrovate sequenze genomiche di esso nel nucleo delle cellule tumorali. Il n. è, nell’età infantile, la neoplasia ...
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gangliosidosi
Malattia ereditaria, caratterizzata da accumulo nelle cellulenervose di gangliosidi dovuto a carenza degli enzimi coinvolti nel loro catabolismo. Il quadro clinico è dominato da grave [...] ritardo mentale e cecità. La più comune tra le g. è la malattia di Tay-Sachs, detta g. GM2, dovuta a deficit di esoamminosidasi A, con carattere autosomico recessivo e diffusa spec. fra gli Ebrei originari ...
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arborizzazione
Ramificazione dei prolungamenti dendritici delle cellulenervose, che consente di aumentare la superficie di contatto con gli altri neuroni. I dendriti principali che emergono dal corpo [...] le a. di alcuni tipi di neuroni, come per es., nel cervelletto, quelle delle cellule a canestro, che avviluppano con una fitta a. le cellule di Purkynje (grandi neuroni multipolari, situati nello strato medio della corteccia cerebellare), le quali a ...
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mienterico, plesso
Sistema complesso di fibre e cellulenervose, contenuto fra lo strato superficiale e lo strato profondo della tonaca muscolare dello stomaco e dell’intestino tenue; formato da numerosissimi [...] piccoli gangli, anastomizzati l’uno all’altro mediante fibre nervose amieliniche, è nell’insieme un plesso reticolare a grandi intervengono nelle varie fasi della digestione e sono attivi su particolari recettori delle cellule del plesso mioenterico. ...
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gliosi
Processo riparativo che consegue alla distruzione delle cellulenervose, consistente in un tessuto sostitutivo caratterizzato dalla trasformazione della glia in glia fibrillare, con prolungamenti [...] della glia possono essere interessate nel processo di g.: astrociti, oligidendrociti, cellule ependimali. Le cause sono: l’invecchiamento cerebrale (➔) fisiologico, gli esiti di lesioni vascolari (emorragiche, infartuali), la distruzione dei neuroni ...
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nicotinico, recettore
Recettore delle cellulenervose gangliari sensibile all’azione della nicotina e di altre sostanze fisiologiche e farmacologiche, che hanno su di esso azione simile. Il recettore [...] n. interviene infatti negli effetti colinergici mediati dai gangli del sistema nervoso autonomo, e in partic.: azione colinergica eccitatoria a rapida insorgenza, con potenziale eccitatorio postsinaptico veloce, nei gangli autonomi midollari; azione ...
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neurobiotassi
Movimento di cellulenervose, o degli assoni che da esse si dipartono, per innervare determinati organi. Tale movimento sarebbe determinato, secondo la teoria della n., da uno stimolo di [...] natura chimica, che parte dall’organo e che attira la fibra nervosa. In questo modo lo sviluppo dei nervi è diretto essenzialmente dal differenziamento degli organi da innervare. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che sul loro movimento influisce ...
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neurobiotassi
Movimento di cellulenervose, o dei cilindrassi che da esse si partono, per innervare determinati organi. Tale movimento sarebbe determinato, secondo la teoria della n., da uno stimolo [...] di natura chimica, che parte dall’organo e che attira la fibra nervosa. In questo modo lo sviluppo dei nervi è diretto essenzialmente dal differenziamento degli organi da innervare. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che sul movimento delle fibre ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...