Assenza congenita di un organo o di sue parti. Può verificarsi in organismi peraltro sani, oppure costituire un’anomalia, più o meno grave e talora incompatibile con la vita (acardia, acefalia, agastria [...] (per es. virus dell’epatite C). Tali agenti patogeni possono provocare una marcata riduzione del compartimento delle cellulestaminali o un’alterazione delle strutture cellulari che formano il microambiente. I sintomi sono variabili con quadri acuti ...
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biologìa molecolare Ramo della biologia che studia e interpreta a livello molecolare i fenomeni biologici, considerando la struttura, le proprietà e le reazioni delle molecole chimiche di cui gli organismi [...] saranno indirizzate verso la b.m. dello sviluppo; le modificazioni transgeniche di organismi animali e vegetali; le cellulestaminali; il trasporto attraverso le membrane biologiche; la trasmissione degli impulsi nervosi; le proteine contrattili e le ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] , perdono la loro funzione biologica; si parla invece di morte riproduttiva quando cellule attivamente proliferanti, quali cellulestaminali, ematopoietiche o cellule coltivate in vitro, perdono la capacità di riprodursi. La capacità di una singola ...
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In genetica, l’insieme dei processi chimico-fisici che portano a una mutazione. Gli agenti mutageni sono composti chimici (m. chimica) e radiazioni (m. fisica).
La classe dei mutageni fisici è costituita [...] con il ligande e di catalisi.
Se il gene si trasferisce invece in un uovo fecondato o in cellulestaminali embrionali si otterranno interi organismi multicellulari mutati in grado di trasmettere la mutazione alla loro progenie come parte permanente ...
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Neurobiologa italiana (n. Milano 1962). Conseguita nel 1986 la laurea in Farmacia presso l'Università statale di Milano, dove si è poi addottorata in biotecnologie applicate alla farmacologia, ha intrapreso [...] medaglia ricevuta dal presidente della Repubblica Italiana C.A. Ciampi per gli studi sulla corea di Huntington e sulle cellulestaminali (2001), il Premio Hemingway per la categoria l'Avventura del pensiero (2022) e il Premio Dessì per la categoria ...
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Biologo e scienziato britannico (n. Dippenhall 1933). Laureatosi a Oxford, ha insegnato per diversi anni al California Institute of Technology per poi assumere la cattedra di Biologia cellulare all’università [...] La sua scoperta è stata ripresa da S. Yamanaka che nel 2006 è riuscito a riprogrammare lo sviluppo delle cellulestaminali per renderle pluripotenti (iPS), ovvero capaci di adattarsi ai differenti tessuti. G. e Yamanaka hanno ampliato enormemente le ...
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In medicina, aumento stabile del volume totale dei globuli rossi del sangue circolante. Può essere reale, manifestandosi come una malattia primitiva (p. vera, p. familiare benigna) o secondaria a varie [...] una malattia mieloproliferativa dove l’iperproduzione di eritrociti è primitiva, conseguente a una anomala replicazione delle cellulestaminali a livello del midollo. La p. paraneoplastica consegue a produzione impropria di eritropoietina da parte di ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] efficienza di trasfezione mediante vettori retrovirali che, come si è appena detto, necessitano di cellule in proliferazione, mentre le cellulestaminali midollari sono in gran parte quiescienti. Per quanto riguarda il trattamento genico di epatociti ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] 'anno, per cui in Italia vi sono circa 600 nuovi casi all'anno. È dovuta alla trasformazione neoplastica della cellulastaminale ed è caratterizzata dalla presenza a livello cromosomico di una specifica alterazione presente in oltre il 95% dei casi ...
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Tumore
Giuseppe Maria Gandolfo
(XXXIV, p. 474; App. II, ii, p. 1030; III, ii, p. 990; IV, iii, p. 693; V, v, p. 592)
Basi molecolari dell'oncologia: oncogeni e antioncogeni
In questi ultimi anni, notevoli [...] ematiche. Su questo schema estremamente semplificato sono state attuate diverse varianti come, per es., l'impiego di cellulestaminali da donatore sano, l'utilizzazione contemporanea di un chemioterapico e di un fattore di crescita, il trattamento ...
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staminale2
staminale2 agg. [der. del lat. stamen -mĭnis «stame, filo» (inteso qui come principio germinale e costitutivo di organismi viventi), per traduz. del ted. Stammzelle (comp. di Stamm «stipite» e Zelle «cellula»), ingl. stem cell]....
neurosfera
s. f. Ammasso tondeggiante di cellule cerebrali che contiene cellule staminali da coltivare. ◆ Sette anni fa, la svolta. Angelo Vescovi, che da maggio scorso ha lasciato il Besta per il San Raffaele, individuò, lavorando insieme...