fotostimolazione
Tecnica usata durante l’esecuzione di un elettroencefalogramma, che utilizza un apparecchio elettronico che produce lampi di luce la cui durata e la cui frequenza possono essere regolate. [...] La f. è impiegata per valutare la risposta delle cellulenervose della corteccia cerebrale agli stimoli luminosi, che negli epilettici è spesso alterata: compaiono infatti, in alcuni casi di epilessia, durante la f., onde anomale altrimenti non ...
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Luys, Jules-Bernard
Medico francese (Parigi 1828 - Divonne-les-Bains 1897). Attivo nella Salpêtrière, si dedicò allo studio dell’anatomia e dell’istologia del cervello. Corpo di L. (o corpo subtalamico): [...] piccolo nucleo di cellulenervose, racchiuse in un reticolo di glia, situato nello strato inferiore della regione subtalamica. La sua lesione determina una sindrome caratterizzata da ampi movimenti involontari di una metà del corpo. ...
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aripiprazolo
Farmaco utilizzato nelle psicosi gravi (schizofrenia e disturbo bipolare). Agisce legandosi ad alcuni recettori dei neurotrasmettitori dopamina e serotonina comportandosi da agonista parziale, [...] attivando i recettori ma in misura ridotta rispetto ai neurotrasmettitori, contribuendo alla normalizzazione dell’attivita delle cellulenervose. Tra gli effetti indesiderati più osservati (dall’1 al 10% dei pazienti) vi sono sonnolenza, capogiro ...
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Merkel, Friedrich Sigmund
Anatomista tedesco (Norimberga 1845 - Gottinga 1919). Prof. di anatomia a Königsberg (1883) e poi a Gottinga(1885). Corpuscoli di M.: recettori tattili superficiali, situati [...] epidermide e derma, presenti in partic. nei polpastrelli della mano; sono costituiti da fibre nervose sensitive suddivise all’estremità in filamenti afferenti a grosse cellulenervose concave (cellule di M.), sensibili all’intensità della pressione. ...
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zonisamide
Farmaco antiepilettico. Agisce bloccando specifici canali del sodio e del calcio localizzati sulla superficie delle cellulenervose. La z. può essere utilizzata come terapia aggiuntiva nelle [...] crisi epilettiche parziali (attacchi epilettici che hanno origine in una parte precisa del cervello). Può essere altresì utilizzata in pazienti con generalizzazione secondaria delle crisi epilettiche (iperattività ...
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fattore di crescita
Sostanza trofica, prodotta dall’organismo, in grado di stimolare la crescita e il differenziamento delle cellule. Un f. di c. che agisce sulle cellulenervose o sulle cellule gliali [...] è detto neurotrofina (➔) ...
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fattore trofico
Sostanza prodotta dall’organismo in grado di garantire la sopravvivenza delle cellule e anche di stimolarne la crescita. Un f. t. che agisce sulle cellulenervose o sulle cellule gliali [...] è detto neurotrofina (➔). ...
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argentaffinoma
Tumore maligno costituito da cellule argentaffini, cioè da quelle che si colorano con i sali di argento (cellulenervose, fibre reticolari, ėcc.). Lo stesso che carcinoide. ...
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cromolisi
In neurologia, frammentazione e riassorbimento dei corpi cromofili o granuli tigroidi di Nissl nelle cellulenervose. ● In istologia, reperto istopatologico di cromatolisi. ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...