Anatomista e istologo italiano (Trieste 1872 - Torino 1965), prof. di anatomia umana (dal 1916) nelle univ. di Sassari, Palermo, Torino; socio nazionale dei Lincei (1926). Ha eseguito indagini di anatomia [...] metodo della coltura dei tessuti in vitro, che egli introdusse in Italia. Di particolare interesse gli studî sulle cellulenervose, dai quali derivano quelli sull'accrescimento e la senescenza dei tessuti. Come tutte le ricerche sue e dei numerosi ...
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La perdita della funzione muscolare che di solito esprime una lesione delle vie nervose motorie (p. organica). Sulla base della distribuzione della p. a particolari distretti muscolari somatici, il termine [...] il trofismo muscolare. Interessa sempre gruppi di muscoli ed è dovuta a lesione del motoneurone centrale, cioè delle cellulenervose della zona motrice della corteccia cerebrale o delle fibre che da queste si dipartono fino alle loro terminazioni ...
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La porzione basale del diencefalo, in rapporto con l’ipofisi mediante un ristretto peduncolo. Ne fanno parte, oltre alla sostanza grigia che circonda quest’ultimo, il tuber cinereum, il peduncolo dell’ipofisi [...] e i due corpi mammillari. È costituito da numerosi gruppi o nuclei di cellulenervose. Uno schema sufficientemente preciso è quello che divide i nuclei ipotalamici in 3 gruppi: gruppo anteriore, comprendente i nuclei sopraottico e paraventricolare; ...
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Fisiologo e istologo italiano (Montepulciano 1851 - Roma 1916); prof. di istologia e di fisiologia generale nell'univ. di Roma. I suoi studî sulle cellulenervose lo indicano come lo scopritore delle formazioni [...] citoplasmatiche attualmente note come corpi di Nissl ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] e precisate rispettivamente nel 1824 e nel 1833 da H.-J. Dutrochet (1776-1847) e da C.G. Ehremberg; le cellulenervose furono sistematicamente studiate su materiale fissato e colorato, e descritte insieme coi loro prolungamenti, da J.E. Purkyně nel ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] di apparato (apparato della vista, dell’udito ecc.).
I recettori in alcuni organi di s. specifico hanno il significato di cellulenervose primarie perché essi stessi emettono il neurite per la conduzione centrale, in altri sono rappresentati da ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] presenti in quasi tutti i plasmi umani. Il duplice fenomeno è detto della poliagglutinabilità. Cellule a T Le cellulenervose dei gangli spinali, chiamate anche cellule unipolari perché hanno un solo prolungamento, che si ramifica a forma di T. Con ...
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Parte dell’encefalo che deriva dalla vescicola cerebrale media embrionale.
Anatomia umana
Nell’uomo le formazioni più appariscenti del m. sono la lamina quadrigemina, i peduncoli cerebrali e l’acquedotto [...] comune).
Il tegmento, o calotta mesencefalica, è separato dal piede da un nastro di sostanza grigia contenente cellulenervose con abbondante pigmento (locus niger o sostanza nera di Sommering) ed è attraversato nel senso della lunghezza dall ...
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anatomia Corpuscolo t. Organo di senso tattile di cui si distinguono vari tipi: corpuscoli di Meissner, corpuscoli di Pacini ecc. Lamina t. Strato di cellulenervose che chiude anteriormente l’encefalo [...] dei Vertebrati. Nervo t. Paio di nervi encefalici sviluppato negli Anfibi e nei Selaci, detto anche nervo preottico. È costituito da fibre somato-sensoriali. Filum t. L’estremo inferiore, filiforme, del ...
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Si dice di formazione o fenomeno relativo alla tunica muscolare dell’intestino.
Plesso m. Plesso nervoso, costituito da fibre e cellulenervose, contenuto fra lo strato superficiale e lo strato profondo [...] ’uomo e degli altri Mammiferi. È formato da numerosissimi piccoli gangli, anastomizzati l’uno all’altro mediante fibre nervose amieliniche, formanti nell’insieme un plesso reticolare a grandi maglie. Le fibre costitutive provengono dal plesso celiaco ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...