p53, proteina
Proteina codificata dal gene oncosoppresore p53. Ha la funzione di monitorare l’integrità del DNA: quando si imbatte in un danno genetico si attiva come fattore trascrizionale e promuove [...] , possono determinare la trasformazione neoplastica della cellula. Svolge un ruolo importante nelle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, in quanto la sua attività è correlata all’aumento dell’apoptosi in un gran numero di cellulenervose. ...
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Cohen, Stanley
Biochimico statunitense (n. New York 1922). Dal 1952, presso la Washington University di Saint Louis, si dedicò alla biochimica della crescita cellulare; collaborò con R. Levi Montalcini [...] allo studio del fattore di crescita delle cellulenervose (NGF). Fu prof. di biochimica (1959) presso la Vanderbilt University (Tennessee). Identificò e isolò in forma pura il fattore di crescita dell’epidermide (EGF) e chiarì i processi alla base ...
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tossina Sostanza biologica avente azione dannosa, anche a minime dosi, sugli organismi viventi. Le t. possono avere varia origine: microbica (elaborate da schizomiceti, miceti, virus), vegetale (fitotossine), [...] dette anche emolisine), t. neurotrope, cui appartengono la t. tetanica e quella botulinica, potentemente lesive su cellule e terminazioni nervose ecc. Gruppo tossoforo L’aggruppamento molecolare che conferisce l’azione tossica specifica alle tossine ...
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ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] dei neuroni è quello della neurosecrezione. Indagini di diverso ordine avvalorano oggi la tesi che talune cellulenervose, precisamente quelle di nuclei dell'ipotalamo, abbiano la proprietà di svolgere attività secretoria producendo una sostanza ...
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PSICOBIOLOGIA
Alberto Oliverio
(App. IV, III, p. 86)
La p. o biologia del comportamento è una disciplina ibrida, che rappresenta il punto d'incontro di diverse discipline e tradizioni sperimentali: [...] (Berger 1929), l'attività dei singoli neuroni, spingendo sottili elettrodi dentro le cellulenervose, i potenziali elettrici a livello delle singole sinapsi o ''giunzioni'' nervose (Fatt e Katz 1951), i potenziali di azione (correlandoli con le ...
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SANGUIFERO, SISTEMA
Primo DORELLO
Antornio CESARIS-DEMEI
Carlo FOA'
Agostino PALMERINI
Antonio SEBASTIANI
Gian Giuseppe PALMIERI
Nino BABONI
Vittorio PUCCINELLI
Risulta dalle formazioni anatomiche [...] e viceversa. Il tono vasale può del resto essere conservato anche in vasi completamente separati da raggruppamenti di cellulenervose. Ciò dipende forse dalle stesse giunzioni neuro-muscolari, cioè dalla zona ove le terminazioni ultime delle fibre ...
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NAVIGAZIONE
Mario BINI
Publio MAGINI
Gaspare SANTANGELO
Dante GAETA
Vittorio Villa
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(XXIV, p. 435; App. I, p. 892; II, 11, p. 389).
Navigazione marittima.
Navigazione astronomica. - Rispetto alla [...] del CO2 prodotto). Furono studiati gli effetti sui tegumenti (il derma e i melanofori sono molto radiosensibili), sulle cellulenervose, sui tessuti oculari, sullo sviluppo corporeo e sulle conseguenze genetiche. I topi neri e le cavie esposti in ...
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TESSUTO
Giuseppe LEVI
Enrico CARANO
. Biologia. - Per i tessuti in genere v. istologia.
Coltura dei tessuti.
Si dice coltura o coltivazione dei tessuti, o anche coltura di cellule (v. cellula) il [...] , le fibre sono più numerose, si ramificano e i rami s'anastomizzano l'uno con l'altro e con i prolungamenti delle cellulenervose; si costituiscono così complicate reti (figg. 29, 30). Il quadro complessivo è per i primi 15-20 giorni diverso dalle ...
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MECCANICISMO E VITALISMO
Bernardino Fantini
(v. meccanicismo, XXII, p. 663; vitalismo, XXXV, p. 462)
Almeno a partire dall'inizio dell'Ottocento, le scienze della vita hanno visto l'alternarsi di due [...] genetica molecolare e quelli della biologia dello sviluppo. Così, nel 1975, G. M. Edelman ha proposto che le interazioni fra le cellulenervose embrionali siano accompagnate da cambiamenti dinamici a livello delle molecole presenti nella membrana ...
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Neurodegenerative, malattie
Orso Bugiani
Uno dei maggiori progressi in biomedicina degli ultimi decenni è la comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della maggior parte delle malattie. [...] proteina si accumula nel cervello nel corso degli anni e, negli individui che sono vulnerabili, fa degenerare le popolazioni di cellulenervose da cui dipendono tutte le funzioni della vita di relazione e della mente.
β-proteina. La Aβ è un peptide ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...