Biologia
Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l’ideatore della teoria delle [...] la gametogenesi (➔ meiosi) o la fecondazione plurima di un uovo da parte di più spermatozoi. La poliploidia nelle cellulesomatiche si origina dalla non disgiunzione dei cromosomi durante la mitosi. Per es., nel fegato di mammifero è normale trovare ...
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Disciplina che si prefigge di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza, giovandosi delle leggi dell’ereditarietà genetica. Il termine fu coniato nel 1883 da F. Galton. Sostenuta da correnti [...] artificiale (e. preventiva); c) la geneterapia, mediante la modificazione dell’informazione genetica contenuta nelle cellulesomatiche, nelle cellule germinali e negli embrioni umani prodotti in vitro (e. curativa). Negli anni successivi, l ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] per apogamia goniale (➔ partenogenesi); da una o più cellulesomatiche del gametofito, quali le sinergidi o le antipodi (apogamia somatica); infine l’e. può avere origine fuori dal sacco, da cellule della nocella o dei tegumenti dell’ovulo, quindi ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] attività di sintesi. La fase M del ciclo delle cellulesomatiche diploidi corrisponde alla mitosi, che assicura l’uguaglianza genetica delle cellule figlie, mentre nella produzione delle cellule germinali aploidi (spermatozoo, uovo) la fase M è la ...
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In genetica, l’insieme dei processi chimico-fisici che portano a una mutazione. Gli agenti mutageni sono composti chimici (m. chimica) e radiazioni (m. fisica).
La classe dei mutageni fisici è costituita [...] comuni. È possibile che si verifichi un danno genetico ingente sia alle cellule germinali con conseguente nascita di individui malformati sia, soprattutto, alle cellulesomatiche con conseguente insorgenza di tumori, senza che si possa essere sempre ...
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In biologia, processo di divisione del nucleo delle cellule, detto anche cariocinesi. La divisione per m. interessa le cellulesomatiche e gli stadi immaturi delle cellule germinali (oogoni e spermatogoni). [...] in m. in un dato momento e in una data sede dell’organismo; è considerato espressione di attività d’accrescimento.
Il ciclo mitotico è l’insieme dei fenomeni morfologici e biochimici che caratterizzano il ciclo di divisione delle cellulesomatiche. ...
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Medico canadese (Belmont, Ontario, 1908 - London, Canada, 1995); si laureò alla Univ. of Western Ontario, dove fu prof. di anatomia (1949-79). Studiando i nuclei di cellule nervose di mammiferi, nel 1949 [...] lui presero il nome di corpi di Barr, corrispondevano a uno dei due cromosomi X che, a caso, nelle cellulesomatiche viene inattivato (eterocromatina facoltativa). Tra le opere: The human nervous system: an anatomical viewpoint (1972), A century of ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] studiato osservando la struttura dei cromosomi nella prima metafase dopo il trattamento in cellulesomatiche attivamente proliferanti (meristemi di radici di Vicia faba, cellule in coltura, linfociti di sangue periferico). Dato che tutti i tipi di r ...
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imprinting genètico (o genomico) Forma di eredità epigenetica nella quale, durante la formazione dei gameti, viene modificato il livello di espressione di un gene o di un cromosoma.
Caratteri generali
Le [...] cellulesomatiche dello zigote serbano la memoria delle modificazioni avvenute in uno dei gameti parentali e sono pertanto marcate (imprinted). L’i. condiziona l’espressione del gene paterno o materno in quell’individuo, ma non nei discendenti. ...
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Biologia
R. del DNA In biologia molecolare, la reintegrazione della funzionalità delle molecole di acido desossiribonucleico (DNA) che hanno subito un danno. Alcuni danni sono dovuti all’azione di sostanze [...] un accumulo di mutazioni, cioè di cambiamenti permanenti del DNA. Nelle cellulesomatiche, l’accumulo di mutazioni aumenta la probabilità di insorgenza di tumori; nelle cellule germinali porta a un aumento delle anomalie ereditarie, spesso letali. I ...
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somatico
somàtico agg. [dal gr. σωματικός, der. di σῶμα -ατος «corpo»; nel sign. 2, der. di soma2] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio scient., che si riferisce al corpo umano: caratteri s.; misure s.; anche, che è in relazione con cause organiche...
germinale
agg. e s. m. [dal lat. mediev. germinalis, der. di germen -mĭnis «germe»]. – 1. agg. Relativo al germe o, più genericam., alla riproduzione: cellule g. (o gameti), le cellule cui compete, nella riproduzione, di dare origine a un...